Trekking in Corsica dal 28/5/06 al 02/06/06
Premessa:
Prima della partenza ho dedicato molto tempo a leggere guide, diari altrui e pianificare possibili percorsi, alla fine scelgo di fare il tratto di GR20 da Col de Bavella a Vizzavona, che ci avrebbe impegnato da martedì 30 maggio a venerdì 2 giugno compresi.
Contrariamente a quanto programmato, le condizioni meteo modificheranno i nostri piani...
1° giorno – 28.05.06 – Domenica
Parto di buon mattino con la nave da Portoferraio delle ore 5 e 10, sbarco a Piombino e verso le 7 e 30 arrivo nella zona portuale di Livorno per l’imbarco sul traghetto della Corsica Ferries.
Dopo pochi minuti di attesa mi fanno salire a bordo, ed alle 8 e 15 in orario, partiamo alla volta di Bastia dove arriverò dopo 4 ore di navigazione.
Lascio Bastia verso le 12 e 30 ed un ora dopo con la N193 arrivo a Corte.
Trovo alloggio per la notte presso Kyrn Floor (Chez M. et Mme Valentini) a U San Giovanni 3 km a SUD di Corte sulla N193, luogo tranquillo e piacevole; quindi nel pomeriggio decido di fare un’escursione in auto fino a Vizzavona per acquisire informazioni sul luogo di arrivo del nostro futuro trekking.
Vicino alla stazione ferroviaria di Vizzavona prenoto una doppia a mezza pensione (84 €) per venerdì sera all’hotel “I Laricci”, quando arriveremo stanchi sarà molto utile.
Intanto il caldo è in aumento, il termometro segna 28°
2° giorno – 29.05.06 - Lunedì
Durante la mattina acquisto la cartina dei sentieri 1:25.000 (IGN 4251OT) e prendo informazioni sui rifugi e sulle codizioni meteo presso l’ufficio del Turismo a Corte.
Alle 15 circa arriva Mauro, partito stamani dall’isola d’Elba, fa ancora molto caldo 29°, quindi propongo un cambio di programma, e decidiamo di fare il tratto alpino del GR20 (da Col de Verghio a Vizzavona); così andiamo a Vizzavona a lasciare il mio Discovery.
Ci arriviamo poco prima delle 16, lo parcheggio accanto alla stazione ferroviaria, quindi trasferiti i bagagli ci dirigiamo a Cole de Verghio, dove arriviamo alle 18,30.
Alloggeremo all’hotel Castel di Verghio (90 € per 1 doppia a ½ pensione con bagno), una struttura un pò trascurata, ma l’accoglienza è cordiale ed il cibo è buono.
3° giorno – 30.05.06 - Martedì
Partenza da Col de Verghio: ore 7 e 15
Arrivo rifugio Manganu: ore 12 e 35
Chilometri percorsi: circa 16
Tempo impiegato: 5 ore e 20
Questa prima tappa sarà caratterizzata da un forte vento freddo per l’intera giornata, avvistiamo le prime tracce di neve presso Bocca a Reta (1883 m.), da dove si gode una vista bellissima del lago di Nino.
Premessa:
Prima della partenza ho dedicato molto tempo a leggere guide, diari altrui e pianificare possibili percorsi, alla fine scelgo di fare il tratto di GR20 da Col de Bavella a Vizzavona, che ci avrebbe impegnato da martedì 30 maggio a venerdì 2 giugno compresi.
Contrariamente a quanto programmato, le condizioni meteo modificheranno i nostri piani...
1° giorno – 28.05.06 – Domenica
Parto di buon mattino con la nave da Portoferraio delle ore 5 e 10, sbarco a Piombino e verso le 7 e 30 arrivo nella zona portuale di Livorno per l’imbarco sul traghetto della Corsica Ferries.
Dopo pochi minuti di attesa mi fanno salire a bordo, ed alle 8 e 15 in orario, partiamo alla volta di Bastia dove arriverò dopo 4 ore di navigazione.
Lascio Bastia verso le 12 e 30 ed un ora dopo con la N193 arrivo a Corte.
Trovo alloggio per la notte presso Kyrn Floor (Chez M. et Mme Valentini) a U San Giovanni 3 km a SUD di Corte sulla N193, luogo tranquillo e piacevole; quindi nel pomeriggio decido di fare un’escursione in auto fino a Vizzavona per acquisire informazioni sul luogo di arrivo del nostro futuro trekking.
Vicino alla stazione ferroviaria di Vizzavona prenoto una doppia a mezza pensione (84 €) per venerdì sera all’hotel “I Laricci”, quando arriveremo stanchi sarà molto utile.
Intanto il caldo è in aumento, il termometro segna 28°
2° giorno – 29.05.06 - Lunedì
Durante la mattina acquisto la cartina dei sentieri 1:25.000 (IGN 4251OT) e prendo informazioni sui rifugi e sulle codizioni meteo presso l’ufficio del Turismo a Corte.
