domenica 29 novembre 2015

Trekking del 29 novembre 2015


Le ultime escursioni benché ricche di emozionanti scoperte, sono state decisamente brevi, così per stamani avevo proprio voglia di una bella camminata.
La scelta è presto fatta: quale luogo migliore per macinar chilometri se non Calamita?

Così in compagnia di Mario e Massimo D. alle 8.35 partiamo da piazza del Cavatore e sfruttando uno dei tanti sentieri della zona, alle 9.17 ci ritroviamo sull'anello alto del promontorio.
Passano pochi minuti e l'inaspettato abbaiare di un cane ci sorprende.

E' Massimo R. in perfetta tenuta runner, che arrivandoci alle spalle, si è voluto divertire.
E' giovane, ha ancora voglia di scherzare...

Proseguiamo tutti insieme fino alla fattoria delle Ripalte, quindi dopo un paio di errori nella scelta del percorso, finalmente imbocchiamo il sentiero giusto con cui scendere fino alla miniera del Ginevro.

Breve esplorazione di una piccola galleria e dopo aver dedicato una decina di minuti a giocare sul fianco di un grosso cumulo formato da piccole pietre, rientriamo verso Capoliveri.

Tranne sporadici tratti di salita, lo sterrato ci consente di mantenere un'andatura sostenuta e così in breve tempo: Stagnone, Sassi Neri, Calanova, dove superata la sbarra metallica, usciamo dalla proprietà della Costa dei Gabbiani.

Nel frattempo Massimo R. ci ha abbandonato, doveva rientrare e dopo averci salutato, correndo lo vedremo presto sparire in lontananza.

Avanzeremo per ulteriori 500 metri, quindi prendiamo il sentiero sulla sinistra che sale verso Monterotondo.
A circa metà salita, individuiamo sulla destra un vecchio sentiero recentemente riaperto con cui torneremo presto verso il paese.

Singolare l'incontro con un colubro liscio dai movimenti decisamente rallentati per la bassa temperatura.
Dopo averlo ammirato e fotografato decidiamo di spostarlo dalla zona in ombra in cui si trova, giusto un centinaio di metri, ma sufficienti per esporlo al sole.

Alle 13.56, spengo il gps, siamo all'auto e mentre Massimo si cambia, Mario ed io ci mangiamo un bel mandarino, dopo oltre 20 chilometri ce lo siamo meritato!

Max