sabato 31 dicembre 2011

Trekking del 31 dicembre 2011


Non potevo concludere un 2011 in maniera migliore; approfittando di una bellissima giornata di sole ho percorso un anello di circa 19 chilometri con partenza ed arrivo da S. Piero.

Ma andiamo con ordine, il programma in origine prevedeva un Cavo - Portoferraio usufruendo dell'aliscafo che viste le ottime condizioni meteo pensavo viaggiasse... pensavo, peccato che non ostante le luci accese e motori in moto già alle 6,35, pare sia in manutenzione, così torno all'auto precedentemente parcheggiata e dato che è sempre buio, mi dirigo tranquillamente verso Marina di Campo, rimuginando sul percorso da fare.

Decido così per un anello con partenza ed arrivo dal campo sportivo di S. Piero attraverso i sentieri 35, 31, 9, 30, 34 e 7.

Sono le 7,17 quando inizio a camminare, affascinato dalle prime luci di un'alba che lentamente sta dipingendo di arancio pastello tutto intorno a me.

Definirei il 35 un pò a soqquadro grazie ad alluvione e cinghiali ed un tantino abrasivo per l'effetto che in molti tratti la vegetazione esercita sui tessuti... 
Lo percorro fino ad arrivare ad un caprile da cui con una breve deviazione raggiungo il n° 31 destando così la curiosità di un nutrito branco di mufloni.

Proseguo scendendo verso Pomonte; man mano che mi avvicino mi rendo conto di recenti interventi di pulizia e messa in sicurezza del sentiero, era ora!

Finalmente è stato riposizionato anche il segnavia principale sul bivio fra 31 e 9 su cui mi dirigo.

Se sul 31 è stata fatta della buona manutenzione, sul 9 ci si sono messi proprio d'impegno; hanno fatto proprio un bel lavoro!

Il sentiero è veramente ben messo, almeno fino a qualche centinaio di metri dopo aver superato il secondo rudere, purtroppo qui la furia dell'acqua e del vento ha avuto un effetto distruttivo sulla vegetazione, abbattendo alcuni alberi e disseminando rami dappertutto, cosa che rende un  tantino complicato l'orientamento.   

Comunque costeggiando il ruscello raggiungo il punto in cui il sentiero lo abbandona ed inizia a salire più decisamente sulla destra fino ad arrivare al bivio con il 30.

A causa delle varie soste per fotografare, mi rendo conto di essere leggermente in ritardo sulla tabella di marcia, così inizio a scendere speditamente lungo un 30 percorso recentemente.

Quindi 34 e 7 con cui torno all'auto; ma già in vista dell'arrivo un gruppo di moto da trial attrae la mia attenzione, così mi concedo altri 20 minuti per ammirare le loro esibizioni sulle rocce di granito, veramente bravi!

Sono le 14,15 quando salgo a bordo dell'auto per far ritorno soddisfatto a casa.

Ah, dimenticavo:
ho trovato un nuovo (per me) sentiero che dal 9, porta ad alcuni ruderi;
e lungo il 7, proprio dopo aver lasciato le Piane al Canale, un grosso pino è caduto sul sentiero.

Max

lunedì 26 dicembre 2011

Trekking del 26 dicembre 2011


Camminatona lungo gli sterrati del Calamita in compagnia di Gian Luca.

Approfittando della bella giornata di sole e di una temperatura tutto sommato piacevole, l'unico fastidio è stato il freddo vento da nord, abbiamo percorso un bell'anello di oltre 20 chilometri; ottimo esercizio per smaltire il pranzo natalizio.

Lasciata l'auto vicino a piazza del Cavatore, prima delle 8.00 eravamo già in marcia lungo le ben segnalate piste di mtb; anche perché il programma era di rientrare per le 13,00 a Portoferraio.

Da segnalare i recenti ed opportuni interventi di messa in sicurezza lungo il sentiero che dall'Innamorata porta dentro la zona mineraria e l'abbattimento di un pannello in legno dell'Ente Parco presso la Fattoria della Costa dei Gabbiani.

Max

mercoledì 21 dicembre 2011

Operazione "Riservetta"


Le due riservette del San Martino, sono strutture risalenti all'ultimo periodo bellico; furono realizzate in previsione della costruzione di una batteria da posizione costiera del Regio Esercito, che però non venne mai posizionata e spostata al Volterraio.