Alle 15 circa arriva Mauro, partito stamani dall’isola d’Elba, fa ancora molto caldo 29°, quindi propongo un cambio di programma, e decidiamo di fare il tratto alpino del GR20 (da Col de Verghio a Vizzavona); così andiamo a Vizzavona a lasciare il mio Discovery.
Ci arriviamo poco prima delle 16, lo parcheggio accanto alla stazione ferroviaria, quindi trasferiti i bagagli ci dirigiamo a Cole de Verghio, dove arriviamo alle 18,30.
Alloggeremo all’hotel Castel di Verghio (90 € per 1 doppia a ½ pensione con bagno), una struttura un pò trascurata, ma l’accoglienza è cordiale ed il cibo è buono.
3° giorno – 30.05.06 - Martedì
Partenza da Col de Verghio: ore 7 e 15
Arrivo rifugio Manganu: ore 12 e 35
Chilometri percorsi: circa 16
Tempo impiegato: 5 ore e 20
Questa prima tappa sarà caratterizzata da un forte vento freddo per l’intera giornata, avvistiamo le prime tracce di neve presso Bocca a Reta (1883 m.), da dove si gode una vista bellissima del lago di Nino.
Arriviamo al rifugio Manganu (1.601 m.) fra i primi, il rifugio è ancora in fase di allestimento, così il “guardiano” non ci chiede il pagamento per la sosta notturna e l’uso della cucina (9,50 €), per i più temerari c’è anche la possibilità di doccia fredda, ma con quel vento Mauro è il solo che ci riesce!.
Nel pomeriggio il rifugio è completo, alcuni dovranno dormire in cucina e c’è chi passa la notte in tenda.
Parlando con altri ragazzi, veniamo a conoscenza di una tempesta in arrivo, e per poco non abbandoniamo con loro il Manganu per andare al Pietra Piana, ma preferiamo aspettare e decidere il mattino seguente se continuare sul GR20 o scendere a Corte per il Mare a Mare Nord.
La nostra si rivelerà una saggia decisione, infatti dopo circa 3 ore il gruppetto di arditi fa ritorno al rifugio stremato dal freddo nel tentativo di superare invano Punta alle Porta.
se non ricordo male il rifugio ha una capienza di 35 letti;
no segnale telefono
4° giorno – 31.05.06 - Mercoledì
Partenza da Manganu: ore 7 e 25
Arrivo rifugio Pietra Piana: ore 13 e 25
Chilometri percorsi: circa 9
Tempo impiegato: 6 ore
Al risveglio il tempo non sembra male, il vento è diminuito, anche se tornerà a soffiare a metà mattinata, così partiamo verso Pietra Piana.
La tappa si rivela dura, tocchiamo i 2235 m. di quota a Punta alle Porta, e quindi veramente esausti superiamo Punta Muzzella camminando ancora tra la neve.
Arriviamo al rifugio, molto bello, che ci sono ancora 7 posti liberi su 26; poco dopo è tutto pieno e la custode, felice di ospitare 2 “cugini” elbani, noleggerà varie tende agli ultimi arrivati.
Non posso sottrarmi ad una sferzante doccia fredda mentre Mauro, dato che c’è segnale, parla al telefono con la moglie.
Il pasto serale, preparato dall’affabile signora, è a base di figatellu, dolce locale e bottiglia di vino, una concessione che ci siamo meritati, e che in ogni modo ci costa 25 € a testa (pernotto compreso).
5° giorno – 01.06.06 - Giovedì
Partenza da Pietra Piana: ore 6 e 50
Arrivo Tattone: ore 10 e 50
Chilometri percorsi: circa 14,5
Tempo impiegato: 4 ore
Sveglia alle 5,30 sotto 15 cm. di neve, la segnaletica del GR20 è invisibile!!!
Fortunatamente un gruppo di abili trekkers guidati da un nativo di Calvì ci fanno strada nella tormenta di neve che ci apetta appena lasciato il rifugio; non ostante il maltempo, è impossibile non apprezzare il paesaggio, siamo passati dalle vette alpine di ieri ad una bellissima foresta con tanto di fiume (il Manganello) che scorre vicino al sentiero.
Quindi tutti insieme, superata alle 9 la Bergeries di Tolla, decidiamo di abbandonare il GR20 per la variante Mare a Mare Nord, che ci porterà fino a Tattone e da dove potremo raggiungere Vizzavona.
A causa della neve appena cuduta, preseguire per il rifugio dell’Onda sarebbe stato impossibile, perché da li avremmo dovuto superare punta Muratello a più di 2100 m. per scendere a Vizzavona.
Ovviamente scendendo di quota la tormenta di neve lascia presto il posto ad una leggera pioggia, che aumenterà vicino a Tattone.
