mercoledì 4 novembre 2015

GTE Trail del 01 novembre 2015


Dopo la notturna di fine maggio, rieccomi ad affrontare la GTE, questa volta in compagnia di Attilio, Davide, Minna.
Purtroppo siamo dovuti arrivare alla partenza in auto poiché per cause meteo marine, l'aliscafo delle 6.50 da Portoferraio non garantiva la sosta a Cavo, non ostante le buone previsioni, cielo sereno con vento moderato da NE.

"Meno 3, 2, 1..." Ore 7,23 start del cronometro lungo via Procchi, si comincia con il sentiero 60!
Attilio e Davide in testa a segnare l'andatura, Minna ed il sottoscritto ad indicare la direzione da seguire.

Transitiamo da monte Grosso alle 8,35, il panorama è sempre bellissimo anche per noi isolani, figuriamoci per Davide venuto da Cernusco apposta per partecipare a questa avventura; ne è entusiasta!
Con la successiva tecnica discesa ci distanzieremo leggermente per ricompattarci una volta raggiunto l'asfalto della Parata. 

Aia di Cacio, monte Strega, monte Capannello, ecco  che incontriamo Max R. che ci è venuto incontro da Porto Azzurro e ci accompagnerà per quasi 5 km fino al bivio con il 77.
Da li, in poco tempo raggiungiamo casa Marchetti dove ci attende il primo punto di ristoro allestito da Grazia, sono le 10,57.

Dieci minuti di sosta e si riparte, ancora con il panino in bocca, seguo i miei compagni lungo il fosso dei Catenacci, quindi imboccata la dura salita della cessa incontriamo Mario, Massimo D. e Susy in direzione opposta.
Ovviamente breve sosta per scambiare quattro chiacchiere e riprendiamo a salire.

A fonte Schiumoli eviteremo di fermarci, solo io berrò un fugace sorso d'acqua mentre Attilio ci saluta; preferisce rientrare San Giovanni dove ha parcheggiato la sua auto. 

Da questo punto è Davide a prendere il comando, più che comando direi vera e propria fuga; lo vedremo spesso sparire per poi ritornare verso di noi.
Correre in solitario temo possa fargli sbagliare direzione e non sbaglio; infatti lungo lo sterrato del San Martino, andrà dritto evitando di salire al monte Barbatoia e San Martino come faremo noi.

Poco male, fortunatamente grazie al cellulare gli forniremo le indicazioni necessarie per raggiungerci; lo farà lungo il sentiero 44 che ci porta a Colle di Procchio, secondo ed importante punto di ristoro sempre allestito da Grazia.

Stavolta ci riposeremo e rifocilliamo per circa dodici minuti, Minna ed io sappiamo cosa ci attende...
Il sentiero 18, da sempre il tratto peggiore della GTE, una dura e brutta salita con tratti in chiusura dalla vegetazione in cui i bastoncini sono più utili a farsi largo fra i rovi che a spingere sul terreno!

Finalmente arriviamo al monte Perone, dove è Massimo B. ad aspettarci; sono veramente stanco.
Anche in questo caso sosta di dieci minuti, è l'ultimo punto di ristoro ed approfitto per prendere dall'auto la luce frontale, presumo mi servirà per arrivare a Pomonte.

Quindi alle 15,24 salutiamo Massimo B. "Ci vediamo fra due ore e mezzo a Pomonte" .
Sempre disponibile, anche stavolta ha accettato di farci da balia per riportarci a casa una volta raggiunto il traguardo.

La sosta mi è stata veramente utile, ritornato in forze, affronto più motivato l'ultima salita fino a Malpasso.
Vi arriviamo alle 16,08, la luce del sole è bellissima!
Con questi scenari il morale sale alle stelle e la stanchezza svanisce.

Grottaccia, Cenno, Orlano, ci siamo!
Abbandoniamo il percorso di crino ed entriamo nell'ultimo tratto di macchia, Davide scappa via mentre l'oscurità e la prudenza ci impongono di indossare le lampade frontali.

Attraversiamo i terrazzamenti di Pomonte, via del Passatoio è davanti a noi.
Massimo B. e Davide ci stanno aspettando, sono le 18,02 quando Minna ed io arrestiamo il cronometro.

Troppo bello! 

Concludo ringraziando Max R per le foto, Max B. per averci dedicato tutto il pomeriggio ed ovviamente la moglie per la pazienza ed i ristori della mattina.

P.s.  
Per questa occasione in luogo del solito ETrex ho usato un Forerunner 310XT, singolare la lettura dei dati una volta scaricata la traccia:
51,1 km con +2.500 di ascesa. 

Max