lunedì 26 aprile 2010

Trek del 25 aprile 2010


Partecipanti: Antonio, Luigi, Mario, Max

Percorso: GTE da Procchio a Pomonte

Dati percorso: km 15,6
Tempo impiegato: 5 ore e 35 minuti
Media totale: 2,8 km/h
Media movimento: Non disp.
Ascesa accumulata: Non disp.

Ritrovo ore 6,45 a Portoferraio, partenza trek ore 8,07 da Procchio, dopo aver lasciato un’auto a Pomonte; arrivo a Pomonte ore 13,42.

Condizioni meteo: sole, vento fresco da NW, temperatura alla partenza 14°, all’arrivo 20°

Max

p.s. Luigi e Mario, dopo breve sosta a Pomonte, proseguono per Marciana attraverso sentieri n: 4 e 3.

lunedì 19 aprile 2010

GTE trail 2010

18 aprile 2010

Grazie al bel tempo, e ad un inverno di trekking, decido all’ultimo momento di rifare il GTE; approfitto così del sabato pomeriggio per posizionare delle bottiglie d’acqua e qualche frutto in quattro punti lungo il percorso (Procchio, casa Marchetti, Le Panche e la Parata), mi saranno indispensabili per il lungo cammino.

Non starò stavolta a narrarne il diario, limitandomi (con gioia) a sottolineare di averci impiegato 48’ in meno rispetto al 2009; intendo piuttosto effettuare un breve resoconto dello stato dei sentieri attraversati.

Iniziamo con il buono stato del breve s. 9, ma una volta imboccato il s. 31 iniziano i guai, definirlo sentiero è un eufemismo, diciamo più passatoio, dato che l’assenza di segnaletica ma soprattutto un invadente cisto ne ha praticamente chiuso i primi 700 metri; proseguendo la situazione migliora, sia per viabilità che per la presenza di una segnaletica “amatoriale” ma comunque efficace fino al monte Orlano.

Avanzando, niente di particolare da segnalare, se non la scarsa segnaletica, che accomuna anche il successivo s. 8 fino all’arrivo a Malpasso.

Si passa quindi ad un buon s. 5, sia per segnaletica ma soprattutto per pulizia, a mio avviso uno dei tratti più belli di tutto il GTE (anche perché dopo tanta salita…).

Una volta lasciato per il s. 18 ricominciano i guai a causa prima dei numerosi pini abbattuti dalla neve, poi della vegetazione che lo ha praticamente chiuso fino all’intersezione con il s. 17, il tutto accompagnato da un’insufficiente segnaletica fino all’asfalto di Colle di Procchio.

Proseguire sul s. 44 è a mio avviso impensabile per chi non conosce questo sentiero, contraddistinto dalla pressoché totale assenza di segnaletica, in parte ormai abituale pista per moto.

Si passa quindi ad un breve s. 48, ripulito sufficientemente dalla vegetazione abbattuta dalla nevicata, privo comunque come il precedente di segnaletica fino all’intersezione con un s. 65 in buono stato, ma con una segnaletica insufficiente.

Segnaletica insufficiente anche per il successivo s. 64 che nei pressi di monte Orello è sbarrato in più punti dai pini abbattuti.

Da casa Marchetti si passa su un s. 63 anch’esso molto carente nella segnaletica, come del resto il successivo s. 62 almeno fino all’Aia di Cacio, da dove migliora leggermente.

Migliorabile è infine, anche la segnaletica del s. 61.

Che dire, io in un paio di giorni non avrò problemi a smaltire i postumi della camminata, ma per rimettere in sesto i sentieri attraversati ho idea che occorra qualche giorno in più…

Max

domenica 4 aprile 2010

Anello delle Trane


Come già pubblicato in “sentieri minori” sul sito http://www.elbatrekking.it.gg/ è stato riportato in vita il bel sentiero (in blu) che collega il 63 (GTE) a via le Trane dell’abitato a valle, lungo il fosso di Fonte di Prete.

Il sentiero veniva usato come via di collegamento per Porto Azzurro, infatti in vari tratti presenta l’analoga pavimentazione in ciottoli del 77 (monte Castello); attraversa inoltre un suggestivo ponte in pietra costruito durante la 1° guerra mondiale.

Sconsigliato a chi teme i cani, poiché a valle dovrete fare i conti con Adone, un pastore maremmano che non ama gli intrusi.
Inoltre, tramite il vicino sentiero (in giallo) della valle di San Quirico è possibile ritornare sul GTE percorrendo una sorta di anello.

Max