domenica 23 ottobre 2011

Trek del 23 ottobre 2011


Parto da Marciana lungo il sentiero 1 notando subito gli evidenti interventi di manutenzione a cui è stato sottoposto, primo fra tutti l'integrale rifacimento del piccolo ponte in legno dopo circa 300 metri di sterrato; decisamente meno professionali i segnavia bianco rossi realizzati con la bomboletta spry, ma pur sempre utili.

Transito da S. Cerbone letteralmente circondato da mufloni, resto così qualche minuto immobile ad osservarli per poi proseguire fino a raggiungere l'intersezione con il 6, su cui mi indirizzo; passo quindi sul 28 e con il 10 raggiungo la Tavola.

Iniziano così le note dolenti, le ginocchia mal sopportano discesa e zaino carico, ma piano piano raggiungo il 3, su cui giro ovviamente a nord. 

I corbezzoli come del resto tutta la vegetazione risentono della scarsità di precipitazioni, i loro frutti sono pochi e non hanno certamente un bell'aspetto, quest'anno niente scorpacciata!

Fra il Troppolo e Serra Ventosa incrocio dei tranquilli escursionisti che mi chiedono informazioni sul tempo di percorrenza per il Semaforo, soddisfo le loro richieste, almeno spero...

Raggiungo quindi la Madonna del Monte ed approfitto della squisita e fresca acqua della fonte per fare una bella scorta da portare a casa.

Ritorno al paese dove ancora stanno ultimando i preparativi per l'imminente festa "Sapori d'autunno" e dove il profumo della salsiccia arrosto già si diffonde prepotente fra i vicoli.

Alcuni dati:
chilometri percorsi 16,5
temperatura alla partenza 10°, all'arrivo 14.

Max

mercoledì 19 ottobre 2011

Migliorie a Santa Lucia

Apportato alcuni miglioramenti a Santa Lucia; vista la significativa affluenza di escursionisti ho ritenuto opportuno collocare un segnavia per distinguere il sentiero 66 da quello delle Sughere.


Collocato anche un segnavia ai piedi del colle, in prossimità dello sbocco più a sud del sentiero delle Sughere.


Max

venerdì 14 ottobre 2011

Sentiero delle Sughere


Il sentiero delle Sughere collega Val Carene a Santa Lucia ed al sentiero 66.

Sono 1,2 chilometri di costante salita se intendete raggiungere esattamente S. Lucia, mentre dovrete percorrere 1,5 chilometri se preferite aggirarla e collegarvi al s. 66 più a sud; consente inoltre di descrivere un anello intorno al colle, sfruttando un tratto di 340 metri del s. 66.



80 metri dopo il ponte della Madonnina, salendo lungo via Val Carene, troverete il primo segnavia color arancio, coordinate GPS: N 42° 47,660     E 10° 17,905.

Si snoda principalmente nella macchia, attraversando vecchi terrazzamenti e stupende sughere e se è nuovamente ben percorribile è grazie all'opera di volontariato di amici e del sottoscritto (mentre scrivo Pasquale ne sta ultimando la pulizia!).


Max

domenica 9 ottobre 2011

Trek del 09 ottobre 2011


Accetto volentieri l'invito di Pasquale di percorrere un anello con fulcro Santa Lucia, ma dato che il ritrovo è fissato a Colle Reciso per le ore 10,00 (tardi per le mie abitudini), ne approfitto per farmi una camminatina di riscaldamento lungo il 45.

Lascio così l'auto al bivio per San Martino e con lo zaino ben "zavorrato" mi incammino lungo l'asfalto.
Raggiungo la partenza del 45 alle 8,20 e sempre tranquillamente inizio a salire.

Con piacevole sorpresa noto subito le varie opere di messa in sicurezza realizzate di recente, successivamente Pasquale mi confermerà che sono i primi risultati della ditta che ha vinto l'appalto... bene bene, anche se non condivido l'uso sfrenato di tondini in ferro che ne hanno fatto ed i segnavia un pò troppo "artistici".

La giornata stupenda mi impone più volte di fermarmi a scattare qualche foto e ne sono felice, dato che la luce ed i colori sono eccezionali.

Alle 9,08 raggiungo il segnavia in legno del 65 a Buca di Bomba e decido di continuare con la salita dirigendomi verso il Termine, quindi tutta discesa fino a Colle Reciso dove arrivo alle 10.00 precise!

