domenica 18 novembre 2012

Trekking del 18 novembre 2012


Che bel trekking!
Non posso che iniziare così il riassunto dell'escursione di stamani.
In compagnia dell'amico Mario dopo un comodo ritrovo alle 8,00 ci dirigiamo a Chiessi per effettuare un piccolo anello attraverso i sentieri 3 e 25 ed arrivare fino al vecchio Semaforo.

Iniziamo la marcia alle 8.40 di fronte alla chiesa del paese; il primo tratto del 3 si snoda lungo suggestive abitazioni, quindi assunte le sembianze di sentiero, prosegue sempre in salita offrendo un fondo sconnesso e scarsi segnavia (meglio solo dopo intersezione con 4).

Dopo dieci minuti arriviamo alla prima deviazione con il 41 che prosegue dritto, noi chiaramente giriamo a destra.
Altri 20 minuti circa e troviamo la seconda deviazione per le "vie di roccia" che conduce alla base di una maestosa parete di granito, sede di varie vie di arrampicata sapientemente disegnate e attrezzate da Renato e &.

Ovviamente proseguiamo sul sentiero principale, il freeclimbing al momento ci trova un pò impreparati ed alle 9.46 raggiungiamo il bivio con il 4 proveniente da Pomonte.
Con un'andatura leggermente più sostenuta raggiungiamo quindi il successivo incrocio con il 10; benché le previsioni meteo preannuncino pioggia, la giornata è perfetta per camminare: il cielo é coperto e la temperatura mite, assenza di vento e salita consentono perfino di stare in maglietta!

Sono le 10,26 quando il segnavia in legno ci indica la via per il Semaforo, abbandoniamo così il 3 ed iniziamo la lenta discesa.
Ancora 30 minuti circa ed arriviamo al primo edificio (credo sede degli alloggi), parzialmente in rovina, conserva comunque ancora gran parte del tetto.
Altri 250 metri circa e ci troviamo di fronte alla possente struttura del Semaforo di Campo alle Serre Alto.

La stazione semaforica aveva il compito di riconoscere le unità navali in navigazione e rilanciare i messaggi verso le stazioni radiofoniche di Genova, La Spezia, Livorno e Portoferraio; dal libro "La Sentinella Avanzata" di Ruggero Elia Felli.

Praticamente è priva della copertura, solo l'ampia stanza finestrata al pian terreno, sopra a cui erano posizionati gli strumenti di avvistamento, ha ancora il tetto.
Vicino, il traliccio dell'antenna radio, benché privo di tutti i tiranti di sostegno, è ancora eretto, a testimonianza del passato.
Rottami in ferro e calcinacci sono disseminati tutto intorno.

Indubbiamente uno dei luoghi più belli ed affascinanti dell'isola, meta imperdibile, a mio avviso, per ogni escursionista.
Ci sono stato tante volte, ma ogni volta che ci torno ne resto incantato!
Ne approfitto così per scattare una "marea" di foto e curiosare in qua e là; anche se non posso fare a meno di pensare che sia un vero sacrilegio vedere strutture del genere cadere a pezzi.
I vicini Francesi, potessero, sicuramente la sfrutterebbero come richiamo turistico/escursionistico di primo livello, ma d'altronde siamo in Italia...

Dopo più di un'ora di relax è giunto il momento di rientrare, così torniamo sui nostri passi fino al bivio con il 25 su cui, girando a destra, ci immettiamo.
Attraversiamo prima piacevoli e lunghi tratti sotto ai corbezzoli quindi una sconnessa e ciottolosa discesa ci congiunge alla strada asfaltata.

Entusiasta per la bellissima giornata, offro più che volentieri una birra al mio compagno di trekking, il minimo che possa fare...

Max