lunedì 24 dicembre 2012

Trekking del 23 dicembre 2012


In compagnia di Luca, un bel trekking con partenza ed arrivo dal campo di calcio di San Piero.

La partenza è alle 8,00 esatte lungo il 7, per pochi minuti in compagnia del sole, dato che poi scomparirà nascosto da un grigio velo di nubi per l'intera mattinata.
In circa 30 minuti raggiungiamo le Piane al Canale, quindi continuiamo lungo il 34 superando anche l'intersezione con il 30; Luca non conosce la zona così lo accompagno volentieri fino a Pietra Murata, altro luogo recentemente ben ripulito che merita proprio una visita.

Quindi proseguiamo sempre sul 34 fino a raggiungere un altro bel caprile, dopo di che facciamo a ritroso gli ultimi 200 metri fino ad un bivio che ci permette di ricongiungerci al 30 e di li a poco di arrivare alle Macinelle.
Dopo una breve sosta riprendiamo la marcia ed alle 10.00 esatte arriviamo ad incrociare la GTE.

La seguiremo per circa 700 metri in direzione SW, poi decidiamo di abbandonarla non certo a causa del suo precario stato di manutenzione (segnavia scarsi e vari tratti in chiusura) ma per colpa di un leggero ma irritante vento di scirocco; meglio scendere di quota per evitarlo.
Così lungo un più ridossato 8 (in cattivo stato anch'esso), raggiungiamo un 35 nelle medesime condizioni.

Lo seguiremo per circa 1 chilometro fino al corso d'acqua di Vallebuia dove, svoltando a destra, alle 11,13 lo abbandoniamo per andare a fare il 17bis (da non confondere con il 17 che collega Campobagnolo a S.Ilario).
A differenza dei precedenti, il 17bis si presenta in ottimo stato, ben pulito, con qualche segnavia in più sarebbe perfetto.
Ne percorriamo circa 1,5 chilometri prima di raggiungere la Tomba Villanoviana, una breve sosta e proseguiamo verso il mulino di Moncione dove sosteremo molto più a lungo, quasi mezz'ora!

Luogo bellissimo che meriterebbe un bell'intervento di pulizia specialmente dai rovi che lo infestano; certo, poterne ricreare in legno le parti mancanti come la ruota e gli ingranaggi sarebbe fantastico...
Non avendo idea a chi appartenga, dopo una rapida ricerca nel web, ho trovato un bell'articolo di Retali che ne narra la storia e che vi invito a leggere:
http://www.mucchioselvaggio.org/FOTO_C7/NUMERI/38/38-39.pdf

Benché sia ora di rientrare, decido di non continuare lungo il 17bis/35 (dal mulino procedono insieme fino a San Piero), via più breve, ma torniamo indietro di circa 180 metri per girare su un sentiero in direzione SE che indica San Piero e che con brevi deviazioni mette in bella mostra "Il Grottino" prima ed i "Sassi Ritti" dopo.

Con un ritmo leggermente più sostenuto completiamo il percorso delle Vie del Granito, arrivando sull'ampio sterrato che divide le due cave ancora in attività.
Scatto una foto all'utile pannello illustrativo che riassume tutti i siti della zona e le vie per raggiungerli; io ci avrei inserito anche i sentieri del CAI...

Alle 13,20 raggiungiamo l'auto ampiamente soddisfatti ed entusiasti della bella ed interessante camminata, sicuramente meta futura di mie prossime escursioni, sia per scoprirne tutti "i tesori" sia per farmi un quadro più preciso della sua cartografia.

Max

domenica 16 dicembre 2012

Trekking del 16 dicembre 2012


A lezione di mineralogia con Antonello.

Con queste poche parole posso sintetizzare l'escursione odierna alla miniera del Vallone nel comune di Capoliveri.
In compagnia di Mario, ritrovo "comodo" alle 10,00 al bar La Curva, quindi con l'arrivo di Antonello. partiamo verso la nostra meta.

Benché il cielo sia velato da nubi grigie, confido nelle previsioni che preannunciano sole,  indispensabile per catturare con l'obiettivo la grande varietà di colori che offre la zona.