Saluto Pasquale, in compagnia del figlio Davide e con ammirazione il grande Renato Giombini, padre della sentieristica elbana e non solo...

Pochi minuti dopo, con l'arrivo di Elvira, Gabriella, Luciano, Luigi, Mauro e Piero il gruppo è al completo; ci incamminiamo così lungo il 66, ma ne percorriamo solo i primi 740 metri circa, per deviare ad ovest e circoscrivere un'anello in senso orario che attraverso la macchia e magnifiche sughere ci porta alla sommità del colle di Santa Lucia.

Breve sosta per ammirare ed immortalare il panorama e ritorniamo sul 66 per raggiungerne la fine alle Foci.

Lungo la lenta discesa diamo anche qualche colpetto di pennato per tagliare alcuni rami che ostruivano l'originario percorso; quindi, invece di proseguire sul'asfalto della provinciale per raggiungere Val Carene, optiamo per gli sterrati della zona e grazie al suggerimento di un contadino, seguendo il fosso della Madonnina, raggiungiamo presto la meta.

L'ora e lo stomaco ci suggeriscono di fare la sosta pranzo, quindi al fresco di un gruppo di pini mettiamo in funzione le mandibole.

Purtroppo per me è scaduto il tempo, così a fine pasto saluto i compagni di trekking che dovranno risalire  fino a Colle Reciso (via S. Lucia) ed in pochi minuti raggiungo l'auto.

Piacevole la sorpresa una volta arrivato a casa, mia figlia mi propone di fare una passeggiata, così senza nemmeno cambiarmi, torno a Colle Reciso in sua compagnia, sperando di incrociare il gruppo al ritorno.
Detto fatto, dopo poco siamo nuovamente tutti insieme; raggiunte le auto, Gabriella Luciano e Luigi ci lasciano ed io, per stare un altro pò in giro con la figlia, propongo di fare un salto al vecchio mulino lungo il 65.

Lo raggiungiamo alle 15,20 e non possiamo non ammirare il bel cartello in legno che ne indica la prossimità; purtroppo la zona è ancora "corredata" da vecchi rifiuti, bottiglie in primis e perfino un vecchio ed arrugginito frigorifero, come ci fa notare Elvira.

Il mulino è una vera opera d'arte, un vero peccato che sia così trascurato, attualmente solo dimora di un nido di vespe (quelle tremende...) meriterebbe tutt'altro destino.
Appagati ampiamente dalla visita, ritorniamo verso le auto, sono passate da pochissimo le 16,00 che ci salutiamo definitivamente.

Max 

domenica 2 ottobre 2011

Trek del 02 ottobre 2011


Dopo averlo rimandato più volte, mi sono deciso a percorrere il 126 fino a Pomonte; così ho realizzato un anello con partenza ed arrivo da Fetovaia.

Il piacevole sentiero alterna tratti di sterrato all'asfalto della provinciale; è consigliato ai bikers ed offre in più punti dei suggestivi panorami da cui si possono scattare delle belle foto.

Una volta giunto a Pomonte mi sono incamminato sul 31; purtroppo i vari interventi di manutenzione degli ultimi tempi, (realizzati dai volontari) non sono riusciti a sanare questo sentiero, ma solo a rimandarne l'inevitabile intervento.

Dopo aver rimesso a posto varie pietre cadute, sapientemente posizionate dai ragazzi del Triveneto ad aprile, continuando a salire, mi sono presto reso conto che se entro l'inverno prossimo non verrà sottoposto ad un'accurata opera di pulizia (dall'invadente vegetazione) e segnaletica, per la prossima primavera prevedo ne perderemo vari tratti, ed anche i conoscitori della zona avranno il loro bel da fare per seguirlo correttamente.

Tenete presente che stiamo parlando di un tratto della GTE, che spero abbia la priorità rispetto alla realizzazione dei tavoli per i pic-nic o delle bacheche informative nell'opera di messa in sicurezza della rete sentieristica aggiudicata dalla ditta Alfra Appalti in data 16 giugno ed al momento ancora auspicata... 

Al riguardo vi suggerisco di dare un'occhiata alla pagina "rassegna stampa", giusto per non dimenticare...

Max