domenica 26 maggio 2013

Trekking del 26 maggio 2013


Dopo una notte con tuoni e fulmini, stamani solo un modesto nuvolone grigio si attarda nel cielo azzurro.
Con leggero anticipo sulla tabella di marcia, aspetto Giacomo a Procchio, quindi insieme proseguiamo verso San Piero.

Partiamo dal campo di calcio alle 8,37 lungo il 7, quindi raggiunto il bivio con il 7A un vicino quanto anomalo (per la sua realizzazione) segnavia in legno ci propone "Chiusa Borsella"; accettiamo l'invito, lasciamo il 7 e facendoci strada fra fitte e rigogliose felci, dopo circa 13 minuti, raggiungiamo il caprile.

Scattiamo un po' di foto e seguendo le successive indicazioni per "Pernocco", dopo circa 700 metri, ritorniamo sul 7.
Ne percorreremo altri 300 metri abbondanti per deviare nuovamente alla scoperta (non facile) di questo secondo caprile, ancora più bello e particolare.

Una decina di minuti dopo, siamo nuovamente sul sentiero principale con cui raggiungiamo il 34 alle Piane al Canale, quindi ulteriore breve deviazione per il "Chiuso del Bovi" che conoscevo già e per le vicine rovine della chiesa di Santa Maria.

La giornata già ricca di interessanti scoperte, non poteva che proseguire con il "Tozz'i Carletto" un terzo caprile, anche questo a me già noto da molti anni; quello che non ne conoscevo era il curioso nome.

Sempre nella stessa direzione, incontreremo  il caprile dei "Tre Cerri" e fatti altri cento metri circa, scendendo raggiungiamo nuovamente l'ampio 34, ma più a nord.
Riprendiamo il cammino verso Pietra Murata, incontrando un gruppo di bikers; amici con cui scambio con piacere due chiacchiere.

Superiamo il bivio con il 30 e diamo un'occhiata anche al caprile di "Tozza al Protano", (ma due nomi normali no?...) quindi attraverso un tratto in discesa un po' sconnesso, ci colleghiamo al 35.
Lo seguiremo fino a San Piero, passando davanti al Mulino del Moncione, purtroppo sempre più avviluppato da rovi e dopo aver incrociato un bel gruppetto di escursionisti stranieri.

Raggiungiamo l'auto alle 13,03 dopo una modesta ma interessante escursione di 10 chilometri esatti.

P.s. Dopo aver percorso buona parte di queste "Vie dei Pastori" non posso che apprezzare l'impegno profuso per la valorizzazione di questi luoghi; peccato solo che la segnaletica principale e secondaria, non ostante sia ben realizzata, non risponda completamente a quella indicata dal CAI.

Max

sabato 18 maggio 2013

Caposaldo Tivoli 2013

Per il secondo anno collaboro e partecipo con piacere all'iniziativa dell'associazione ELBAFORTIFICATA.

L'evento, rivolto a ricreare scenari ed atmosfera di un momento doloroso della nostra storia, vedrà anche la partecipazione dell'associazione Somareria dell'Elba.

I figuranti, in divisa dell'epoca, sono "comandati" dall'esperto Ruggero Elia Felli, che sarà felice di rispondere a quesiti e curiosità inerenti all'ultimo periodo bellico.
Autore di una recente pubblicazione sulle fortificazioni militari dell'Isola, dal titolo "La sentinella avanzata", si impegna da anni nella loro ricerca e per quanto possibile nel loro recupero in quanto a tutti gli effetti beni archeologici tutelati.

Che la sua passione sia di esempio e di stimolo per Enti ed Amministrazioni troppo spesso cieche nei confronti di questi preziosi tesori locali, lasciati purtroppo in completo degrado ed abbandono.

Max


lunedì 13 maggio 2013

Trekking del 12 maggio 2013


Giro ad anello con partenza da San Martino attraverso un s. 45 in buono stato; quindi raggiunta Buca di Bomba, passo sul 65 dove mi pare di notare una certa attività di pulizia del tagliato; il tratto comunque, benché riaperto, necessita di segnavia.
Ottimo l'intervento dal Termine lungo tutta la cessa, la bassa vegetazione è stata perfettamente tagliata.

Giro quindi sul 52 a cui sono stati leggermente modificati i primi metri, il vecchio passaggio a causa del transito delle moto, era diventato un solco profondo in cui si faceva fatica perfino a camminare; in generale il sentiero alterna tratti veramente piacevoli (mtb compreso) ad altri dal fondo sconnesso e scavato, la segnaletica è assente.
Nella sua parte finale mi mantengo sulla sinistra, passando davanti alla vasta area del Lacona Nord e proseguo sull'asfalto in direzione di Norsi; superato il fosso dell'Acqua Calda, attraverso il 57 (ridisegnato nel tratto iniziale) raggiungo l'area sottostante Poggio Corsetti.

Dal caratteristico rumore di un 2 tempi, capisco che alcune moto si stanno divertendo lungo gli sterrati di monte Orello; finché "ruzzano"  in questi luoghi, a mio avviso, nessun problema.

Seguo il percorso di crino, approfittando così per visitare i suggestivi bunker puliti dalle Api di Mare (blasonato team locale di soft air) e scambiando due chiacchiere con i motociclisti che si stanno allenando nelle vicinanze.

Quindi, mi mantengo sul percorso della GTE, supero Colle Reciso ed in prossimità della prima riservetta (pulita dal sottoscritto a dicembre 2011) abbandono il sentiero principale per uno "minore" sulla destra (ottimo anche per mtb) che in leggera ma costante discesa, mi riporterà a San Martino.

Concludo, riguardo ai numerosi segnavia in legno recentemente collocati nella zona, presumo dal comune di Capoliveri (Lacona Trekking Park), che in alcuni casi (zona monte Orello per es.) ho trovato fuorvianti nelle indicazioni.

Max