lunedì 6 gennaio 2014

Trekking del 06 gennaio 2014

In ritardo, decisamente in ritardo la partenza di stamani, l'aspetto positivo è che il sole ha avuto un'ora in più per asciugare il granito, cosa che mi sarà molto utile quando affronterò il tratto dello 00.

Ma procediamo con ordine, la partenza è nella zona di Campobagnolo, a pochi metri dallo stagionato segnavia verticale del sentiero 17, sono le 9,08.
Parto spedito, anche perché mi sono alleggerito della giacca, riponendola nello zaino semivuoto ed una bassa temperatura, specialmente all'ombra, mi costringe ad accelerare se voglio scaldarmi.

Seguo il 17 fino a trovare il 19, quindi passo su quest'ultimo, purtroppo quasi completamente dissestato dai cinghiali e come se non bastasse, dopo averne fatto poco più di 400 metri, un leccio  caduto ne sbarra il cammino; a dirla tutta sono riuscito a passare, ma solo dopo aver fatto alcuni metri nella direzione sbagliata, ingannato dall'ostruzione.

Alle 9,50 breve sosta per togliere anche il pile, il sole e l'imminente salita del 18 saranno più che sufficienti a scaldarmi; ne farò solo 175 metri, per poi deviare a sudovest ed andare ad intersecare il 5 nei pressi del Casotto.

Lungo un 5 livellato alla perfezione, incontro la carcassa di un muflone; il ronzio di alcune mosche e l'odore sgradevole mi fanno supporre sia morto da non più di 24/48 ore.
Qualche foto e proseguo fino al Perone sempre sul 5, lo abbandonerò solo per passare sul 7 ed in vicinanza del Masso alla Quata, per il 90.

Salendo verso le Calanche, sono costretto a prestare particolare attenzione a dove passare; i segnavia sono veramente pochi ed oltretutto vecchi e sbiaditi, più di qualche ometto in pietra mi sarà d'aiuto la memoria, anche se per una decina di metri perderò ugualmente il sentiero.

La vista dalla vetta delle Calanche comunque ripaga ampiamente lo sforzo per raggiungerla e con una giornata stupenda come oggi è veramente un peccato non potervi bivaccare una mezz'ora, ma non posso fermarmi, mi sono imposto di raggiungere Malpasso entro le 12,00.
Lo farò con solo 56 secondi di ritardo e così mi concedo il benestare per proseguire con lo 00 fino alla vetta del Capanne (a volte si dice la fortuna...).
Ancora più preciso sarò nel raggiungerne la sommità, 20 minuti mi ricordavo e 20 minuti ci impiego, (a volte si dice la memoria...).

Adesso tutta discesa, rammaricato solo dall'errore del mio etrex 10 che riportava 1.006 metri di altitudine anziché 1.019!
Forse tutti quei satelliti che gli girano intorno l'hanno un po' confuso...

Altre brevi soste per fotografare i numerosi mufloni, incontrati anche prima di raggiungere le Calanche e mi incammino lungo il 2.
L'andatura comunque non è particolarmente veloce, l'esposizione  nord del sentiero presenta vari tratti all'ombra con un granito ancora bagnato e su cui è facilissimo scivolare, cosa che vorrei assolutamente evitare di fare.

Raggiunto il 6, ovviamente la musica cambia ed addentando una succosa mela, sgambetto veloce verso l'asfalto del monte Perone; 1,5 chilometri e sono di fronte al 15, lo percorro in 22 minuti ed alle 14,08 sono nuovamente all'auto.

Max