lunedì 29 maggio 2017

Trekking del 28 maggio 2017 - anello di Pomonte


Stamattina escursione in solitario da Pomonte.
Dopo aver riempito le borracce con la fresca acqua della fonte, alle 8.20 inizio a salire lungo il sentiero 9.

Per i primi chilometri, niente di particolare da segnalare e con questo non voglio dire sia in ottimo stato, decespugliatore ed utensili da potatura troverebbero il loro da fare.

Qundi alle 9.06 lo abbandono per una breve deviazione sulla sinistra, inizialmente supero un rudere poi il sentiero, imbrattato di rosso, conduce ad un bel casolare da cui si gode un ottima vista della valle.
Giusto qualche foto e ritorno sul 9.

Addentrandomi nel bosco, avanzo senza esitazioni, non tanto per i nuovi segnavia orizzontali, certamente utili per chi procede soprattuto in salita, ma perché è evidente che il sentiero è molto trafficato.

Solamente lungo i primi 40 metri circa in cui abbandona la valle e piega repentinamente a destra dovrò fermarmi un paio di volte per capire dove passare.

Raggiungo il bivio con il 30 e 31 alle 10.20, mi concedo una breve sosta per mangiare un frutto e proseguo verso la Grottaccia.

Il panorama è notevole, non ostante la carenza di precipitazioni, la vegetazione rigogliosa  crea un bel contrasto con il granito.
Purtroppo, come in precedenza,  anche lungo il 31, ci sarebbe da lavorare, alcuni tratti sono quasi in chiusura.
In compenso l'ente Parco ha disponibili delle ottime mappe con tanto di APP...

Superato m. Orlano, invece di proseguire sul 31 (GTE) scelgo il recente sentiero dello Schiappone, dal rustico segnavia verticale.
Percorso di crino, un po' brullo, ma il panorama su Pomonte è spettacolare.

Mi ricongiungo all'asfalto della provinciale giusto in tempo per vedere sfilare un incredibile numero di vecchie Fiat 500, quindi concludo la passeggiata alla fonte del paese, anche se il chilometraggio è stato leggero, il caldo ha svolto egregiamente la sua parte.

ps. - Digressione Mufloni

Mi permetto di aprire una breve parentesi sull'argomento in quanto anche stamani, nemmeno un avvistamento.
Con sicurezza posso affermare che durante le mie escursioni, incontrare qualche muflone  è sempre più difficile.
Un tempo non troppo passato, in branchi si lasciavano fotografare, adesso se va bene, riesco a vederne un paio. 

Ritengo quindi che l'opera di abbattimento selettivo, abbia prodotto effetti signifitativi.
Eradicazione?
La cosa non può che spiacermi, è innegabile che avvistarli faccia sempre piacere.

Ultimamente il dibattito, o forse più corretto dire la protesta mediatica che ne è nata, la vedo come lo scontro fra emotività e razionalità ed in questo duello indubbiamente l'intervento di Silvestre Ferruzzi a mio avviso è stato ineccepibile.

Se tal tenzon esige di schierarsi, ebbene non posso che farlo dalla parte della razionalità; ma 50 giorni da orsacchiotto noo???

Max