Superato il paese, parcheggio il fuoristrada vicino alla sbarra che delimita l'accesso alla miniera ed iniziamo il cammino infastiditi da un modesto vento di scirocco che comunque mi costringe ad indossare il windstopper.

Decidiamo di descrivere un piccolo anello sfruttando il percorso della Legend Cup, così al primo bivio giriamo verso ovest (destra) in direzione del piccolo canyon, per poi scendere fino alle scheletriche ed arrugginite strutture in metallo, dove veniva convogliato il minerale estratto.

La marcia ovviamente è costantemente interrotta da brevi soste in cui ci dedichiamo alla ricerca di qualche pietra particolare.
"Tieni, guarda questa, portala a tua figlia
Mi dirà più volte Mario allungando la mano, mentre il più esperto Antonello ne elenca nome e caratteristiche.
Ilvaite, magnetite, malachite... in poco tempo mi ritrovo lo zaino pieno di sassolini colorati a cui non ricordo più quale nome associare... "cheddite" sto invecchiando??? 
Può darsi! 

Avvicinandoci al cuore della miniera, devo ammettere sono più affascinato dai cadenti macchinari metallici che dai minerali, così mentre i miei compagni  continuano a scrutare il terreno, io mi dedico a fotografare "ferro e ruggine".

Non ostante l'intero percorso sia solo di circa 5 chilometri, impiegheremo più di quattro ore per tornare all'auto; grazie anche ad un piacevolissimo sole, le occasioni per fotografare e curiosare sono davvero tante!

Concludo ringraziando Antonello per la piacevole compagnia e le numerose informazioni date; il minimo che posso fare, dal momento che al ritorno, ci ha anche offerto paste e te caldo alla pasticceria Orchidea.
Unico rammarico la mancanza di mia figlia, trattenuta a casa dallo studio, per la quale avevo praticamente organizzato questa istruttiva uscita... bèh, sarà una scusa per tornarci.

Max

domenica 9 dicembre 2012

Trekking del 09 dicembre 2012


Il freddo pungente, quello che ti appesantisce la coperta, mi fa alzare più tardi del solito e dato che stamani mi aspetta un'uscita in solitario, è solo alle 8,30 che esco di casa.
La meta è San Piero, da dove ho intenzione di descrivere un anello che mi consenta di "calpestare" i sentieri 30 e 35, che a detta dell'amico Antonello, sono stati sottoposti ad interventi di manutenzione.

Con tanto di guanti e sotto pantalone, alle 9,05 parto come di consueto dal campo sportivo del paese lungo un 7 che mi riserva presto una piacevole sorpresa; infatti il tratto in salita che era stato danneggiato dalla sciagurata alluvione dello scorso anno è stato sapientemente rimesso a posto, sia riempiendo di granito i solchi più piccoli, sia tagliando la vegetazione per creare un passaggio a fianco di quelli più profondi; risultato: si passa perfettamente, ottimo lavoro!

Sferzato dal freddo vento di grecale (credo), raggiungo la Piane al Canale sfruttando anche il tracciato dell'ultima Granfondo che mi consente di evitare il tratto peggiore del 7 ed oltretutto è anche più bello; quindi proseguo lungo il 34 fino all'intersezione con il 30.
Mi rendo subito conto che anche quest'ultimo sentiero è stato oggetto di un'ottima manutenzione; unico neo (a mio avviso) l'uso del tondino di ferro per ancorare le traverse in legno, forse evitabile almeno nel primo tratto dove il terreno pare più "morbido".

Purtroppo la manutenzione sul 30 si arresta alle Macinelle, peccato, mi stavo abituando all'ampio sentiero.
Alle 10,30 comunque, arrivando all'incrocio con l'8 il 9 ed il 31 ne completo il percorso; quindi proseguo in direzione WSW.
Da questo punto la situazione è decisamente cambiata; in vari tratti il cammino è in chiusura dalla vegetazione ed evidente è la carenza di segnavia.
La situazione non migliora nemmeno quando lascio l'8 per il 35, riscontro solo un leggero miglioramento per quanto riguarda i segnavia.

