venerdì 27 gennaio 2017

GTE - partono le modifiche


Come preannunciato, il PNAT ha intrapreso una serie di modifiche al percorso della GTE.
Modifiche di cui non mi ero ancora occupato perché attendevo di vederle attuate sul territorio.

Così mercoledì 25 gennaio, passando lungo lo sterrato del San Martino, ho potuto constatare la prima effettiva variazione, ovvero come mostra la foto, il nuovo percorso della GTE, con specifico segnavia a bandiera, viene mantenuto lungo la strada sterrata evitando il bel passaggio di crino dal monte Barbatoia e monte San Martino; tratto che non solo dal sottoscritto, viene considerato il più suggestivo ed apprezzato di questa parte centrale.

La nuova variante (in rosso) di circa 1,8 km, riduce il cammino di quasi 100 metri, accipicchia... consentendo all'escursionista di ammirare lecci e pini sia a destra che a sinistra; vuoi mettere con la banale visuale dal crinale che permetteva di spaziare con lo sguardo dal golfo di Lacona a quello di Portoferraio?

Evidentemente i "Dottori" che hanno optato per questa modifica, avranno valide motivazioni che a me comune camminatore sfuggono e che comunque sarei estremamente felice di conoscere.

Al momento mi pare una gran stupidaggine, come del resto lo sono le altre se verranno effettuate.

In 30 anni di vita, l'unico tratto della GTE che effettivamente dovrebbe essere rivisto è quello che attraversa la proprietà Galletti (Buraccio), zona recintata dedicata al pascolo dei bovini e che per questo obbliga i viandanti a sgattaiolare sotto le recinzioni eletrriche.

A mio avviso, ogni altra modifica è puramente arbitraria ed immotivata e la GTE rimarrà sempre quella ideata da Ferrari e Giombini nel 1987.

Max (uno che la GTE la conosce bene)

lunedì 23 gennaio 2017

Grotta Rame - Calamita

Domenica 22 gennaio 2017
Impedito da una fastidiosa fascite plantare alla normale attività sportiva, ripieghiamo su una breve visita alla grotta Rame a Calamita.

Fra quelle esplorate è sicuramente incomparabile a qualsiasi altra galleria locale per l'enorme varietà di colori che i suoi minerali offrono.

Luogo decisamente interessante per gli amanti della fotografia ma soprattutto per gli appassionati di mineralogia dal momento che vi sono stati rinvenuti fra l'altro, campioni di rame nativo, cuprite, malachite, crisocolla, atacanite e paracatanite.

Dallo lunghezza relativamente modesta, ho stimato una settantina di metri, ha uno sviluppo a T con la diramazione di destra decisamente più lunga di quella sinistra.

Ovviamente raccomandati elmetto di sicurezza e lampada; mai andare da soli e soprattuto comunicare sempre a "casa" dove abbiamo intenzione di entrare.

Max