L’eccezionale quantità di pioggia caduta questo inverno ha provocato seri danni al territorio.
Vari e ripetuti sono stati gli allagamenti dei centri urbani, lo straripamento di fossi e gli smottamenti di terra che in più di un’occasione hanno pregiudicato la viabilità.
Vari e ripetuti sono stati gli allagamenti dei centri urbani, lo straripamento di fossi e gli smottamenti di terra che in più di un’occasione hanno pregiudicato la viabilità.
Come un potente aratro l’acqua ha eroso la terra più esposta alla sua furia, trasformando in ampie voragini quelle che fino a poco tempo fa erano piccole fenditure.
Tutti gravi effetti immediati di un’anomala quantità di precipitazioni che sarà indubbiamente ricordata nel tempo.
In questo periodo inoltre, moto e cinghiali assestano il colpo di grazia al terreno che intriso d’acqua viene letteralmente sconquassato dal loro passaggio.
In quanto appassionato di trekking, ed assiduo frequentatore della sentieristica elbana, sono chiaramente preoccupato dello stato dei nostri sentieri, che certamente non eccelso, ha così ricevuto un ulteriore rilevante danno.
Le prospettive a breve termine poi non sono certo incoraggianti.
Con l’arrivo della primavera, la vegetazione esploderà rigogliosa, e certamente si impadronirà di molti tratti.
L’assurda burocrazia, e la scarsa manutenzione troveranno così nella natura un valido alleato, ed allora di “camminare” si potrà solo parlarne, cosa che peraltro a tanti riesce molto bene…
Personalmente vorrei proprio poter continuare a frequentare i miei sentieri, a piedi come in mtb, e se fosse consentito a chiunque di mantenerli puliti, sono convinto che tanti appassionati si impegnerebbero volentieri.
Per questo rivolgo un appello agli Enti preposti invitandoli a prendere dei provvedimenti, e magari ad organizzare delle giornate appositamente dedicate alla manutenzione dei sentieri in cui a chiunque sia permesso di darsi da fare per salvare questo nostro bene prezioso.
Max