sabato 31 luglio 2021

Trekking del 31 luglio 2021 - anello da Viticcio a Literno

 


Stamani partenza alle 7,48 da Viticcio, con l'idea di fare qualche chilometro in più del solito.
Seguo il sentiero lungo costa (249) fino al primo bivio, poi invece di proseguire direttamente verso il Forno, giro a destra in direzione di punta Penisola.

Con piacere scopro che è stata creata una sorta di alternativa "veloce" (presumo dai bikers) che evita i passaggi più spigolosi e che devo dire è decisamente più apprezzabile anche per i camminatori, intersecando a più riprese il 251 con una serie di tornanti offre un fondo decisamente migliore e più compatto.

Raggiungo l'abitato del Forno, non sono ancora le 8,30 e la spiaggia è ancora priva di bagnanti quindi mantenendomi lungo il percorso principale in pochi minuti arrivo a quella di Scaglieri dove purtroppo di spiaggia libera ne è rimasta ben poco.

Proseguo lungo la Biodola sperando di trovare il passaggio del bunker militare aperto, mi seccherebbe dover tornare indietro; un tempo non esistevano cancelli, impianto luci, cemento e mattonelle ed il passaggio era consentito a tutti tutto l'anno...

Arrivo così alla splendida e selvaggia spiaggia della Lamaia, una ragazza sta nuotando nell'acqua cristallina, unica presenza nel piccolo arenile.
"Trenta anni di meno..." Sospiro fra me e me senza fermarmi.

Un'altra mezz'ora di cammino ed arrivo alla Guardiola, sono le 9,30 e la spiaggia di Campo all'Aia si sta popolando.
Seguendo il percorso in tavolato attraverso buona parte di quella di Procchio, quindi costeggiando la provinciale mi incammino verso Literno.

Seguo per circa 800 metri la GTE poi l'abbandono per uno sterrato sulla destra con cui raggiungo m. Baccile ed il vecchio osservatorio militare; evito di entrarci, salita e caldo si stanno facendo sentire.

Mi ricollego così alla GTE passando davanti ai resti di quello che un tempo era la sede del tiro al piattello.

Sorseggio sempre più spesso l'acqua dalle borracce, voglio evitare di disidratarmi.

Alle 11,30 circa sono a Buca di Bomba, proseguo così sul 248 pur consapevole che di li a poco (dove abbandona il 245) diventerà decisamente peggiore soprattutto nel fondo, ma è la via migliore (ed unica) per raggiungere il bivio per la Biodola, da dove fortunatamente diventa un ampio sterrato ben percorribile.

Il caldo è sempre più insopportabile, con l'ultima leggera salita do fondo alle riserve idriche, mi sto avvicinando al Fontanaccio, ormai è tutta discesa ed una volta raggiunti i pini delle Cime, l'ombra del bosco mi offrirà riparo.

Con il sentiero che passa dal vecchio pozzo romano, raggiungo la provinciale per Viticcio, meno di 200 metri e concludo la mia passeggiata, devo ammettere che anche se dal modesto dislivello, è stata proprio una tosta scarpinata di 20 chilometri.

Max