Convito dall’ amico Mario a rifare il GTE in direzione Cavo Pomonte, finalmente, grazie alle condizioni meteo favorevoli, decidiamo per domenica 23 maggio.
Approfittiamo così del sabato pomeriggio per posizionare tre punti di ristoro con acqua e cibo e ci diamo appuntamento per la mattina successiva alle ore 6 all’ Elbaland.
In circa 30 minuti con la sua Golf arriviamo a Cavo, parcheggiando vicino alla partenza del sentiero 61; resettiamo gps e cronometri e via, sono le 6,39.
Partiamo spediti, alternando la marcia a tratti di corsa, ove possibile; con questo sistema riusciamo a mantenere una buona media, il che ci consente di arrivare al primo punto di ristoro nei pressi di casa Marchetti in 3h e 44’.
Dopo la sosta e con il caldo in aumento, raggiungiamo la vetta del monte Orello, quindi approfittiamo di un bel sorso di acqua fresca a fonte Schiumoli che ci rimette in sesto.
Continuiamo con il consueto su e giù fino al secondo punto di ristoro, stavolta all’ombra dei pini nei pressi del campo sportivo di Procchio.
Ci arriviamo alle 13,24 dopo 6h e 45’.
Adesso inizia il tratto tosto, con la complicità del sole la scalata fino ai tavoli del monte Perone è veramente dura ed estenuante, tanto da costringermi più volte a brevi soste per riprendere fiato.
Benché atleticamente molto più preparato e quindi non in difficoltà come me, anche Mario ammette che è dura confidandomi di avere sottovalutato questa lunga salita.
Raggiungiamo l’ultimo punto di ristoro alle 15,32, le comode panche ed il tavolino ci offrono la meritata sosta, ne approfitto per comunicare alla moglie l’ora presunta di arrivo in modo che possa venirci a prendere.
Riprendiamo la marcia per l’ultimo significativo tratto di salita, l’ascesa di Malpasso, lungo un sentiero n° 5 che essendo abituato a fare con più energie si rivela ovviamente molto più impegnativo.
Festeggiamo brevemente il raggiungimento del crinale e la vista della valle di Pomonte ci da la carica giusta per accelerare il cammino.
Sempre attenti a dove mettere i piedi, la stanchezza gioca brutti scherzi, man mano che ci avviciniamo alla meta aumentiamo l’andatura.
Percorriamo gli ultimi chilometri ad un ottimo passo che non avrei certamente pensato di poter fare dopo la fatica fatta sul sentiero 18; arriviamo cosi a Pomonte alle 18,23 giusto insieme a moglie e figlia che sono gentilmente venute a prenderci.
Prima di partire offro volentieri una birra fresca a Mario, indubbiamente avrebbe fatto l’intero percorso in minor tempo se non avesse dovuto aspettarmi, ma sportivamente non me lo ha mai fatto notare.
Ci salutiamo estremamente soddisfatti per questa prova, alla prossima!
Max