Trekking al Giglio

Marzo 2013

Iniziamo dalla mappa; la troverete affissa su molti pannelli informativi, è ben fatta e rappresenta fedelmente (per quello che abbiamo potuto vedere) la realtà sentieristica dell'isola.
Purtroppo non posso dire altrettanto della cartina 1:10000 della Quadraconcept, acquistata al prezzo di 9 euro per pianificare i percorsi; numerazione differente da quella utilizzata sul territorio e priva di alcuni sentieri, una spesa inutile.

I sentieri dell'isola sono provvisti di ottimi segnavia principali con tanto di tempi di percorrenza, anche se talvolta palesemente inesatti; peccato tranne poche eccezioni, sia pressochè assente la segnaletica secondaria, che dato il considerevole numero di sentieri sarebbe risultata molto utile per avere conferma sul corretto cammino.

Altro inaspettato inconveniente è stato trovarne molti invasi dall'acqua, praticamente una sorta di piccoli ruscelli in cui bisognava prestare attenzione a non cadere, eventualità ulteriormente amplificata dall'onnipresente granito che quando bagnato diventa estremamente scivoloso.

Benché il chilometraggio sia modesto, i dislivelli non sono da sottovalutare, soprattutto per il fatto che non sono addolciti dai tornanti che solitamente sono abituato a trovare.

I preferiti?
Particolarmente apprezzato è stato il tratto "fuori pista" ma comunque percorribile da Poggio della Pagana, la vetta più alta, fino ai Castellucci, una sorta di mini GTE; in generale bello sia il 24 che il 17, in entrambi suggestive vedute e varietà di fondo e passaggi.

Da non perdere Punta di capel Rosso, una stupenda scogliera ornata da Unghie di Strega (Corpobrotus acinaciformis), in fioritura deve essere uno spettacolo!
In un mare pulito e cristallino non avrei dubbi sulla spiaggia da scegliere: Cala delle Caldane.

Benchè in un marzo non ancora primaverile, non è passata inosservata "la vita" sia di Giglio Porto che di Giglio Castello; entrambi da visitare assolutamente. 

Concludo allegando tabella delle distanze

Max