lunedì 17 maggio 2021

Trekking del 16 maggio 2021 - laghetto Terranera e Capo d'Arco

L'escursione odierna inizia dalla spiaggia di Barbarossa alle ore 8,03 in compagnia di Mario.
La giornata è priva di sole ma in compenso offre una temperatura ideale per camminare.

In un quarto d'ora circa siamo sulla spiaggia di Reale e nel raggiungere il vicino laghetto di Terranera ci rendiamo conto che è stato ripristinato il passaggio adiacente al vecchio manufatto in cemento risalente all'attività estrattiva che caratterizzava la zona.
La miniera infatti, da cui si estraeva pirite, ematite e magnetite è diventata in seguito agli scavi un laghetto di acqua dolce in cui ovviamente è vietata la balneazione.

Attratti dalla particolarità del luogo, dedichiamo così una ventina di minuti ad esplorarne i margini dalle particolari colorazioni rosso ruggine interrotte da concrezioni grigio bluastre su cui sono ancora evidenti i solchi del fioretto, incantevoli!

Proseguiamo quindi in direzione di Capo d'Arco, fino ad arrivare ad Ortano poco dopo le 10,00.
Breve tratto asfaltato a fianco del villaggio turistico quindi torniamo sullo sterrato fino ad arrivare all'ingresso del camping Canapai.

Fortunatamente i margini dell'omonimo fosso sono stati puliti ed il fatto che non scorre acqua ci agevola non poco nel trovare il sentiero (ben segnalato ma privo di numerazione) con cui in circa venti minuti di tosta salita raggiungiamo l'anello alto di Capo d'Arco.
Proseguiamo quindi sul sentiero delle Stipe per poi tenere la sinistra al successivo incrocio.

Alle 11,24 superiamo il cancello d'ingresso del comprensorio e sfruttando l'ampio sterrato immediatamente a sinistra ci ricolleghiamo al percorso fatto all'andata.

Alle 12,16 spengo il gps, percorso piacevolissimo di 14 chilometri esatti .

Max

sabato 8 maggio 2021

Trekking del 8 maggio 2021 - anello da Sant' Ilario

L'appuntamento  con Susanna è al parcheggio di Sant'Ilario alle 7,45 ma già alle 7,42 iniziamo la nostra escursione lungo il 117.
Circa 15 minuti e raggiungiamo il bivio con la "nuova" GTE, il suo cippo di granito è stato divelto, fortunatamente la segnaletica verticale è ancora al proprio posto.

Pochi metri di salita sono sufficienti a farci indossare solo la maglietta, giornata bellissima e temperatura ideale.
Altri 450 metri e mi rendo conto di un'evidente problema di segnaletica, in quanto il sentiero principale piega e sinistra, mentre (poiché ne conosco il percorso) il 117 gira a destra nascosto dal cisto in fiore e di segnavia nessuna traccia, ritroveremo un verticale solo più avanti dove il 117 si congiunge al vecchio 18.

Il tratto in comune ai due sentieri è decisamente in chiusura, solo raggiungendo il bivio a Pietra Acuta (anch'esso privo di segnaletica verticale) il 117 si libera dalla vegetazione.

Raggiungiamo Campobagnolo, naturale conclusione del 117, senza particolari problemi, da segnalare solo il fondo che grazie ad incuria e cinghiali è veramente a gambe all'aria. 

Breve tratto asfaltato ed imbocchiamo il 115 facendo una piccola deviazione per la Madonna del Buon Consiglio, dopodiché tutta salita, inizialmente dal fondo buono e compatto (con tanto di water in ceramica!!!), poi (come sempre) disfatto da cinghiali.

Alle 9,41 siamo sulla provinciale 37, ne percorreremo circa 1,6 chilometri prima di arrivare all'inizio del sentiero 116, si torna sullo sterrato!
Meno di un chilometro e arriviamo al bivio con il 125 su cui proseguiamo, per chi come Susanna ama faticare in salita è consigliatissimo.

Ha visto condizioni migliori, abbastanza trascurato soprattutto nel fondo, prima di collegarsi con la GTE è interessato dalla caduta di due pini che ne intralciano leggermente il passaggio.

