sabato 26 aprile 2014

25 e 26 aprile 2014 - Du passi con amici


25 aprile - Via dei Pastori
Passeggiata pomeridiana con Alessia, Amerigo, Grazia, Margherita, Raffaele, Sabrina, Stefano, Sofia, Sonia, Spartaco e Lucky alla scoperta di Masso alla Quata.

Ritrovo alle 14,30 davanti alla torre di S. Giovanni quindi pargheggiate le auto di fronte all'ingresso per le Piane al Canale (s. 34) ci incamminiamo lungo il piacevole e panoramico sterrato.
Fatti circa 250 metri lo abbandoniamo per seguire la Via dei Pastori sulla nostra destra; sentiero relativamente recente, avrebbe bisogno di un po' di manutenzione e miglior segnaletica.

Quindi ci colleghiamo al 7 con cui lentamente raggiungiamo Masso alla Quata; posto incantevole, sosteremo circa 20 minuti a fianco del vecchio osservatorio antincendio a goderci il panorama di gran parte dell'isola.

Alle 17,10 riprendiamo il cammino lungo la discesa del Collaccio, superiamo un altro bel caprile per poi raggiungere il sentiero 30, lo seguiamo in direzione est fino a tornare sul 34; sono le 17,34 quando quando ne raggiungiamo la fine in prossimità dell'asfalto.

Che dire, un bel percorso forse un po' impegnativo per qualche fanciulla che comunque non si è certamente tirata indietro; brava Sabry!


26 aprile - Via dei Graniti
Evidentemente l'escursione di ieri è stata apprezzata, così oltre agli amici di ieri se ne sono aggiunti altri; i nomi non ce la faccia a ricordarli tutti, posso solo dire che al campo di calcio di S. Piero siamo in 20 (cane compreso).

Con un sole quasi estivo ci incamminiamo così fra granito e ginestre in fiore; Sassi Ritti, Molino di Moncione e Tomba Villanoviana costituiscono le nostre principali tappe; peccato che  caldo e una certa stanchezza suggeriscono di rientrare senza vedere le colonne romane, che costituivano l'attrattiva principale della nostra escursione.

Pazienza ci torneremo con temperature più miti e (per quanto mi riguarda) magari studiando meglio il percorso; quello odierno una volta raggiunte le auto si rivela essere stato di 7,6 chilometri.

Max

domenica 13 aprile 2014

Trekking del 13 aprile 2014


Per stamani avevo già preventivato un qualcosa di impegnativo, poi la squisita cena di ieri sera all'azienda agricola Montefabbrello, me lo ha imposto definitivamente.

Senza un orario, della serie "quando mi sveglio" mi ritrovo così alle 8.02 attraversare la piazza Umberto I di Marciana mentre dai bar un invitante profumo di caffè e brioches invoglia a fermarsi; ma la mia pancia ancora piena non ne vuole sapere, così proseguo spedito verso il sentiero n° 1.

Alcuni minuti e mi imbatto nel primo albero caduto, ne conterò altri due a pochi minuti di marcia, tutti da vari mesi di traverso al percorso e già incontrati in altre precedenti escursioni; ma devo andarci io a tagliarli o vogliamo lasciarli li ancora un po'?

Raggiunto il bivio per la Grotta di San Cerbone, giro a destra per collegarmi al n° 6 che passa poco sopra; una leggera salita iniziale, una  brusca svolta ad est e dopo venti minuti arrivo all'intersezione con il sentiero 2.

Sono in vena di bruciare calorie, le gambe vanno che è un piacere, quindi lo prendo per salire fino a Malpasso attraverso il successivo 5.
Unica nota storta la vittoria delle nubi (o nebbia) sul sole; ottimo per camminare ma per scattare foto un po' meno...

Sorpreso inoltre per un granito perfettamente asciutto, procedo spedito e senza la minima esitazione anche lungo la successiva discesa del sentiero 8; perdere l'equilibrio o peggio ancora scivolare sarebbe fatale per il mio gomito destro in lenta via di guarigione.

