lunedì 10 gennaio 2022

Trekking del 9 gennaio 2022: da Barbarossa anello di monte Arco

 

Le scoraggianti previsioni meteo suggeriscono di stare in casa, ma la prospettiva di una domenica sul divano è decisamente più demoralizzante, così ombrello al seguito mi dirigo in quel di Porto Azzurro.

Parcheggio lungo la spiaggia di Barbarossa con l'intenzione di effettuare un'escursione intorno a monte Arco, faccio pochi metri e già devo aprire l'ombrello (cosa che farò più volte) .

Ma confidando nelle previsioni che segnalano forte vento da nord ovest, proseguo imperterrito confidando in qualche schiarita.

Raggiungo la spiaggia di Reale senza particolari difficoltà, le piogge hanno eroso solo in minima parte il terreno della ripida discesa finale.
Quindi proseguo verso il laghetto di Terranera, non ostante il cielo grigio, mantiene sempre un suo fascino.

Riprendo a salire seguendo lo sterrato lungo costa e attraverso il varco pedonale nella recinzione,  scendo in direzione di punta delle Cannelle, l'intenzione è di scattare qualche foto della batteria antinave E134 un tempo armata con quattro cannoni 102/35 ma una nuova recinzione con tanto di cancello in legno mi impedisce di avvicinarmi alla zona dei bunker, inoltre l'avvicinamento repentino di nubi nere mi suggerisce di cercare rapidamente un buon riparo.

Meno di cinque minuti e la pioggia inizia a cadere con una certa insistenza, fortunatamente la tettoia in legno sotto cui ho trovato protezione è perfetta!
Sosta forzata di venti minuti e riprendo il cammino sperando che questo acquazzone sia l'ultimo (e così sarà).
Scendo in direzione del mare, un'occhiata alla piccola spiaggetta e successivamente alla piscina (in fase di ristrutturazione) mentre il sole inizia a trovare dei varchi nel cielo nuvoloso.

Sempre seguendo la costa, scorgo un vecchio fabbricato in rovina ma decisamente interessante, presumo attinente all'estrazione mineraria che coinvolgeva anche questa zona. 
Grazie ad un sentiero lo raggiungo, riuscendo agevolmente a scattare alcune foto anche di altre vecchie strutture a sasso e di quello che doveva essere un molo di ormeggio.

Breve dietro front e riprendo a salire a fianco del Cantinone, il grosso immobile che svetta fra la vegetazione.
Mantenendomi in quota, breve visita a delle vecchie strutture minerarie dove effettuo una rapida sosta pranzo ed approfitto per estrarre dallo zaino la reflex in sostituzione dell'affidabile Pentax WG-3 perfetta in situazioni climatiche estreme.
Sostituzione azzeccata!

Ripreso il cammino, dopo circa 500 metri abbandono l'ampio sterrato per scendere lungo il sentiero il cui segnavia verticale (vandalizzato più volte) indica Ortano.
Meno di trecento metri lungo i quali si gode a più riprese di un'impareggiabile vista dell'isolotto di Ortano finché superato un vecchio e rugginoso cartello di divieto di accesso, una brevissima deviazione sulla destra permette di affacciarsi su uno sperone di roccia da cui si gode di un'ottima vista anche della spiaggia.

Evito di raggiungerla poiché non ho intenzione di risalire con il sentiero che passa dal Canapai, l'ultima volta che l'ho percorso era piuttosto in abbandono e chiuso dalla vegetazione.

Quindi altro dietro front e dopo aver "scalato" con molta calma una cessa sparti fuoco, ritorno sull'anello di monte Arco proseguendo in direzione ovest.
Evito di seguire il sentiero "Le Stipe" e mantenendomi sempre sull'anello raggiungo rapidamente la zona delle serecchie.
Una volta sull'ampio sterrato continuo in direzione sud est fino a raggiungere il cancello d'ingresso del comprensorio di Capo d'Arco.

Uno sterrato immediatamente alla sua sinistra mi consente in poco più di dieci minuti di ricongiungermi al percorso fatto alla partenza e chiudere l'anello.
Successivamente, spenderò diversi minuti al laghetto di Terranera, adesso che è uscito il sole i colori sono fantastici.

Concludo la piacevolissima camminata alla spiaggia di Barbarossa, sono le 14,52 e 14 abbondanti i chilometri percorsi.
 
Max