lunedì 28 maggio 2012

Trekking & Caposaldo Tivoli


Domenica 27 maggio, giornata densa di impegni; la mattina bel trekking in compagnia di Mario, il pomeriggio mi improvviso guida per la visita al Caposaldo Tivoli!

Ritrovo alle 7.15 a Carpani, quindi raggiungiamo San Martino da dove iniziamo il cammino attraverso il 121 prima ed il 52 dopo; raggiunto il ponte a Caubbio, iniziamo a salire attraverso un nuovo (per noi) sentiero che sviluppandosi in gran parte nella macchia, ci evita l'esposizione diretta ad un sole molto più adatto alla balneazione che al trekking.

Con questo percorso evitiamo la Segagnana e con un altro sentiero usato da motociclisti, arriviamo vicino alla vetta del Tambone; da qui discesa lungo il 48 con la speranza di fare il tratto recentemente pulito (a detta di Luca) che dal caprile arriva fino al mare.

Purtroppo, o con l'età non siamo riusciti ad individuarlo oppure non è stato pulito, quindi dietro front e ripercorrendo il 48 a ritroso superiamo così sia il Tambone che Buca di Bomba, per ritornare a San Martino attraverso il 45, dove con piacere ci gustiamo una fresca birra dopo aver fatto più di 18 chilometri.

Nel pomeriggio, insieme a mia figlia, raggiungo gli amici Alberto, Diego, Pasquale e Ruggero; sono le 15.30 con loro già impegnati ad indossare le divise del Regio Esercito con cui presenzieranno ad una sorta di rievocazione storica del caposaldo.

Ci trasferiamo quindi tutti insieme sul Coccherino, por montare la rete mimetica e piazzare il suggestivo fucile mitragliatore Breda, ovviamente inertizzato come il resto delle armi in loro possesso.

L'arrivo di Luca e dei suoi due somari conclude la fase di preparazione; sono le 17,15 e ritorno al parcheggio lungo la provinciale in attesa dei visitatori.

Dopo un'attesa di circa 30 minuti, con il gruppo dei visitatori accompagnati dai mansueti animali, ci incamminiamo verso la destinazione.
Attraverso il breve percorso, pianificato in maniera tale da migliorare l'effetto sorpresa, raggiungiamo la pcm (postazione circolare monoarma) presiadiata dal sergente Granata; quindi il mitragliere Ancona ci aspetta alla successiva barbetta ed entrambi ci scorteranno alla postazione principale presidiata dal sergente Elia Felli e dal mitragliere Campedelli.

Con un esaustivo resoconto esposto da Ruggero, si conclude ufficialmente la visita; le numerose foto scattate da tutti i partecipanti sono subito un'ottima conferma sul'interesse che ha destato questa iniziativa.

Non posso quindi che esprimere i miei personali ringraziamenti a Luca Giusti di Somarando per la sua disponibilità; a Mario Ferrari per l'indispensabile "supporto logistico" agli amici di elbafortificata per la bella esperienza ed ovviamente ringraziare tutti coloro che sono intervenuti con la speranza siano rimasti entusiasti.

Max


mercoledì 16 maggio 2012

Scorciatoia per il Santuario del Monserrato


Nasce un nuovo sentiero per il Monserrato, non tanto perché la zona ne fosse carente (anzi) ma soprattutto per agevolare e incanalare sul giusto percorso i pur pochi ma tuttavia presenti escursionisti amanti del "fuori pista" che specialmente in questa zona abbandonano il 105 per avventurarsi dentro le strette gole che fiancheggiano il Santuario.

Ovviamente la realizzazione è per la maggior parte opera del bravo Pasquale, io ho dato solo un modesto contributo.
L'intento è stato quello di offrire una scorciatoia per raggiungere il Santuario dalle Piane della Madonna, evitando così a coloro che non conoscono la zona di vagare inutilmente nel sottobosco.

Il sentiero è stato segnalato con segnavia color arancio a cui abbiamo aggiunto anche qualche ometto in pietra e soprattutto un cartello che mette in guardia sul suo fondo accidentato e ripido adatto, a nostro avviso, solo ad escursionisti esperti; quindi se non lo siete evitate di farlo!