Alle 9,51 raggiungo l'intersezione con il 9, il 31 e 30 ed ovviamente giro a sinistra (est) su quest'ultimo; supero le Macinelle e poco dopo mi imbatto in tre audaci e sudati bikers che spingendo le loro mtb, mi chiedono informazioni su quanto manca ai caprili.

Abbandonerò anche il 30 prima della sua naturale fine sul 34 per una traversa che portandomi più a sud, mi permette di passare vicino a Pietra Murata.
Raggiungo le Piane al Canale e scattando una foto al pannello in legno dove il sentiero 7 piega a nordest mi accorgo che oltre ad esporre la cartina delle Vie dei Pastori vi è stato pitturato un segnavia a bandiera ERRATO, infatti riporta la numerazione 30, mentre il tratto in questione appartiene al 34.

Passato sul 7, raggiungo Masso alla Quata e abbastanza rapidamente l'intersezione con il 5 che sfrutterò per raggiungere il bivio con il 125; tutta discesa fino al 6 che abbandonerò solo temporaneamente per passare anche da San Cerbone, quindi attraverso il breve tratto già percorso in precedenza, lo riprendo e con esso arrivo alla fortezza pisana dominatrice di Marciana.

Le caratteristiche vie del paese mi riportano di fronte alla chiesa di Santa Caterina, il bar la Porta è a pochi metri e con piacere mi trattengo qualche minuto a  salutare Teresa.

Prima di entrare in auto spengo il gps, segna 22,5 chilometri, niente male, proprio il giretto che ci voleva!

Max

domenica 6 aprile 2014

Trekking del 6 aprile 2014


Con più dolori del solito e giù di morale per un braccio che non vuole saperne di guarire, sarei sicuramente di intrancio a Max e Andrea che mi hanno gentilmente contattato ieri per un giro analogo a quello di domenica scorsa, figuriamoci di pertecipare all'ultima gara delle Aquile del Capanne, non me la sento proprio.

Così in compagnia di Luigi, Mario e Scricciolina passeggiata dalle Panche con l'intenzione di raggiungere Cala Cancherelli.

Procediamo lungo la GTE fino all'Aia di Cacio, quindi fatte poche decine di metri, dietro front per scendere lungo il sentiero 101 fino a Nisportino, Luigi non lo ha mai fatto. 

Attraversiamo la spiaggia e salendo fra le serecchie, ci imbattiamo in un gruppetto di escursionisti stranieri, giovani geologi, ci diranno in un italiano non troppo corretto ma comprensibile.
Quindi raggiungiamo la spiaggia dei Mangani attraverso un sentiero bisognoso di un po' di manutenzione, come bisognosa di manutenzione sarà anche la successiva parte fino all'asfalto della Parata.

Tornati sulla GTE, ne percorriamo quasi 900 metri, per deviare prima dell'ultima salita per monte Grosso, su un sentiero sulla sinistra, che attraverso la macchia, ci permetterà di raggiungere delle vecchie grotte usate per l'estrazione della manganese.

A definirlo sentiero ci vuole coraggio, già bruttino lo scorso anno, adesso è ancora peggio; impiegheremo quasi 1 ora per percorrerne i suoi 1,2 km circa! 
Al contrario, la visita alle piccole miniere si rivela ovviamente affascinante, apprezzata anche da Luigi, che non le conosceva.

Purtoppo siamo decisamente in ritardo sulla tabella di marcia, quindi niente Cancherelli e con qualche esitazione a causa di una segnaletica naif, imbocchiamo il sentiero giusto per tornare sulla GTE.

Risaliamo verso monte Grosso, ma invece di espugnarne la vetta, come generalmente facciamo, optiamo per la discesa a sinistra verso l'asfalto, altro tratto che nè Luigi nè Mario hanno mai fatto.

Allunghiamo così il cammino di 500 metri, ma ogni tanto è piacevole cambiare percorso.
Ritornati all'Aia di Cacio, niente GTE, ma sfruttiamo il sentiero più basso (e veloce) per raggiungere il 53 che ci riporta alle Panche.

Sono quasi le 15,30 quando saliamo in auto, spengo il gps leggendo la distanza percorsa, 19,5 km.

Max