Partiamo da Tattone alle ore 11 dopo aver salutato e ringraziato i nostri compagni d’avventura e ci incamminiamo per Vizzavona, piuttosto bagnati (sotto l’acqua dalle 9,30 circa) alle 11 e 50 recuperiamo il Discovery, ad una temperatura di 8° indossiamo gli abiti asciutti lasciati nell’auto e ci abbuffiamo al ristorante della Stazione.
E’ finità!
Dopo pranzo e con calma, torniamo a Col de Verghio per recuperare il Freelander di Mauro passando da Ajaccio e Porto con una breve sosta alle Calanche di Piana, su tutta la costa ovest fa caldo e c’è il sole, incredibile pensando a quello che abbiamo passato la mattina!
Così con una passeggiata di 155 chilometri che percorriamo in circa 3 ore e mezzo, torniamo all’hotel Castel di Verghio, dove passiamo la notte.
6° giorno – 02.06.06 - Venerdì
Partiamo da Col de Verghio ore 7 e 30 e dopo circa 100 chilometri arriviamo a Bastia verso le ore 10.00
Giunti al porto paghiamo una penale di 30€ per aver anticipato la partenza, quindi nell’attesa shopping.
Leggera pioggia a tratti.
Conclusioni
Niente da obiettare sull’attrezzatura, abbiamo avuto del materiale inutilizzato, ma che in ogni caso andava portato; per quanto mi riguarda una pinza per pentole mi sarebbe stata utile, e non ho dubbi nell’affermare che Mauro avrebbe desiderato tanto un paio di pantaloni lunghi!!!
Le scorte di acqua e cibo sono state calcolate perfettamente per un autonomia di 4 giorni.
Nelle cucine dei rifugi abbiamo sempre trovato un buon numero di pentole, piatti e posate, la possibilità di acquistare del cibo in scatola (mai fatto) o come a Pietra Piana di gustare piatti tipici cucinati dalla custode; per l’acqua nessun problema, ce n’è in abbondanza.
Mauro è stato un ottimo compagno di viaggio, e forse con altre 2 notti mi sarei anche abituato al suo fragoroso russare (la notte non aveva rivali!).
Dopo pranzo e con calma, torniamo a Col de Verghio per recuperare il Freelander di Mauro passando da Ajaccio e Porto con una breve sosta alle Calanche di Piana, su tutta la costa ovest fa caldo e c’è il sole, incredibile pensando a quello che abbiamo passato la mattina!
Così con una passeggiata di 155 chilometri che percorriamo in circa 3 ore e mezzo, torniamo all’hotel Castel di Verghio, dove passiamo la notte.
6° giorno – 02.06.06 - Venerdì
Partiamo da Col de Verghio ore 7 e 30 e dopo circa 100 chilometri arriviamo a Bastia verso le ore 10.00
Giunti al porto paghiamo una penale di 30€ per aver anticipato la partenza, quindi nell’attesa shopping.
Leggera pioggia a tratti.
Conclusioni
Niente da obiettare sull’attrezzatura, abbiamo avuto del materiale inutilizzato, ma che in ogni caso andava portato; per quanto mi riguarda una pinza per pentole mi sarebbe stata utile, e non ho dubbi nell’affermare che Mauro avrebbe desiderato tanto un paio di pantaloni lunghi!!!
Le scorte di acqua e cibo sono state calcolate perfettamente per un autonomia di 4 giorni.
Nelle cucine dei rifugi abbiamo sempre trovato un buon numero di pentole, piatti e posate, la possibilità di acquistare del cibo in scatola (mai fatto) o come a Pietra Piana di gustare piatti tipici cucinati dalla custode; per l’acqua nessun problema, ce n’è in abbondanza.
Mauro è stato un ottimo compagno di viaggio, e forse con altre 2 notti mi sarei anche abituato al suo fragoroso russare (la notte non aveva rivali!).
Unici rammarichi, non aver potuto prendere il treno, che per rifacimento dei binari era fuori servizio, e l’inaspettata affluenza nei rifugi (sempre strapieni).
Il GR20 è perfettamente segnalato, consiglio comunque di portare sempre una cartina della zona che si intende percorrere, per noi è stata utilissima nel pianificare l’alternativa da Pietra Piana.
Il GR20 è perfettamente segnalato, consiglio comunque di portare sempre una cartina della zona che si intende percorrere, per noi è stata utilissima nel pianificare l’alternativa da Pietra Piana.
Il tratto che abbiamo percorso ne è un po’ il cuore, e anche se sono state solo 3 tappe abbiamo avuto modo di vedere una gran varietà di paesaggi.
Mi pare superfluo decantarne la bellezza, auguro solamente a coloro che non ci sono mai stati di andarci e a chi conosce già la Corsica di tornarci, io spero di farlo quanto prima.
Max
Mi pare superfluo decantarne la bellezza, auguro solamente a coloro che non ci sono mai stati di andarci e a chi conosce già la Corsica di tornarci, io spero di farlo quanto prima.
Max