mercoledì 19 novembre 2025

Trekking del 16 novembre 2025: da Poggio a Marciana Marina lungo parte della prossima elbatrail 2026

 

Domenica 16 novembre, in attesa dell'autobus delle 10.09 tento invano di acquistare il biglietto on line, ma ricordare a memoria i dati della carta di credito, supera ampiamente le mie capacità. 
Non avvezzo ad usufruire dei mezzi pubblici ne a tali modalità di pagamento, ho con me solo della semplice moneta, pochi euro, ma comunque più che sufficienti per il tragitto da Marciana Marina a Poggio.

In perfetto orario, salgo a bordo del bus ed in pochi minuti arrivo in via delle Cataste, punto di partenza della mie escursione.

Il segnavia del sentiero 105 è a pochi metri dalla fermata, dopo una serie di gradini eccomi di fronte al ripido e sconnesso tratto rettilineo che sale diretto verso la vetta del Capanne.

In un quarto d'ora circa raggiungo il caprile di Montecristo, mi soffermo alcuni minuti a leggere le interessanti informazioni esposte sui due pannelli informativi, quindi alle 10,46 riprendo a salire.
Lo faccio lentamente, "con filosofia" in verità non ho più la forza nelle gambe...

Questo lento procedere mi consente di notare facilmente un'anomala colata bianca depositata (direi volutamente) su escrementi di muflone (presumo).
Il dubbio di cosa si tratti mi viene svelato poco dopo, in prossimità del caprile delle Panche, dove rinvengo un'altra "lumaca bianca" vicino ad un segnavia palesemente apposto su una roccia con del silicone.

Al dubbio presto risolto si sostituisce immediatamente l'amarezza alla vista del "troiaio" realizzato.
Oltre a disperdere silicone (o collante che sia) lungo il sentiero, il successivo segnavia è stato così goffamente incollato da lasciarmi decisamente stupito sulle capacità dell'artefice.

Bei i mi segnavia a vernice...
Rimpiango fra me e me.
 
Ripresa l'ascesa in circa quarantacinque minuti raggiungo con piacere il bivio col sentiero 106 (GTE NORD) sia per il successivo bellissimo tratto panoramico che per poter procedere più speditamente.
 
Dopo una mezz'ora di marcia (1,9 km) raggiungo il bivio dove GTE e s. 106 si separano, mi mantengo su quest'ultimo poiché percorso di gara della prossima elbatrail 2026.
 
Meno di cento metri ed il crollo di un pino ostruisce parzialmente il passaggio, andrà rimosso entro aprile.
Continuo a scendere fra maestosi castagni, le loro foglie tappezzano il sentiero che nel frattempo è diventato un'ampia pista forestale. 
 
Un flebile rivolo d'acqua tenta di riempire la vasca antincendio di Pedalta ma invano, è decisamente troppo malmessa per poterci riuscire.
 
Senza particolari note da segnalare, se non la completa gioia nel percorrere tratti del genere, raggiungo l'abitato di Marciana.
Lo attraverso completamente (come farà la prossima elbatrail) per prendere la via Crucis (s. 103) ma per solo 300 metri, poiché tenendo la destra, mi sposto sul sentiero 157.
 
Supero il cimitero del paese ed il suo Belvedere per riprendere lo sterrato, fotografando volutamente le pericolose reti elettrosaldate posate sul terreno.
 
Sono le 13,33 quando attraverso brevemente la strada provinciale per continuare a scendere col s. 157.
 
In poco tempo sono al primo bivio dove sono  ancora esposti i segnali dell'ultima Libeccio Trail, direi sarebbe il caso fossero rimossi...
 
Quindi sarà il nudo tronco di un leccio a sbarrarmi il cammino,  seconda ed ultima ostruzione della giornata.
 
Al successivo bivio, ancora segnalato dai vecchi segnavia in legno di molti anni fa, seguo l'indicazione per La Cala. 
Il fondo varia fra tratti dove è ben battuto ad altri dove roccia e pietre lo rendono decisamente più sconnesso.
 
Lungo l'ultima breve porzione di asfaltato, riesco a sorprendere un muflone intento a brucare l'erba del bordo strada e con la reflex al collo sarà abbastanza facile immortalarlo.
 
Oramai Marciana Marina è alle porte, concludo la mia piacevolissima camminata alla Fenicetta, sono le 14,33 è ora di rientrare a casa.
 
Max