lunedì 5 settembre 2016

Walk and work del 04 settembre 2016

Domenica 4 settembre, l'intera giornata è a mia disposizione.

Così me la prendo comoda e parto da Marciana alle 9.15 con una temperatura esterna già di 23 gradi.
Inizio il cammino lungo il sentiero 1, superato il piccolo ponte in legno, i soliti due alberi caduti a cui gli escursionisti si sono ormai abituati, tanto che hanno modificato il tracciato originale per evitarli.

In circa 30 minuti raggiungo la deviazione per il sentiero 6 e decido di ridare un'occhiata alla grotta di San Cerbone.
Affronto con attenzione il breve e tortuoso sentiero giusto per scattare una foto alla grotta (più che grotta mi pare una nicchia nella roccia...) e rapidamente riprendo il cammino.

Raggiunto il 6 due foto ai pannelli in legno che da anni mostrano "un bel niente".
Almeno affiggervi una cartina dell'isola? Avrebbe sicuramente più senso.

Dal 6 in una decina di minuti passo sul 28, ho intenzione di percorrerlo completamente fino a raggiungere la Madonna del Monte per valutarne soprattutto il tratto ovest (dal bivio con il 10 al quello con il 3).
Ma faccio solo pochi metri ed ecco il primo grosso intervento di manutenzione: un vecchio pino caduto, anche se invade solo parzialmente il sentiero è veramente brutto da vedere.
Così con pazienza riesco a tagliarne il pezzo più invadente ed a rendere il passaggio più agevole; quasi mezz'ora di lavoro!

Prima di raggiungere il 10 (dal segnavia verticale decisamente malconcio), breve pulizia alle fronde di un corbezzolo che ostruivano decisamente il passaggio, quindi proseguo verso m. Giove.

Sinceramente questo 28 lo pensavo peggio, mi soffermo sporadicamente a tagliare le fronde di qualche pino e dell'erica e correttamente guidato da un buon numero di ometti in pietra (i segnavia orizzontali in vernice sono rari e completamente sbiaditi) raggiungo il bivio che porta alla vetta.

Da qui il sentiero migliora decisamente, grazie soprattutto all'efficace pulizia eseguita ad aprile in previsione della nona edizione dell'Elbatrail.

Ore 12.10 sosta alla Madonna del Monte, a cui è stata finalmente rimurata la trave in granito della fontana centrale, per una fresca bevuta e mangiare un boccone (grana e pomodori) quindi decido di testare il percorso dell'imminente Libeccio Trail di domenica 11.

Scendo così lungo la via Crucis (spacca ginocchia se fatta di corsa) fino a Marciana, proseguo lungo i 900 metri circa di asfalto per imboccare il sentiero 09 e mi tengo sulla destra ad entrambe le deviazione (seguendo sempre per Sant Andrea).

Raggiunto il piccolo abitato altri 600 metri di asfalto fino al bivio che scende sulla destra verso il mare; eviterò erroneamente di seguirlo (dal momento che il percorso del trail non è stato ancora segnalato) e proseguo dritto per raggiungere La Zanca (luogo della partenza).

Mi sobbarco così altri 3.6 chilometri di pesante strada asfaltata (che pal..).
Raggiunta finalmente la piccola frazione marcianese, prendo il piacevole sentiero 117 con cui raggiungo Patresi, questa volta me la cavo con solo 250 metri circa di asfalto ed alle 14.52 inizio la marcia lungo il sentiero 14.

Complice il caldo, la salita sarà veramente estenuante, fortuna che ho con me un'abbondante scorta d'acqua, mi servirà tutta!
750 metri e passo sul sentiero Raggio Verde (un tempo della Costa), che inizialmente concede un po' di tregua, per regalare poi una lunga serie di ripidi e faticosi tornanti con cui finalmente alle 15.54 raggiungo Serra Ventosa.

I consueti quindici minuti scarsi ed eccomi nuovamente alla Madonna del Monte e riempire bottiglia e borracce.
Pur concludendo la camminata piuttosto "cotto" alle 16.37, dopo aver percorso quasi 23 chilometri, a poche decine di metri dalla fine non sfugge alla mia attenzione un singolare bruco a cui dedico gli ultimi scatti.

Max