lunedì 13 dicembre 2021

Trekking del 12 dicembre: anello da San Piero via Calanche e Macinelle

 

Ritrovo alle 8.15 alla rotatoria degli Orti quindi procediamo in direzione di San Piero.
Parcheggiamo come sempre a fianco del campo sportivo ed alle 8,46 iniziamo il cammino lungo il sentiero 107.

La giornata si preannuncia stupenda ma l'esposizione al sole ci suggerisce di mantenere un'andatura lenta per evitare il più possibile di ghiacciarci nel successivo attraversamento del bosco per raggiungere Masso alla Quata, dove fra l'altro metteremo in fuga un cinghiale.

La vista delle montagne innevate della vicina Corsica è spettacolare.
Mario accetterà con pazienza le mie soventi soste per fotografare e proprio grazie a alla lui riuscirò ad immortalare alcuni mufloni sotto di noi.

Proseguiamo così lungo il sentiero 123, particolarmente indicato per gli scorci sul versante settentrionale ed alle 10,33 espugniamo la bellissima vetta delle Calanche.
Indubbiamente la mia preferita, dai suoi 905 msl si ha un incantevole panorama su Vallebuia a sud, Marciana Marina a nord e dell'intera Elba orientale, il tutto privo di antenne, tralicci o cavi elettrici!

Dopo circa 15 minuti di sosta, riprendiamo il cammino sul sentiero 100, un tempo 00, numerazione che aveva tutto un'altro significato, una sorta di monito per gli escursionisti, come dicesse: "Occhio che qui non si scherza!"

Attenzione e cautela, i tratti in ombra oltre ad essere più freddi e bagnati, conservano ancora piccole pozze ghiacciate e sporadici mucchietti di neve e grandine di un paio di giorni fa.

Cautela che ci costringerà anche a reinventarci alcune decine di metri di sentiero per raggiungere Malpasso (Filicaie) dal momento che salire sui massi di granito coperti di brina non ci sembra affatto sicuro.

Brevissima sosta e continuiamo la discesa lungo la GTE, lentamente e con attenzione, chissà perché una decina di anni fa era decisamente più facile...

Prima di raggiungere il bivio al Colle della Grottaccia, alleggerisco l'abbigliamento, nel versante soleggiato a sud la temperatura avvertita è decisamente più piacevole e le sporadiche folate del maestrale non sono più un fastidio.

Passiamo così sul sentiero 130, il segnavia verticale indica 40 minuti per le Macinelle, ci arriveremo in 24 minuti camminando normalmente.
Macinelle a quanto pare, particolarmente gettonate, oltre ad un nutrito gruppo di escursionisti intenti ad impiattare un paio di teglie di calda polenta, sarà meta di successivi viandanti che incroceremo avvicinandoci alle Piane al Canale.

Io mi accontento di una succosa e fresca arancia, Mario di una barretta sbriciolata (succede a tenerle troppo a lungo in tasca).

Raggiunto l'ampio sterrato ci manteniamo a ovest sud ovest, un paio di foto a Tozza al Protano e continuiamo a scendere fino ad intercettare il 135.

Con andatura spedita, grazie alle ottime caratteristiche  del sentiero, arriviamo al mulino di Moncione, ma invece di proseguire sul 135, che ci avrebbe portato prima all'auto, scendiamo sul vecchio 17 (134A credo).

Mario è interessato a vedere parte della zona incendiata il 17 ottobre scorso.
Fortunatamente ci sono passato recentemente ed ho ancora bene in mente il percorso che, attraverso il 133 ed alcune biforcazioni, ci porterà a San Piero.

Il paesaggio è inimmaginabile, la devastazione delle fiamme ha riportato in vita un passato celato da anni.
Terrazzamenti ovunque, testimonianza inconfutabile del duro e solerte lavoro di tanti elbani che dedicavano una vita di sacrifici alla terra, terra che li ripagava con i sui frutti, la vite in primis. 

Adesso arbusti anneriti vengono lentamente circondati dal verde manto erboso, le felci sembrano le più promettenti.
Entrambi concordiamo che è uno spettacolo bellissimo.

Torniamo all'auto alle 14,07 dopo un "giretto" di oltre 14 chilometri, proprio una fantastica escursione!

Max