Da troppo tempo erano nido di sporcizia e rifiuti, come potete vedere dalle foto, così mi sono deciso di ripulirle.

Al momento il plurale è fuori luogo, in quanto ne ho pulita una sola, per la seconda infatti, dovrò avvalermi dell'aiuto di qualche amico in quanto al suo interno giace un macchinario metallico (non so cosa possa essere) che non credo proprio di poter rimuovere da solo.

L'opera mi è costata meno di 4 ore di lavoro, trasferimenti auto compresi, questo per sottolineare che molte volta basta solo un pò di volontà per migliorare le cose...

Tutto ciò ovviamente per sanare un'ennesima situazione di degrado ed al contempo per offrire un dignitoso rifugio in caso di maltempo a chiunque si trovi a transitare lungo quel tratto di GTE. 

Oltre a rimuovere i rifiuti e la terra dal pavimento, ho affisso qualche foto a testimonianza, augurandomi non vengano distrutte ma soprattutto che la riservetta rimanga pulita!

Max   

domenica 18 dicembre 2011

Trekking del 18 dicembre 2011



Percorso ad anello con partenza ed arrivo dal bivio per S. Martino.

Parcheggiata l'auto, in compagnia di Gian Luca, ci incamminiamo lungo l'asfalto della provinciale, per svoltare poco dopo per lo sterrato di Val Carene; quindi fatti altri 250, imbocchiamo il sentiero delle Sughere.

Lo percorriamo fino a raggiungere la sommità di S. Lucia, lungo il cammino sono evidenti i danni causati dal forte vento, molti i rami caduti che comunque non pregiudicano il passaggio.

Continuiamo la marcia sul 66 fino alla sua fine a Colle Reciso, quindi lo lasciamo per il 65, ma prima di raggiungere il mulino, lo abbandoniamo per scendere lungo un altro sentiero che sfruttando anche un tratto del 121, ci porta dolcemente fino a S. Martino.

Qui i danni del vento sono maggiori, oltre ai rami non manca qualche "giallone" sdraiato lungo il percorso, riusciamo tuttavia a passare senza grosse difficoltà.

Raggiunto l'asfalto, nei pressi del Park Hotel Napoleon ricominciamo a salire lungo il 45.

Niente di particolare da segnalare se non il fatto che dobbiamo toglierci la giacca, vuoi la salita vuoi la temperatura piacevole decisamente in contrasto con le brutte previsioni meteo.

Terminata la salita, facciamo ancora un pò di strada per deviare sul 48; con soddisfazione mostro così a Luca il lavoro di pulizia recentemente eseguito dal sottoscritto.

Quindi incrociamo Margherita e Massimo in allenamento, breve sosta per scambiare due parole e complimentarmi con lei che riprendiamo la discesa.

I tuoni uditi poco prima ci suggeriscono di procedere con il cammino, superiamo spediti l'asfalto del Capannone e di buon passo continuiamo sul 48; superata l'ultima abitazione lo abbandoniamo per scendere lungo via delle Ceppete, tratto che erano anni che non facevo.

Raggiungiamo l'auto che iniziano a cadere le prime gocce di pioggia, tempismo perfetto!
Anche se sono appena le 12,45 per oggi va bene così; i chilometri fatti sono 13,8 con una temperatura alla partenza di 9° e di 11° all'arrivo.

Max

martedì 13 dicembre 2011

Sentiero 48, finalmente riaperto e segnalato!


Nella pausa pranzo, pennello alla mano, ho concluso il lavoro sul 48.

Dopo vari e faticosi interventi per tagliare il groviglio di rami caduti sul sentiero, in un paio d'ore approfittando della buone condizioni meteo, ne ho rinnovato la segnaletica.

Sicuramente la collaborazione dei "soliti amici" avrebbe garantito un risultato migliore, ma sinceramente stavolta non me la sono sentita di coinvolgerli in questa ennesima sfacchinata.

Ammetto di aver lasciato due o tre tronchi di traverso al percorso, sia perché tosti da tagliare a mano, sia per ricordo di com'era la situazione fino a poco tempo fa, a piedi comunque sono facilmente superabili e poi non è detto che ci pensi qualcun altro...

