lunedì 20 febbraio 2017

Trekking del 19 febbraio 2017


Bellissima giornata, entusiasmante escursione!

Parto da Portoferraio con l'aliscafo delle 6,50, quindi una volta sbarcato a Cavo, mi incammino sul lungomare fino a raggiungere l'inizio del sentiero 61, che a quanto pare è diventato anche partenza della GTE.
Ma non lo è anche il s. 60???

Salendo lungo lo sterrato perfettamente livellato, raggiungo il bivio con il mausoleo Tonietti, dove la nuova segnaletica per chi vuole arrivare a Cavo via GTE, indica solo il 61; strano...

Proseguo il cammino fino a raggiungere monte Grosso, il panorama è fantastico.
Affronto con attenzione la successiva ripida discesa e dopo circa venti minuti lungo un 61 bisognoso di manutenzione, attraverso l'asfalto della provinciale, pochi metri, giusto il necessario per rientrare nella macchia e seguire il trasandato sentiero che scende alla selvaggia spiaggia dei Mangani.

Altro luogo incantevole; qualche foto e proseguo per Nisportino, stavolta serecchie e scarsa segnaletica sono i principali problemi.
Attraverso la spiaggia ed inizio la lunga salita (prima asfaltata e poi sterrata) che mi porterà all'Aia di Cacio (s.101).

Pochi secondi di sosta e salgo ancora fino a raggiungere i 427 metri di altitudine del monte Strega. 
Seguendo il panoramico percorso di crino della GTE, supero monte Capannello e dopo un po' di sali scendi raggiungo Cima di Monte dove mi soffermo a scattare qualche foto.
Ad attirare la mia attenzione purtroppo è il cumolo di rifiuti metallici con tanto di batteria disseminati vicino alla cabina prefabbricata al mergine del sentiero.

Che le varie antenne svolgano un'indiscussa funzione di utilità non lo metto in dubbio, ma che per la loro gestione (manutenzione) si debba anche rispettare l'ambiente mi pare altrettanto scontato.

Leggermente contrariato per lo spiacevole incontro, fortunatamente dopo pochi metri vengo immediatamente rapito dall'incredibile panorama a 180°; dall'isola del Giglio a quella di Capraia, Montecristo e Pianosa comprese e sullo sfondo le vette innevate della Corsica!

Scatto ovviamente qualche foto e proseguo per le Piane della Madonna, dove seguo il sentiero 105, ma solo per circa 200 metri, decido infatti di proseguire sul sentiero del Santuario che con la sua segnaletica arancio, mi porterà esattamente a fianco dell' eremo del Monserrato.

A questo punto perché non risalire con il 105?
Così faccio ed una volta raggiunto il culmine, giro a sinistra in direzione del monte Mar di Capanna seguendo nuovamente i segnavia arancio.

Al successivo bivio, scendo nella pineta ed alle 13.06 passo a fianco del famoso pino monumentale.
Sopporto i successivi 2,3 chilometri circa di asfalto con cui mi addentro in Porto Azzurro fino ad imboccare il sentiero 78. 

Ne percorro meno di un chilometro per girare a nord e passare sul 77 prima e 63 poi.
Raggiungo casa Marchetti alle 14,47 assolutamente soddisfatto; lunga la camminata, considerevole l'altimetria, fantastica la giornata!

Max