domenica 9 novembre 2014

Trek del 09 novembre 2014

Ore 7,58, tempo sereno e temperatura piacevole, è dal campo di calcio di San Piero che inizia la nostra escursione odierna.
L'intenzione è quella di descrivere un anello passando da Malpasso attraverso i sentieri 35, 34, 30, 8, 5 e 7; in realtà non sarà proprio così...

Ma andiamo con ordine, innanzi tutto il 35 è stato veramente ben pulito, almeno fino al mulino di Moncione poi, procedendo oltre, benché non sia ancora in chiusura, ha comunque bisogno di un bell'intervento di manutenzione.

La situazione non cambia quando dopo circa 50 minuti, raggiungiamo il 34, il cui fondo purtroppo si ripresenta piuttosto malmesso a causa della pioggia che favorita dalla pendenza, aggredisce il suo terreno dalla scarsa consistenza.

Superato il caprile di Tozza al Protano, dove la salita si addolcisce, la situazione migliora; decidiamo quindi di abbandonare il 34 per un ampio sterrato che piegando lentamente verso nord ci permette di ricongiungerci al 30 più in alto.

Meno di dieci minuti e siamo alle Macinelle, luogo incantevole, che rallegra l'animo, ma non ci fermiamo, continuiamo la marcia verso nord.
Spendiamo invece diversi minuti (più di mezz'ora) per una deviazione, certamente non agevole che seguendo una tubazione, ci porta ad un vecchio acquedotto.
Solo Mario tenterà di proseguire lungo lo stretto passaggio, Luigi ed io preferiamo attenderlo alla prima vasca di decantazione, anche perché la ginocchiata appena presa contro uno scoglio di granito, mi ha fatto passare ogni velleità di scoperta.

Attendiamo pazienti il ritorno dell'avventuriero Mario e ritornati sul 30, alle 10,40 arriviamo al bivio con il 9, 31 e 8 su cui passeremo per raggiungere Malpasso.
Durante la salita, ci concediamo brevi deviazioni per localizzare meglio la stazione più a nord del precedente acquedotto, anche perché su proposta di Luigi, potrebbe essere meta di una prossima escursione (ovviamente in pantaloni lunghi!).

Raggiunto Malpasso, invece di scendere sul piu "comodo" 5 optiamo per un più panoramico 00, ovviamente in direzione ESE.
Scelta che io condivido pienamente, meno la mia caviglia, che non ancora completamente guarita, non apprezzerà i continui balzi fra gli scogli di granito.
Sulla vetta delle Calanche, non possiamo non concederci un'altra breve sosta; altro luogo bellissimo dai panorami mozzafiato, vuoi mettere il sapore di una mela mangiata qui...

Quindi, finito lo spuntino, abbandoniamo lo 00 per un 90 sempre più bisognoso di manutenzione (in chiusura e decisamente carente di segniavia), cosa che comunque non allontana gli escursionisti, dal momento che incroceremo due piacevoli ragazze impegnate a fotografare.

Raggiungiamo così il 7, ma ne faremo pochi metri per deviare sotto il Masso alla Quata, su un sentiero privo di numerazione che passa lungo il Collaccio e che ci riporta sul 30.
Di li a poco le Piane al Canale, quindi attraverso un altro sentiero privo di numerazione, torniamo sul 35 in compagnia di una vivace comitiva locale.

Alle 13,50 spengo il gps, i chilometri percorsi non arrivano a 15, mentre il cielo sta già preannunciando il maltempo previsto per domani.

Max