Max

giovedì 8 dicembre 2011

Trekking del 08 dicembre 2011



Per la festività dell'Immacolata, trek in compagnia di Mario con partenza ed arrivo da S. Ilario attraverso i sentieri 5, 125, 6, 15 e 17.

Ritrovo ovviamente di buon ora ed iniziamo così la marcia alle 7,47 lungo un 5 che pensavo di trovare in condizioni peggiori; tutto sommato, tranne qualche solco un pò più evidente, niente da segnalare, ah, dimenticavo,  lungo il sentiero delle farfalle, incontrato un altro cartello abbattuto di recente (domenica scorsa era ok).

Cambio di rotta quindi su un 125 decisamente un pò trascurato, il fondo avrebbe bisogno di una bella ripulita dai rami e da qualche pietra di troppo e qualche segnavia in più farebbe proprio comodo; comunque niente intoppi fino ad un 6 sensibilmente migliore in cura e pulizia.

Lasciato il 6, tratto di asfalto di circa 1,7 chilometri fino ad imboccare il 15; fatti circa 150 metri, tratto di oltre 200 piuttosto malmesso, grazie anche alla complicità dei cinghiali, quindi grosso sbarramento di un bel corbezzolo completamente sdraiato sul sentiero; per superarlo ci siamo dovuti divincolare in mezzo ad i suoi rami e con lo zaino sulle spalle non è stato certamente facile.

Altro tratto di asfalto fino al 17 che benché percorribile, avrebbe bisogno di una  pulita dai rami in più punti.

A S. Ilario raggiungiamo il parcheggio al completo per la festa che anima il piccolo paesino; ma la fila per mangiare qualcosa è troppo lunga, così dopo rapido giretto si torna a casa.

I chilometri percorsi sono stati 15,8 con una temperatura alla partenza di 14° e all'arrivo di 19° (ma siamo a dicembre o ad ottobre?).

Max

domenica 4 dicembre 2011

Trekking del 04 dicembre 2011


Normalmente evito di "postare" le uscite in solitario, ma se poi si rivelano particolarmente interessanti, lo faccio volentieri.

Parto di buon ora da Portoferraio ed alle 7,34 inizio già a camminare lungo il s. 7, nei pressi del campo di calcio di S. Piero.

Il meteo non prevede nulla di buono, ma grazie ad una temperatura mite e la pressoché assenza di vento, la giornata si rivelerà perfetta.

Nel primo tratto, praticamente fino alle Piane al Canale, il 7 mostra in più punti i danni subiti dalla forte precipitazione di novembre; ma ad eccezione di un pino caduto, che obbliga a farsi largo fra i suoi rami secchi, ne raggiungo la fine abbastanza agevolmente.

Da segnalare, nei pressi del masso alla Quata, il cadavere di un maschio di muflone, direi morto da poco.
L'inaspettato incontro mi occuperà per diversi minuti, sia per le foto, sia per informare il Corpo Forestale dello Stato.

Raggiunto il 5, ne percorro l'ultimo tratto ovest fino a Malpasso, tutto ok.

Non sono ancora le 10 e 30 che inizio a scendere lungo l'8, anche lungo questo sentiero niente di particolare da segnalare; lo lascerò per un 30 in cui noto invece qualche segno di smottamento.

Sosta quindi alle Macinelle per varie foto, perdonatemi la vanità, ma con un sole che sempre più energicamente si fa largo fra le nubi, i colori sono veramente stupendi; vi trascorro così più di dieci minuti.

Raggiungo le Piane al Canale ed invece di rifare in discesa il tratto peggiore del 7, scelgo l'alternativa realizzata dai bikers che mi porta sul 35.

In entrambi questi ultimi tratti, evidenti sono i danni recati dalla forza dell'acqua.
Specialmente lungo il 35, a breve distanza una dall'altra nei pressi della cava di granito, due grossi smottamenti ne hanno completamente distrutto il fondo.

Vi incontro fra l'altro l'amico Antonello, anche lui, con altri escursionisti, assorto ad osservare i danni subiti dal sentiero.

Raggiungo l'auto alle 12,30 dopo avere percorso 14,6 km; la temperatura adesso è di 16°, alla partenza erano 13°.

Max