lunedì 31 ottobre 2016

Trekking del 30 ottobre 2016



Anche oggi bellissima giornata, di quelle in cui l'isola ti offre tutto il bello di cui dispone, dall'azzurro del mare al verde dei sentieri; per stamani scegliamo il verde.

Partenza dalle Panche alle 7.50 in compagnia di Mario, Massimo B. e Massimo D. in direzione del vicino monte Capanello.
Noto immediatamente nuovi segnavia a bandiera, evidentemente, come da informazioni ricevute, è iniziato il restyling della segnaletica alla GTE.

Raggiungiamo così l'Aia di Cacio evitando di passare dal s. 62, sfruttando invece quello meno impegnativo e privo di numerazione ad est del crinale roccioso.

Quindi s. 101 (a cui è sparito il segnavia verticale) con cui scendiamo fino a Nisportino.
Proseguiamo lungo un "Percorso Pietre Rosse" piuttosto trascurato ed in chiusura, anche in questo caso del segnavia verticale è rimasto poco.

La successiva vista sulla spiaggia dei Mangani è incantevole, specialmente per Massimo B. e Massimo D. che non ci erano mai stati via terra.
Dopo la tecnica discesa per raggiungerla, adesso ci aspetta una tosta salita per lasciarla, in 360 metri si risale a quota 116 per poi raggiungere più agevolmente i 145 m. dell'asfalto della Parata dove spenderemo alcuni minuti per rifocillarci.

Sono le 10.30, proseguire verso Cavo via monte Grosso dubitiamo non ci consenta di essere all'auto per le 13.00 quindi riprendiamo il s. 62 in direzione sud per tornare all'Aia di Cacio; da li visita all'eremo di Santa Caterina o anello monte Serra.

Sceglieremo quest'ultimo, anche perchè una volta imboccato il 102, non riusciamo ad individuare la bretella, che a detta di Mario, dovrebbe consentirci di scendere fino all'eremo.

Nessun rimpianto, la vista dal m Serra è così bella che nemmeno i vicini tralicci della corrente riescono a scalfire.

Concluso l'anello, breve discesa lungo l'asfalto per andare a chiappare il sentiero basso, parallelo al precedente, con cui entriamo in Rio nell'Elba.

Torneremo all'auto attraverso il ripido asfalto del Buchino, fortunatamente in buona parte all'ombra; sono le 12.42 abbiamo tutto il tempo di cambiarci e decidere dove bere una birra fresca.

Max

domenica 9 ottobre 2016

Trekking del 09 ottobre 2016


Insoddisfatti del contributo dato alle ricerche della signora Italia Nelli di domenica scorsa, decidiamo anche per stamani di fare quattro passi lungo i sentieri nelle vicinanze di Sant Ilario.

Optiamo per quelli a nord del paese, così in compagnia di Mario e Massimo D., ci incamminiamo verso il s. 17.
Lo percorreremo interamente fino a raggiungere lo sterrato di Campobagnolo, superando anche alcuni tratti in chiusura; quindi a ritroso fino al bivio con il 19 su cui proseguiamo il cammino e dove purtroppo i tratti in chiusura aumentano.

Raggiunto il  18, circa 170 metri in direzione ovest (in pessime condizioni) lungo i quali troviamo un sorta di foulard.
Dato che disegno e colori si addicono perfettamente ad una signora di una certa età, decidiamo di portarlo con noi fino al paese, potrebbe essere un possibile indizio del suo passaggio.

Quindi deviamo a sinistra (SW) lungo quella che un tempo era una carrareccia.
Era... adesso per procedere anche di pochi metri occorre farsi largo tra vegetazione e rovi, un disastro, tanto che siamo incerti se fare dietro front.

Fortunatamente, avvicinandoci al Casotto, la situazione migliora sensibilmente; lo raggiungeremo in circa 15 minuti acconsentendo alla richiesta di Massimo di fare una breve sosta cibo.

Passa così un altro quarto d'ora e non ostante la leggera pioggia, indossiamo la giacca per scendere lungo il 5, piuttosto che cercare riparo sotto il tetto del solido rifugio.

Effettueremo anche un paio di deviazioni dal sentiero lungo piste sicuramente già battute in precedenza dai ricercatori, senza esito.

Sono le 11.54 quando raggiungo l'auto di Massimo parcheggiata a fianco del cimitero, lui si è già cambiato ed una volta arrivato Mario, ci dirigiamo presso il bar del paese per consegnare il fazzoletto trovato.

Di comune accordo abbandoniamo l'idea di fare un giro anche su alcuni sentieri che scendono verso il fosso del Gorgolinato, data l'ora preferiamo rientrare a Portoferraio.

Max