domenica 21 novembre 2021

Trekking del 20 novembre 2021: girovagando a Calamita

 

Avevo proprio voglia di fare quattro passi a Calamita, lungo quei sentieri che normalmente non percorro durante gli allenamenti di trail running.

Cosi parcheggio l'auto proprio di fronte al museo della Vecchia Officina ed alle 9,34 inizio il cammino.
Inizialmente mi dirigo verso sud ovest, meno di cento metri e cambio idea, dietro front optando per l'ampio sterrato della Tenuta delle Ripalte.
Ne percorro però solo 300 metri circa, preferisco seguire le indicazioni della Legend Cup  ed inizio lentamente a salire lungo un single track che non ho ancora completamente memorizzato.
Curioso l'incontro con un giovane pino dal tronco letteralmente "avvitato" su se stesso.

Seguendo i vecchi percorsi che consentivano il trasporto del minerale fra i vali livelli, con un breve fuori pista, che mi costerà una brutta caduta sulla gamba sinistra, raggiungo un po' indispettito il sentiero del terrazzamento superiore che ben conosco, mentre una vocina continua a ripetermi che non hai più l'età di un bimbo...

Proseguo ferito più nell'orgoglio che dalle piccole escoriazioni in costante salita, fino a raggiungere alle 10,30 il sentiero 231 (anello alto) quindi, tenendo la destra, scendo verso Poggio Fino.
A Poggio Fino ci sono varie alternative, scelgo di continuare a scendere verso Calagrande con il sentiero 230.

Ne percorro circa 150 metri quando individuo un bel sentiero sulla sinistra che non ricordo di aver mai fatto, la scelta e presto fatta, lo imbocco senza troppe esitazioni.

Meno di 500 metri piuttosto in quota e mi collego ad un altro sigle track che ben conosco e su cui proseguo a scendere.
Gli scorci del golfo di Porto Azzurro e forte Focardo sono stupendi.
Raggiungo così la cessa con cui scendo con estrema cautela fino a Calanova ultima chance per tornare verso l'auto.

Imbocco così il sentiero 230 come indicato dal segnavia incollato a fianco della sbarra che delimita la proprietà della società Vallorita.
Il percorso caratterizzato dall'ottimo fondo e dall'ampia larghezza, segue le insenature costiere e offre un'ottima visuale delle spiagge sottostanti.

200 metri dopo aver superato il tornante sotto cui scorre il fosso dello Stagnone, abbandono lo sterrato principale per un sentiero sulla sinistra che oltre ad essere più panoramico, mi consente di raggiungere prima la discesa per la miniera del Ginevro.

Dedico ovviamente svariati minuti a fotografarne gli impianti ormai in rovina, testimoni dell'attività estrattiva di un tempo.
Passando esattamente sopra alla galleria di quota 6, riprendo a salire lungo un relativamente recente sentiero, sempre facente parte del Bike Park.

Tenendo Poggio Turco immediatamente sulla sinistra, in meno di dieci minuti sono davanti alla Reception della tenuta delle Ripalte.
3 chilometri abbondanti mi separano dal museo da dove sono partito, li percorro in circa cinquanta minuti comprese le varie soste per fotografare la spiaggia di Remaiolo.

Alle 15,26 concludo la passeggiata di circa 20 chilometri, è ora di rientrare a casa.

Max