Misura meno di 700 metri contro i 1.100 del 105 e scende praticamente diretto verso il Santuario, costeggiandone per gli ultimi metri il superbo muro edificato per l'approvvigionamento idrico dove i colori della pietra si amalgamano stupendamente con la vegetazione circostante.


Lungo il suo percorso è possibile notare anche alcuni vecchi segnavia bianco rossi, per cui ritengo un tempo fosse usato in buona parte come alternativa all'attuale 105.

Max

sabato 5 maggio 2012

Trekking del 5 maggio 2012 - sentiero 18


La segnalazione dell'amico Riccardo riguardo agli interventi di manutenzione sul 18 mi spinge a vederli di persona; così approfitto della mattina per descrivere un anello che mi consentirà anche di vedere il 15 ed altri tratti sterrati che da molto tempo non ho più percorso.

Alle 7,45 abbandono l'asfalto a Colle di Procchio ed inizio così a salire sul 18; mi basta poco tempo per rendermi conto che qualcosa è stato fatto, qualche segnavia in più, qualche ramo tagliato, tutto concorre a migliorarne lo stato.

Che sia stato sottoposto a manutenzione diventa ancora più evidente man mano che mi avvicino alle Solane, il tratto nella macchia non l'ho mai trovato così ben messo!

Supero la zona soleggiata per addentrarmi nuovamente nel bosco ed assaggiarne il primo tratto ripido, anche qui l'opera di manutenzione è evidente.

Raggiungo quindi l'intersezione con il 17 notando dei segnavia un pò anomali, ma lo stupore si trasforma in rabbia quando poco dopo raggiungo una roccia su cui quasi due anni fa, in occasione del lavoro di riapertura del 17 in compagnia di Mario e Pasquale, avevo fatto due segnavia a bandiera, uno per il 17 ed uno per il 18.

Ebbene, su entrambi i segnavia hanno dipinto il numero 18!
Pazienza, tornerò a rimediare, ma al momento posso solo continuare il cammino.


Raggiungo così la seconda intersezione, punto in cui il 17 prosegue verso sud ovest (S. Ilario) ed il 18 verso nord ovest (Perone) come indicato dal segnavia principale.


Ovviamente salgo sul 18, che da questo punto è sempre stato messo piuttosto male soprattutto per il fondo scavato da profondi solchi ed un cisto invadente.


Scopro con piacere invece, che è stata effettuata una buona opera di ripristino del terreno ed adesso si passa tranquillamente; unica nota negativa i sempre più numerosi segnavia realizzati veramente male.


Raggiungo comunque l'intersezione con il 19 su cui mi affaccio per una quarantina di metri per valutarne lo stato, purtroppo lo stesso degli ultimi due anni, ancora chiuso dalla nevicata del marzo 2010!


La salita continua con la "scalinata" realizzata da tronchi di castagno (credo) e tondini di ferro (son sicuro) recentemente ristrutturata, al culmine il segnavia principale anch'esso purtroppo malamente imbrattato di vernice.


Con l'ultimo tratto attraverso i pini raggiungo quindi le antenne del Perone, sono da poco passate le 9,30 ed attraverso l'asfalto mi incammino verso il 15. 
Il primo tratto è sempre pesantemente danneggiato dai cinghiali e dopo quasi 700 metri trovo ancora l'ostruzione generata dal grosso albero caduto, superata lentamente la quale senza particolari problemi arrivo a Campobagnolo.


Rotta quindi verso l'azienda agricola Acqua Calda che costeggerò per un pò, per arrivare poi a S. Rita; breve sosta per qualche foto e proseguo tenendo la destra lungo lo sterrato che mi riporta alle Solane.


Non ho voglia di rifare la stessa strada, così raggiungo l'auto sfruttando altre alternative ed è solo per l'ultimo tratto che ripercorro un 18 finalmente in buono stato!


P.s. poiché in anticipo sulla mia consueta tabella di marcia, ne approfitto per recuperare i ferri del mestiere e tornare a cancellare quel n° 18 di troppo, in settimana spero di completare l'opera. 


Max