Per stamattina ho deciso di percorrere l'anello Pietre Rosse, parcheggio quindi l'auto presso l'Aia di Cacio ed alle 8,13 inizio la discesa lungo l'ampio ed a tratti ripido sterrato che all'ombra della macchia, per circa 1,3 chilometri mi indirizza verso Nisportino.
Raggiungo la spiaggia dopo altri 750 metri circa di asfalto, dove purtroppo non sfuggono alla mia attenzione i bidoni per la raccolta differenziata, che fan capire quanto sia più civile il sistema di raccolta "porta a porta"...
Il mare cristallino esercita un fortissimo richiamo, ma di continuare l'escursione con il sale addosso non ne ho assolutamente voglia.
Mi limito quindi a qualche foto e proseguo in direzione della spiaggia dei Mangani con il sentiero 265.
Dopo circa un 700 metri un insolito colore giallognolo nella macchia sottostante mi incuriosisce.
Un attimo di indecisione ed abbandono il sentiero per verificare di cosa si tratta.
Con gran stupore scopro una sorta di accampamento ben nascosto alla vista da una grossa roccia.
La tenda strappata in più punti e le pessime condizioni del resto dell'attrezzatura mi suggeriscono siano li da molto tempo.
Comprendo perfettamente il fascino dell'avventura, del campeggio di fortuna, ma perché abbandonare tutto?
Questo dubbio mi accompagnerà per il resto dell'escursione.
In generale il tratto Nisportino - Mangani non presenta particolari problemi, anche se potrebbe esserne migliorata la manutenzione e la segnaletica orizzontale, quella verticale è ampiamente rappresentata dai cartelli della "King of Elba" dello scorso anno e non più rimossi...
Attraverso la spiaggia perfettamente ripulita dai rifiuti accumulati dalle mareggiate, mentre alcuni bagnanti ne hanno già preso possesso arrivando via mare ed inizio la tecnica salita verso nord est.
Il sentiero in generale si presenta in buono stato, con maggiori segnavia orizzontali, solo nella sua parte centrale (fra spiaggia e la Parata) il fondo è un po' dissestato e da ripulire dalle fronde secche di un albero caduto.
Raggiunto il bivio con la GTE, in circa 40 minuti torno all'Aia di Cacio, sono le 10,51 ho tutto il tempo per fare anche l'anello di monte Serra con il sentiero 202.
Scelgo il senso antiorario e noto con piacere che l'opera del decespugliatore lo ha reso perfettamente percorribile per 800 metri abbondanti, dopo purtroppo bisogna farsi largo fra la vegetazione che in qualche punto tende a chiudere il sentiero.
Raggiungo la vetta in circa 20 minuti (la metà di quanto indicato dal segnavia) ed in meno di 20 sono nuovamente all'auto dopo aver concluso anche questo breve anello di 2,4 chilometri.
Max