Breve sosta per bere un po' di acqua ed iniziamo a scendere lungo la GTE (ex s. 5) incrociando alcuni escursionisti diretti verso il m. Capanne.
Poco dopo il bivio con il 107, inaspettato incontro con un motociclista, lo informo che rischia una bella sanzione, per tutta risposta: "Son tanti anni che ci vengo..."

Attraversiamo per la seconda volta la provinciale, abbandoniamo la GTE e passiamo sul 119 (giusto per confondere un po' le idee, un tempo era sempre il 5) concedendoci una breve deviazione lungo il 122 (percorso per ipovedenti), un cartello indica "Lavori di sistemazione in corso" ma son mesi  che è tutto fermo...

Tornati sui nostri passi, riprendiamo a scendere lungo l'ampia pista sterrata.
La quantità di cisto in fiore è sorprendente, soprattutto perché son mesi che non piove e l'abbinamento con la gialla fioritura della ginestra è veramente piacevole.

Concludiamo la nostra piacevolissima escursione alle 12,25 accorgendoci di una sensibile anomalia dei nostri gps, quello di Susanna riporta oltre 18 km, il mio 17.1

Max

lunedì 3 maggio 2021

Trekking del 2 maggio 2021 - da Pomonte: sentiero delle Cantine e Semaforo

 
Domenica 2 maggio, in compagnia di Mario alle 8,00 ci incontriamo con Susy al parcheggio di Pomonte.

Qualche minuto di preparazione ed iniziamo a salire lungo il 109.

L'acqua caduta stanotte è ancora presente sul fogliame e sul terreno umido le suole scolpite segnano il nostro passaggio.

Alla luce del sole un esplosione di colori.

Una decina di minuti e raggiungiamo il bivio per il sentiero delle Cantine ma ci manteniamo sul 109, preferisco fare il giro in senso antiorario e prendere il bivio più a monte, circa duecento metri dopo la liscia di Arturo.

Lungo il sentiero delle Cantine, prima di oltrepassare il fosso della Vallaccia dove il modesto corso d'acqua forma una piccola cascata, ammiriamo e fotografiamo varie piante di giglio Pancrazio, incantevoli.

Continuando a scendere, dedichiamo diversi minuti a curiosare nelle vecchie cantine, specialmente in una ancora in ottimo stato di conservazione.

Alle 10,13 richiudiamo l'anello tornando sul 109 ma giusto per un paio di metri poiché prendiamo il sentiero meno battuto che scende al guado.

Sfruttiamo una vecchia carrareccia per collegarci al 104 e con brevi soste per idratarci alle 11,09 passiamo sul 103.

Sempre salendo, ma con minor pendenza, arriviamo al segnavia del Troppolo.

Il sole purtroppo da circa un'ora ha lasciato il posto ad un vasto strato di nubi e complice il vento sono stato costretto ad indossare nuovamente la giacca in pile.

Nell'avvicinarci al vecchio semaforo, incontriamo alcuni bikers, ci facciamo da parte per farli passare.

Raggiunto l'edificio, salutiamo due coppie, gli uomini stanno accendendo un piccolo fuoco, probabilmente per fare un po' di brace; noi ci accovacciamo al lato sud della costruzione per consumare il nostro "pranzo".

Una sosta di un quarto d'ora abbondante e riprendiamo il cammino in direzione di Chiessi.

Il sentiero, in lunghi ratti è messo a soqquadro dai cinghiali, il resto lo conoscete, la solita pietraia scassa ginocchia...

Sono le 13,46 quando transitiamo davanti alla chiesa del paese, oramai stiamo per concludere la nostra passeggiata lungo il sentiero del Tramonto, il sole si è rimpossessato del cielo, con l'aiuto del vento il velo grigio di nubi è stato spazzato via ed i colori riprendono subito vita.

Gli ultimi passi sono per riempire le borracce con la fresca acqua della fonte di Pomonte; sono le 14,21 prima di riporre lo zaino in auto spengo il gps, circa 18 i chilometri percorsi.

Max