domenica 21 gennaio 2018

Trekking del 21 gennaio 2018 - da Schiopparello a Santa Caterina


Per stamani camminata in compagnia di Mario con partenza alle 7,14 dal bar La Curva dove ho lasciato la mia auto.

Meta e percorso da definire lungo il cammino, orientativamente pensiamo di salire verso la GTE e percorrerla in direzione nord, quindi dopo circa una dozzina di chilometri , tornare indietro.

Dopo i primi 600 metri circa lungo l'asfalto, giriamo a destra in prossimità dell'insegna Helvetelba.
Attraverso alcuni sentieri della zona arriviamo in val di Piano, e seguendo un sentiero purtroppo in chiusura (un tempo era in uso da cacciatori) ci congiungiamo comunque alla GTE.

Superiamo le Piane della Madonna e proseguiamo verso Cima di Monte sferzati da un forte vento di ponente che mi costringe ad indossare anche il cappuccio della giacca; fastidioso è dir poco.

Superato il monte Capannello ne abbiamo abbastanza del vento, così abbandoniamo la via di crinale per un sentiero più ridossato ad est con cui raggiungiamo la strada della Falconaia; lo sterrato per Santa Caterina è 430 metri sotto.

Nel frattempo contattiamo Alberto e Marco per proporre una breve esplorazione ad una vicina grotta che Marco conosce.
La nostra proposta viene accolta, ci raggiungeranno rapidamente in compagnia di Janavi, Ringo e Lena.

Dopo pochi minuti di ricerca, individuiamo l'anfratto; benché di modeste dimensioni (poco più di sette metri di lunghezza) offre delle belle ed inaspettate concrezioni calcaree che sarà un piacere fotografare.
Bravo Marco!

Tornati sull'asfalto della Parata, ci incamminiamo verso Rio Elba con l'intenzione di attraversare il paese ed arrivare alle Panche via Buchino ma Janavi e Marco, che si sono uniti a noi, propongono un dietro front via Acquavivola e sentiero percorso in precedenza, ovviamente accettiamo.

Nei pressi del monte Capannello, altro piccolo anfratto visitato grazie a Marco.
Quindi dopo 500 metri di asfalto della provinciale 32, seguiremo un piacevole sentiero che passando sotto i tralicci ci riporta sulla provinciale evitando il canyon.

Altri 200 metri ed imbocchiamo il sentiero 220 che percorreremo interamente; raggiunta nuovamente la GTE salutiamo Janavi e Marco che rientrano a Rio  seguendo il crinale mentre Mario ed io scendiamo lungo l'ampio sterrato del Buraccio fino a via Fabbrello.

Un po' indolenziti, torneremo al bar La Curva alle 14,16 dopo aver percorso quasi 29 chilometri; niente male.

Max

giovedì 18 gennaio 2018

Trek del 18 gennaio 2018 - monte Mar di Capanne


Rammaricato per la notizia della caduta della croce sulla vetta del monte Mar di Capanne, non potevo non andare a vedere di persona.

Il poco tempo a disposizione non mi consente una più lunga escursione, così parto dalle Piane della Madonna, dove noto immediatamente che un nuovo segnavia CAI giace a terra, anche lui vittima del vento?

Proseguo verso est effettuando un piccolo intervento di manutenzione al sentiero del Santuario; purtroppo avrei preferito rimuovere il vecchio foglio informativo ormai illeggibile, ma i numerosi chiodi con cui era fissato alla tavola non me lo hanno permesso, così ho solamente sovrapposto il nuovo.

Seguendo quindi il percorso di cresta giungo fino alla vetta del Mar di Capanne.
La struttura metallica giace lungo il terreno, la forza del vento di ieri ha letteralmente strappato il metallo dell'ancoraggio sud e troncato il fissaggio di quello ovest.

Con solo due ancoraggi rimasti, la croce deve essersi piegata in un attimo.
Eretta come ringraziamento dalla cittadinanza di Porto Azzurro per essere scampato ai bombardamenti della Seconda Guerra, spero proprio torni presto a stagliarsi nel cielo azzurro, anzi conoscendone i paesani, ne sono certo.

Max

sabato 13 gennaio 2018

Trekking del 13 gennaio 2018


L'aspetto positivo di avere difficoltà a dormire è che non mi costa fatica alzarmi presto.
Così anche stamani partenza al crepuscolo da casa Marchetti, sono le 7,10.

Inizio a salire verso monte Orello, ma abbandono presto la GTE per salire lungo il crinale più a sud, decisamente più panoramico e dal fondo più compatto.
Supero la vetta di poggio Corsetti e sempre sfruttando il percorso di cresta passo a fianco di alcuni bunker della WW2 ancora in buono stato di conservazione e visitabili.