Finalmente l'incrocio con il 34 rivela nuovi evidenti segni di manutenzione; il sentiero è stato ben pulito ed allargato, tanto che non posso fare a meno di seguirlo fino alle vicinanze di Pietro Murata.
Lungo il tragitto, che ripercorrerò al contrario, mi fermo anche ad ammirare un singolare caprile ben ripulito da rovi e vegetazione.

Ritornato sul 35, ne faccio poco più di 200 metri che con sorpresa, scopro una nuova deviazione, qualche istante di esitazione e decido di percorrerla; mi porterà ad una piccola zona di terrazzamenti ripuliti su cui spiccano come zanne, torreggianti pietre di granito.
Sempre con direzione SW, continuo lungo questo nuovo sentiero, fino a raggiungere il 17bis (il bis lo aggiungo io per distinguerlo dal 17 che collega Campobagnolo a S.Ilario.

In ottimo stato anche questo, peccato carente di segnavia, che comunque mi consente mi ammirare una bella tomba Villanoviana che non conoscevo.
Raggiungo il mulino di Moncione dopo aver incontrato una coppia di escursionisti provenienti da San Piero; anche loro hanno notato gli interventi di manutenzione.

La cosa mi fa particolarmente piacere, specialmente in questo momento, in cui si mormora sull'intenzione del Parco di abbandonare la manutenzione su alcuni sentieri meno importanti.
Un enorme controsenso che sia proprio l'istituzione dell'Ente Parco la causa della riduzione della rete sentieristica che per decenni contadini e cacciatori hanno saputo mantenere viva ed efficiente, ma che l'Ente invece, pare abbia difficoltà a fare.

Breve sosta al mulino e quindi, ritornato sul 35, con passo svelto ritorno al campo di calcio dove ho parcheggiato l'auto dopo aver percorso circa 14 chilometri ma soprattutto dopo aver scoperto nuovi sentieri ed aver apprezzato l'ottima opera di manutenzione su parte del 7, 30 e 35 il tutto in una fresca ma stupenda giornata di sole.

Max

venerdì 7 dicembre 2012

Le dune di Lacona

Le dune sono salve!

Che bello, non vi sentite anche voi molto meglio, più felici, sorridenti?
Dite che è per  il clima natalizio, ma no ma no; ma non avete letto dell’acquisto delle dune di Lacona?
Il Ministero dell’Ambiente le ha acquistate per solo 1.615.000 euro!
Han firmato lunedì 3 presso uno studio notarile a Piombino.
Ma capite che meraviglia, le dune adesso sono salve!
Non più minacciate dalle ruspe o dall’aggressivo turismo estivo!

Il neo presidente Sammuri dichiara:
"Vorrei sottolineare che il Parco ha impiegato questi soldi per le dune di Lacona e non per risolvere questioni di maggior importanza come ad esempio quella dell’ospedale elbano, perché questi soldi erano stati destinati dal ministero dell’ambiente a questo tipo di intervento e se non avessimo firmato il preliminare entro la fine del 2012 lo Stato avrebbe rivoluto i soldi indietro destinandoli magari ad altre realtà italiane"

Ma non sarebbe stato proprio meglio che lo stato quel denaro lo avesse destinato ad altre realtà italiane, tipo alluvione in Maremma giusto per non rimarcare la situazione del nostro ospedale…

Pensa la società Montinvest che Natale festeggerà mentre l’Italia è alle prese con l’IMU!
Un loft da 200 m2 in zona Brera costava meno.

Espropriarle o impedirne la cementificazione no?
Che stupidaggine, ma cosa dico, scusatemi, sono proprio ignorante!

Ma stavolta ce lo ricordiamo di dirli che sono salve?
Sai perché non vorrei che facessero la fine del Volterraio, che cade a pezzi come quando era privato!

Concludo con una mia proposta sulla manutenzione dei sentieri:
Visto le disponibilità finanziarie del Ministero dell’Ambiente potremmo farci comprare un pancale di bianchetto e man mano cancellare dalle mappe i sentieri  che si chiudono dalla vegetazione.
Nessuno li legge più sulle cartine, nessuno ci si perde se tenta di percorrerli!

Per chi ci crede, Dio ci salvi…

Max (stamani un po' Crozza)