sabato 9 ottobre 2021

Trekking del 9 ottobre 2021: Dall' Aia di Cacio alle Foci (via S. Lucia)

 

Il merito è tutto di Mario.
"Potresti accompagnare dei miei amici lungo la GTE?" Mi domandò giorni or sono.
Ovviamente gli dissi di si.

Con un servizio taxi impeccabile alle 7,15 mi viene a prendere al semaforo di San Giovanni quindi recuperati Stefano e Valentina in zona Orti ci dirigiamo all'Aia di Cacio, punto di partenza della nostra escursione.

Iniziamo la marcia alle 7,49 con la salita al monte Strega, giusto per scaldarci un po', quindi procedendo in direzione del m. Capannello, Stefano è il primo ad accorgersi del numeroso branco di capre selvatiche.

Poco convinte se darsi alla fuga, dopo aver percorso alcune decine di metri davanti a noi, si spostano lateralmente, posizionandosi esattamente sul crinale alla nostra sinistra ed incredibilmente si lasciano fotografare, incuranti dei nostri commenti di stupore.
Un incontro del genere non mi era mai capitato, bello!

Euforici, proseguiamo il cammino disturbando (suppongo) alcuni cacciatori di posta alla lepre, altra sosta foto dal m. Capannello ed arriviamo alle Panche, dove la GTE taglia la provinciale.

Sempre infastiditi dal vento di grecale iniziamo la salita per Cima di Monte, fortunatamente la temperatura è piacevole, ottima per fare quattro passi.
Alle 9,18 raggiungiamo la vetta, quindi iniziamo la lunga discesa.
In prossimità del bivio con il sentiero del Pastore, per Mario è giunto il momento di fare dietro front e ritornare all'Aia di Cacio dove ha parcheggiato la sua auto.
Salutiamo così il comune amico e riprendiamo a scendere.

Ore 10,57 attraversiamo l'asfalto, siamo in zona Campo ai Peri, grazie alla compagnia di Stefano a Valentina, che non hanno mai percorso questo tratto di GTE, mi rendo conto della carenza di segnavia, soprattutto in punti nevralgici come alcuni incroci; per me dove passare è scontato, ma per chi non conosce il percorso non lo è affatto.

Carenza di segnavia verticali che ritroveremo anche scendendo da monte Orello, raggiunto con una certa fatica dai miei compagni di viaggio, ovviamente do la colpa a Mario "E' lui che mi ha detto di fervi passare dalla GTE storica" affermo candidamente...

A fonte Schiumoli espongo la mia idea di ritornare alle auto passando da Santa Lucia con il sentiero 266, premetto però che non ho idea delle suo stato, se sia chiuso dalla vegetazione oppure no, sono passati almeno un paio di anni dall'ultima volta che l'ho fatto.

Loro apprezzano l'idea, vada per Santa Lucia!

Per quanto riguarda la salita non avevo grossi dubbi, devo ammettere però che raggiunta la vetta, ho avuto una brutta sensazione di trascuratezza ed abbandono, una pulita del piccolo pianoro dalla secca vegetazione renderebbe sicuramente l'area adiacente alla chiesa più piacevole alla vista, in ogni caso il panorama su Portoferraio resta notevole.

Erano le condizioni della discesa verso Le Foci a preoccuparmi, fortunatamente fatti pochi metri mi rendo subito conto che è tutto regolare, me lo confermano le numerose impronte di scarpe e delle ruotate delle mtb.

Il finale del 266, modificato per evitare di aggirare alcune abitazioni, non è certamente il massimo, sembra di passare ai margini di una discarica per i vari rifiuti e plastiche abbandonati sul terreno.

Alle 13,31 saluto Stefano e Valentina, loro proseguendo dritto per poco più di 200 metri raggiungeranno la provinciale e tenendo la destra in meno di 700 metri saranno alla loro auto, io sfruttando uno sterrato alla mia destra raggiungerò l'asfalto davanti l'ingresso delle Terme, pochi minuti ed anche io sono all'auto.

Bellissima giornata e bella camminata di oltre venti chilometri, il merito?
Di Mario!

Max