giovedì 19 maggio 2022

Ciao Massimo


18 maggio 2022, ore 11,40 circa, Massimo è venuto a mancare.
Non vi dirò come è morto, io vi dirò come è vissuto.
 
Un carissimo amico, una sorta di fratello maggiore. 
Sempre disponibile, sempre pronto a coinvolgerti nei suoi progetti, grande appassionato di trail running e dello sport in generale.

Amava vivere lo sport, confrontarsi con gli altri, stare in compagnia e sapeva sempre come convincerti, così mi ritrovavo con lui a vedere l'alba alle Calanche, ad attraversare l'Elba in notturna per poi far colazione a Cavo, a patire nelle salite e a vederlo scappar via nelle discese.

Caldo o pioggia non lo fermavano, quando voleva allenarsi, sceglieva l'abbigliamento adatto ed usciva.

Durante la stagione estiva, le corsette in notturna, poi un tuffo in mare e a cenare tutti insieme.
Un modo per muovere le gambe, una scusa per una birra in compagnia.

D'inverno le lunghe uscite per testare l'imminente Elbatrail, per riaprire un sentiero, noi a lavoro, lui a dirigere e scherzare.

Colto, tecnico, scrupoloso, ma anche gioviale, ironico, burlone, accettava gli sfottò, ma senza esagerare, altrimenti irritavi la sua suscettibilità e diventava permaloso.

Abbiamo condiviso tanti bei momenti, risate, fatiche, tanti ricordi, che nessuno potrà portarmi via.
Un riferimento, un mio riferimento, mi fidavo di lui, dei suoi giudizi, dei suoi consigli.
Un esempio da seguire.
 
Adesso dovrò fare a meno di lui, non sarà facile, non sarà più come prima.
 
Ciao Max, un privilegio esser stato tuo amico.  

domenica 8 maggio 2022

Trekking dell' 8 maggio 2022: Capo D'Arco

 

Lasciamo l'auto nel piazzale sterrato adiacente la spiaggia di Reale ed alle 9,17 ci incamminiamo lungo costa verso la spiaggia di Terranera.

Evitiamo il sentiero che sovrasta la spiaggia, interessato da importanti lavori di consolidamento e seguendo la battigia, disseminata di enormi blocchi di ematite, in una decina di minuti raggiungiamo il laghetto.

Affrontiamo lentamente la successiva salita con cui entriamo nel comprensorio di Capo D'Arco grazie ad un varco pedonale nella recinzione.
A dirla tutta, avevamo intenzione di seguire lo sterrato più a monte, ma su invito del proprietario del terreno (presumo) che a suo dire non era fattibile, siamo scesi sul consueto sentiero di accesso.

Evitiamo di passare dai bunker di punta delle Cannelle, purtroppo una recinzione impedisce di visitarli e seguendo le indicazioni "Piscina" ci manteniamo sul percorso che segue la costa.

Sotto al Cantinone, con una breve deviazione raggiungiamo delle vecchie strutture murali risalenti al periodo di estrazione del minerale; la principale, pesantemente distrutta, probabilmente ha ricevuto il colpo di grazia il 28 ottobre 2018 quando la forte sciroccata fece crollare il pontile di Vigneria a Rio Marina.

Risaliamo quindi procedendo verso nord fino ad imboccare il piacevole e panoramico sentiero che porta fino ad Ortano, gli scorci sull'isolotto sono stupendi.

Quindi raggiunta la vecchia ed arrugginita recinzione dell'area mineraria, dietro front e con andatura più spedita, torniamo alla spiaggia di Reale passando dallo sterrato immediatamente a sud del cancello d'ingresso del comprensorio.

Breve passeggiata di 10 chilometri circa ovviamente in compagnia dell'amico Mario.

Max




lunedì 2 maggio 2022

Trekking del 1° maggio 2022: a zonzo per Calamita

 

Primo maggio: passeggiata con pranzo al sacco, un classico!
Il programma è proprio quello, camminata in compagnia di Mario e successivo incontro con la moglie davanti al museo della Vecchia Officina per poi scendere in spiaggia a gustarci un ricco riso freddo.

Così, dopo aver parcheggiato anche noi davanti all'ingresso del museo, alle 8,48 ci mettiamo in cammino verso nord, superiamo la sbarra metallica, e lentamente saliamo per poi girare verso est.
Fiancheggiamo la recinzione delle sottostanti "case matte" e senza una meta precisa, dopo un tratto relativamente pianeggiante, riprendiamo a salire verso Albaroccio.

Con l'unico breve tratto ripido ci portiamo sull'anello alto, ovvero l'ampio sterrato che senza dislivelli significativi circonda la vetta  di monte Calamita.
Lo percorreremo brevemente in senso orario tenendo la sinistra fino a raggiungere la recinzione che delimita i Pascoli Alti che aggireremo quasi completamente in senso antiorario per proseguire poi verso monte Calamita.

All'altezza della garitta, imbocchiamo un più recente single track che ci riporta sull'anello alto, quindi sempre tenendo la sinistra, rotta verso est.
Nel frattempo il sole della partenza ha lasciato il campo ad un vasto manto di nubi ed una leggera pioggerellina mi obbliga a riporre nello zaino la reflex, fortunatamente ho con me anche la WG-3, immune a condizioni meteo ben peggiori.

La chiamata della moglie, perplessa sul da farsi, (a Portoferraio piove da diversi minuti) di fatto ci costringe a rinunciare all'ameno pranzetto in spiaggia.
"Resta a casa" Le comunico, dopo una breve  consultazione.

A malincuore accettiamo il cambio di programma, ma certamente non quello di fermarci, dal momento che la leggera pioggia riesce a stento ad inumidire i tessuti.
Fiancheggiando la vasca antincendio, quasi prosciugata, iniziamo a scendere, superati più volte da vari bikers.

Una volta tornati all'auto, continuiamo la passeggiata oltre la sbarra che delimita l'accesso all'ampio sterrato che porta fino al Vallone Basso.
Prima di raggiungere il vasto cantiere, ci soffermiamo nella zona d'ingresso della vecchia e pericolante laveria.
Ero parecchio tempo che non andavo a curiosare in quella zona, benché ancora estremamente affascinante, è diventata molto pericolosa in quanto la struttura in cemento armato sta inesorabilmente crollando a pezzi.

Mi limito a qualche scatto a distanza di sicurezza e riprendiamo a scendere, nel frattempo un leggero miglioramento meteorologico, mi ha consentito di riutilizzare la Nikon.

Non ostante la considerevole distanza, riesco a "catturare" una coppia di marangoni dal ciuffo mentre asciuga il piumaggio sugli scogli di punta di Calamita.
Mentre a qualche decina di metri dal nastro trasportatore, una famigliola ha deciso di accamparsi per trascorrere la festività, scelta decisamente insolita!

Lungo la salite delle Francesche torneremo lentamente verso l'auto che raggiungiamo alle 14,27 dopo aver gironzolato per oltre 14 chilometri.

Buon Primo Maggio!
Max

P.s. non posso far a meno di segnalare le numerose (veramente troppe!) buste di gel e sostanze energetiche abbandonate a terra, vergogna!