Avvicinandomi a monte Orello, mi ricollego alla GTE storica, la nuova variante resta più bassa.

Supero fonte Sciumoli e mi dirigo verso la cava di Colle Reciso; sempre mantenendomi sulla "storica" salgo sul suggestivo tratto compreso fra m. Barbatoia e m. San Martino, una foto al Termine è d'obbligo!

Quindi discesa fino a Colle di Procchio con il 244; all'altezza del deposito del gas, tengo la sinistra e seguendo le indicazioni (poche) della nuova GTE salgo lungo l'interminabile sterrato del Literno (con vista discarica).

Per il ritorno a casa Marchetti seguirò fedelmente la nuova GTE, quindi niente crinale San Martino/Barbatoia e nemmeno m. Orello.
La cosa ovviamente mi farà incrementare la media e non mi dispiace affatto.

Raggiungo l'auto alle 12,32 dopo aver percorso quasi 28 chilometri alla media di 5,2; niente male!
Il dislivello in compenso non è stato un gran che, solo 1.100 metri.

Max

lunedì 8 gennaio 2018

elbatrekking compie 10 anni!


L'8 gennaio del 2008 pubblicavo il primo post.

Ovviamente le visualizzazioni erano pochissime, ma fiducioso ho continuato a scrivere soprattutto per invogliare il lettore ad indossare zaino e scarponi ed andare alla scoperta della bellezza che un'isola incantevole come l'Elba offre gratuitamente tutto l'anno.

"Se lo faccio io può farlo chiunque"
Il messaggio che ho velatamente cercato di trasmettere in ogni post.

Da allora ne ho scritti 328.

La maggior parte sono un resoconto dell'escursione appena effettuata, talvolta una critica nei confronti di situazioni indecorose che ho cercato di portare in evidenza.

Un percorso che evidentemente ha dato i suoi frutti, con il passare del tempo il pubblico è aumentato sempre di più e da sempre più nazioni.


Fra i primi lettori Pasquale, in assoluto il miglior manutentore di sentieri che conosco e Mario, che proprio grazie al blog mi contatterà, diventando in breve tempo, un grande amico nonché compagno di tantissime escursioni.

Quindi blog per far conoscere che mi ha fatto conoscere.

Punto di riferimento per molti escursionisti, spero sia stato e continui ad essere un valido supporto alla pianificazione dei loro trekking ed un costante stimolo a calpestare i sentieri elbani e non solo.

Buon compleanno!

Max

domenica 7 gennaio 2018

Trekking del 7 gennaio 2018


Anche per stamani, altra bella camminata con partenza dalla piccola cappella lungo l'asfalto della Lamaia.
La giornata non è delle migliori, forte vento di scirocco e cielo grigio, gradevole solo la temperatura.

Alle 7,44 inizio a salire lungo il 145, in 38 minuti raggiungo Buca di Bomba, brutto quel copertone di camion lungo il sentiero.
Scatto qualche foto ai segnavia e proseguo lungo la GTE verso Colle di Procchio.
Contrariamente a quanto indicato, scelgo il percorso storico con il 244, nuove traverse in legno all'estremità del sentiero per il deflusso della pioggia, ma temo che il transito delle moto vanificherà presto il lavoro.

650 metri di asfalto ed eccomi di fronte al vecchio 18, si sale!
Gli interventi di manutenzione notati a dicembre salendo verso il Perone, non hanno interessato il tratto basso, comunque meno invaso da vegetazione, in questa parte è solamente il fondo sconnesso a creare difficoltà.

Raggiungo la strada bianca delle Solane priva di segnavia, i vecchi della Comunità Montana sono stati rimossi, solo avanzando ne troverò uno nuovo in località Colle Reciso; proseguendo, nessun altro finché non mi raccordo al 117.

Continuo a salire lungo la ripida "scalinata" finale, quindi lascio la GTE per andare ad assaggiare il 115, temo che il forte vento di giorni fa abbia abbattuto qualche pianta; così è.

Fortunatamente niente che non possa essere rimosso con la sega a mano od una maneggevole motosega da pota.

Alla Madonna del Buonconsiglio proseguo a scendere lungo il sentiero 180 in direzione di Santa Rita per poi ritornare a Colle Reciso dove farò in senso inverso un breve tratto della GTE.
Quindi un sentiero meno noto mi porterà direttamente nell'abitato di Procchio.

Attraverso tutta la spiaggia in direzione della Guardiola ed attraverso il panoramico sentiero della Marina nonché 145, raggiungo le piccole e selvagge  spiagge di Porticciolo e Lamaia.

Ormai l'anello è quasi ultimato, con la salita finale ritorno all'auto dopo aver percorso oltre 22 km.

Max