martedì 11 agosto 2015

Trekking del 9 agosto 2015

Una lievissima diminuzione della temperatura è sufficiente a farmi indossare lo zaino e dopo oltre un mese di inattività, ecco che mi invento un'altra passeggiata.

Parto dal parcheggio del Viticcio alle 8,20 lungo il sentiero 49 oggetto lo scorso ottobre di miglioramenti in occasione del primo corso organizzato dal CAI sulla segnaletica e manutenzione dei sentieri.
Pochi minuti e raggiungo l'intersezione con il 51, purtroppo noto con dispiacere che non è ancora stato installato il corretto segnavia promesso dal responsabile del PNAT.

Meno di dieci minuti ed arrivo al Forno, l'acqua immobile e cristallina è veramente invitante, rimpiangerò di non aver portato il costume.
Quindi attraverso il percorso pedonale raggiungo Scaglieri e camminando lungo la spiaggia, l'estremo sud della Biodola da dove parte un vecchio e suggestivo camminamento attraverso la roccia.
Nell'ultimo periodo bellico, costituiva il Posto di Osservazione Costiera (POC) n° 27 della "Biodola Punta Sud Ovest", da diversi anni aimè inglobato (e cementificato) nella proprietà dell'hotel Hermitage.

Sempre lungo costa, giungo al sentiero 45 che seguo in direzione sud e che in prossimità dell'attraversamento della provinciale n° 24 purtroppo è ancora usato come luogo di abbandono di rifiuti (bottiglie e lattine).

Superato l'asfalto, sempre salendo raggiungo il bivio con il 48, sono quasi le dieci; da questo punto i due sentieri proseguono insieme per separarsi solo dopo oltre 400 metri, il 45 piega repentinamente a nord est (sinistra) mentre il 48 prosegue dritto verso Buca di Bomba.

Ne approfitto così per visitare il caposaldo "Monza", recentemente ripulito e segnalato quindi sfruttando un'ampia e ripida pista scendo fino a San Martino passando dalle vecchie scuderie.

Una birra fresca non ci sterebbe male, ma non ho voglia di fermarmi, la strada da fare è ancora molta.

Risalgo così fino a raggiungere lo sterrato che collega Colle Reciso a Literno e ripasso da Buca di Bomba proseguendo sul 48 con cui raggiungo la provinciale 24 non senza fatica; gli ultimi 50 metri circa sono veramente in chiusura.

Oltre l'asfalto il sentiero diventa un ampio sterrato, nessun problema di vegetazione quindi, piuttosto è il caldo sole a recare fastidio.
In prossimità delle Cime, noto con sorpresa una tenda montata al riparo dei grossi pini, a quanto pare il proprietario  non sa che il campeggio libero è vietato.

A questo punto abbandono il 48 per scendere a sinistra verso ovest lungo un sentiero che mi porterà direttamente a pochi metri dal parcheggio del Viticcio.
Lungo il cammino, vedo con piacere che la protezione in ferro al vecchio pozzo romano è ancora al suo posto.

Concludo la passeggiata di oltre 17 chilometri alle 13,25.

Max