lunedì 22 luglio 2013

Trekking del 21 luglio 2013


Dopo la piacevole chiacchierata di ieri pomeriggio con Claudio, recentemente rientrato dal GR20, avevo proprio voglia di un trek sostenuto, così per dare un'occhiata anche ai sentieri 15 e 17, decido di fare un anello da S. Ilario attraverso il 5, 2, 6 ed ovviamente dopo un po' di asfalto, il 15 ed il 17.

Alle 7.41 mi incammino lungo via del Casotto, il fondo del sentiero 5 comincia a mostrare i primi segni di cedimento causati presumo dalle copiose piogge invernali, dettaglio comunque trascurabile per i camminatori, sicuramente più occupati alla ricerca dei "rari" segnavia!

Verso le 8.30 raggiungo l'area attrezzata del monte Perone, pochi secondi e avrei immortalato un motorino a 2 tempi transitare lungo il 18 in direzione delle antenne, purtoppo l'ho solamente sentito passare.

Proseguendo sul 5 scambio quattro chiacchere con l'amico Mario in compagnia di altri due bikers quindi, avvicinandomi a Malpasso, posso confermare la vandalizzazione di tre pannelli delle farfalle: 1 abbattuto e 2 spaccati.

Per quanto riguarda i sentieri 2 e 6, niente di particolare da segnalare, come sempre è un piacere percorrerli.
Quindi dopo 1,6 km di asfalto raggiungo la partenza del 15 recentemente sottoposto a manutenzione.

In effetti noto qualche nuovo e ben fatto segnavia, ma soprattutta il taglio del grosso albero caduto che ne sbarrava il passaggio; si passa agevolmente, promosso a pieni voti.

Arrivato a Campobagnolo, mi incammino lungo un 17 che benché privo di particolari ostacoli non è pulito e segnalato come il precedente.
Diciamo che avrebbe bisogno di un leggero intervento di arricchimento di segnavia, di taglio di qualche ramo e degli invadenti rovi ma soprattutto del taglio della bassa e fitta vegetazione cresciuta nel tratto vicino a S. Ilario.

Per quanto riguarda il 19, non mi ci affaccio nemmeno, so che è sempre chiuso, come testimoniano alcuni rami messi volutamente di traverso a fianco del suo segnavia principale con l'intento presumo, di dissuadere dal passaggio.

Raggiungo la fontana del paese prima di mezzogiorno, una bella rinfrescata me la sono proprio meritata.

Max

giovedì 18 luglio 2013

Amareno (Prunus cerasus)

Foto gentilmente concessa da Enrica

Durante le mie camminate mi hanno offerto più volte i loro squisiti frutti succosi, piacevolmente aspri e ricchi di vitamine, senza mai pretendere nulla. 
Così, nel vederli sempre più soffocati dai rovi ho deciso di contraccambiare la loro "gratitudine" ed armato di falcetto e sega ho cercato di liberarli dall'infestante vegetazione.


E' stata sufficiente circa mezz'ora di lavoro per restituire spazio ai gentili alberi, circondati da castagni e probabilmente cresciuti in forma selvatica.


La speranza è che il prossimo anno possano dare ancora più frutti, nel frattempo una dozzina di ciliege anche stamattina me le sono mangiate, ma non temete ce ne sono ancora.

Dove? Chi va per sentieri ha già capito!

Max

lunedì 1 luglio 2013

Trekking del 30 giugno 2013


Benché sotto la media stagionale, per oggi le previsioni meteo danno temperature in aumento, così approfitto della presenza di Mario per fare un breve ma impegnativo anello che da Marciana ci faccia passare sullo 00; da qualche anno l'unico sentiero che percorro solamente se in compagnia.

Ritrovo a Carpani alle 7,30 ed alle 8,09 iniziamo il cammino da piazza Umberto I con una temperatura di 18 gradi in una splendida giornata di sole.

Saliamo lungo il 3 fino alla Madonna del Monte, quindi a fianco dell'ultima cappella (la 14°) giriamo a sinistra lungo il 28.
Un recente cartello segnala "il Cavallo di Napoleone", presumo si riferisca ai "Mostri di Pietra"; di seguito un altro indica la "Grotta della Madonnina" verso cui, incuriositi, ci dirigiamo.

Facciamo pochi metri ed una candida statua a ridosso di uno sperone di roccia si presenta ai nostri occhi; qualche foto e riprendiamo la salita lungo il 28.

Come immaginavo non è certamente in buono stato, non ostante diverso tempo fa ci spesi due o tre mattinate a pulirne e segnalarne i primi 200 metri circa, avrebbe bisogno di una bella manutenzione, almeno fino al punto d'incontro con il 10 e personalmente al posto del "Cavallo di Napoleone"  avrei messo un bel segnavia principale!

Con l'ascesa la situazione non migliora, solo grazie agli ometti in pietra riusciamo ad evitare errori di percorso; sotto il monte Giove notiamo la deviazione per la vetta ma lasciamo perdere, ci siamo recentemente già stati.

Iniziamo quindi a scendere verso il 10; dovremo in più punti farci largo fra la fitta vegetazione e perfino ricorrere alla memoria del sottoscritto (fortunatamente ancora buona) per non perdere la retta via.

Raggiunto l'incrocio, privo di segnavia, con il 10 riprendiamo a salire per la Tavola; vi arriveremo alla 9,47 per affrontare lo 00.
Il panorama è talmente bello che parto spedito; ebbene si, più mi piace e più "pedalo"... cosa che fra l'altro, mi permette di scattare diverse foto durante le brevi attese dell'amico Mario.

In un continuo su e giù lungo il crinale di roccia, lungo le via attrezzate, indispensabili nei passaggi più pericolosi, raggiungiamo la vetta del Capanne.
Non c'è che dire, lo 00 non è paragonabile a nessun altro sentiero elbano, troppo bello!

La discesa verso Malpasso è decisamente più facile, tanto che riesco ad immortalare Mario in una breve corsetta scenografica; fa il "furbo" ma condivide in pieno la mia proposta di abbandonare lo 00 e rientrare a Marciana attraverso il 5 e successivamente l' 1.

Come mai? Diciamo che l'idea dell'ormai sacrosanta birra & bruschetta" al bar La Porta è un forte richiamo e poi qualcuno in salita aveva un leggero fiatone...
Accorciando quindi l'itinrario, che originariamente prevedeva di passare anche dalle Calanche, prevedo di raggiungere il paese per le 12,30; orario che ci consentirà di gustarci tranquillamente l'appetitoso pasto.

Con piacere noto che dall' 1 sono stati rimossi alcuni alberi che ne sbarravano il passaggio e che è stata data una tagliata ai rovi che nel tratto finale intralciavano il cammino; al momento direi necessita solo di maggiori segnavia specialmente nel tratto fra il 2 ed il 6, dove la mancanza di indicazioni certe increnmenta la "nascita" di ometti in pietra talvolta mal posizionati e per ciò fuorvianti.

Con una precisione svizzera, varchiamo la Porta della piazza alle 12,30 esatte, ma chi sooono... e per accontentare Mario che cerca di farmi riprendere peso, ci facciamo anche una saporita panzanella in due.
Meglio di così, unzipo'!

Max