domenica 10 marzo 2013

Trekking del 10 marzo 2013


Stamani uscita in solitario per "macinare" un altro po' di km e dare un'occhiata al 18.
Decido così di descrivere un anello con partenza da San Ilario attraverso i sentieri 5, 124, 7A, 7, 34, 30, 8, 5, 18 e 17.
Capisco che la sfilza di numeri per qualcuno possa essere dura da decifrare, perdonatemi, ma per me elencare tutte le zone attraversate sarebbe piuttosto lungo e complicato.

La partenza dal paese è alle 7,12 ...presto? Vi assicuro che il sole è già sorto da almeno mezzo'ora.
Lungo il 5 niente da segnalare (come sempre carente di segnavia) quindi prima di raggiungere l'asfalto del Perone prendo una deviazione sulla sinistra, al momento in parte un po' sporca ma che comunque mi porta fino alla chiesa di San Francesco dove passo sul 124.

Proseguo lungo l'asfalto per circa 250 metri ed in prossimità della chiesa di San Giovanni mi incammino lungo un 7A in ottimo stato.
Dal 7A al 7 fino alle Piane al Canale, dove noto dei nuovi pannelli informativi in legno in attesa di essere completati.
Lascio la zona costatando che il 34 andrebbe riaperto per un breve tratto dalle ginestre (Cytisus scoparius credo) che lo stanno chiudendo.

Dal 34 con un 30 recentemente manutenuto raggiungo le Macinelle, dove peccato la manutenzione si arresta.
Ancora 1,4 km di cammino ed arrivo ad incrociare l'8, breve sosta e via con la salita.
Pochi minuti e mi concedo una visita ad un insolito caprile a circa 60 metri ad est dal sentiero, quindi alle 10,30 raggiungo Malpasso.
Approfitto della comoda discesa per togliere alcuni rami dal sentiero, se percorso velocemente potrebbero essere d'intralcio...

Ore 11,17 attraverso l'asfalto del Perone e inizio ad occuparmi del 18.
Segnavia pietosi a parte lo trovo in buono stato... diciamo che pensavo peggio; il dritto tratto ripido, una sorta di scalinata ha tenuto bene alle intemperie invernali ed anche successivamente il fondo è sempre in stato decente e non ancora invaso dalla vegetazione.

In prossimità del primo incrocio con il 17 effettuo una breve riparazione al segnavia principale riavvitandone alla meglio l'indicazione che ne riporta il numero, quindi superato il breve tratto in comune, scendo lungo la seconda ripida discesa, che grazie al fondo allentato dalle recenti piogge consente un maggior grip agli scarponi.

Con gli ultimi 1900 metri di ampio sterrato raggiungo il parcheggio di San Ilario.

Anche oggi ottima e proficua uscita di 19 km in una mite giornata di sole dai colori sgargianti.

P.S. Curiosa coincidenza, esattamente 3 anni fa una forte nevicata metteva in ginocchio la sentieristica elbana, il 19 è ancora chiuso da quella data; inoltre verso il m. Maolo, un pino caduto sbarra il 5 ma chinandosi si passa.

Max