domenica 22 luglio 2012

Tempi di percorrenza

nuovo segnavia

Benché con amici escursionisti ne parli da molto tempo, fino a pochi giorni fa non mi era mai venuto in mente di realizzare un post specifico sulla mancanza dei tempi di percorrenza nei segnavia principali dell'isola d'Elba. 

vecchio segnavia

Non ostante il recente e costoso intervento di manutenzione a cui sono stati sottoposti vari sentieri locali, la realizzazione di nuovi segnavia principali ha pressoché ricalcato lo stile dei vecchi, su cui possiamo leggere solo il numero del sentiero ed il nome  della località di destinazione o talvolta di quella di posa.

Ogni ulteriore informazione, come per esempio la quota, i tempi di percorrenza o la classificazione del sentiero (T, E, EE, EEA...) non sono indicati.

esempio di segnavia ben fatto

Singolare anomalia che oltre a non trovare riscontro sulla "terra ferma" preclude la possibilità di stimare con una buona precisione l'arrivo alla meta, fattore che ovviamente contribuisce ad alimentare in misura più o meno minore il numero di "casi di smarrimento" che purtroppo ogni anno si verificano sull'isola.
Deprecabili avvenimenti sia per gli escursionisti che ne sono vittima, sia per i soccorritori costretti spesso a lunghe ed estenuanti ricerche.
Mi pare evidente quindi che fornire maggiori informazioni possibili non può che incentivare e rendere più sicuro il trekking.


P.S. Giusto per completezza, il segnavia in località Forno del 49 e quello del sentiero delle Coste (ma in maniera decisamente più rustica), che io sappia, sono gli unici ad esporre il tempo di percorrenza.
Forse perché opere di volontariato?

Max

sabato 21 luglio 2012

Trekking del 21 luglio 2012


Ritrovo al solito orario ed in pochi minuti raggiungiamo via Le Trane, dove parcheggio l'auto.

Risaliamo lungo il sentiero "minore" di Fonte di Prete, che attraverso il vecchio ponte in pietra ci porta sulla GTE; da qui rotta verso le Piane della Madonna, quindi ancora avanti per dare un'occhiata alla recente recinzione che delimita la nuova area di addestramento per cani (così mi han detto).

La rete metallica costeggia per circa 180 metri la GTE, quindi la lascia per seguire per altri 300 metri circa il 120.
Ben presto ci rendiamo conto che con la nostra "semplice occhiata" ne abbiamo percorso l'intero perimetro, ovvero 1,4 chilometri circa.
Peccato che per una ventina di metri la rete abbia incorporato il sentiero minore che dal 120 portava alla vecchia cava delle Trane, riaperto più di un anno fa da Giacomo e Pasquale ed al momento purtroppo non più interamente percorribile.


Torniamo quindi alle Piane della Madonna ed imbocchiamo il 105, lo abbandoneremo dopo poco per l'ultimo nato della zona, ovvero il sentiero del Santuario che come dice il nome, attraverso lo stretto canalone porta direttamente al Monserrato.
Breve sosta per ammirare la bellezza del luogo e riprendiamo a scendere in direzione del pino monumentale.


Pochi metri prima dell'enorme albero, svoltiamo a destra su un'altra delle creazioni di Pasquale, ed attraverso il suo sentiero ci concediamo anche una breve sosta alla fonte di Vera, dato che Mario non c'era mai stato.


Riprendiamo lentamente a salire, il caldo è veramente insopportabile, le nostre magliette zuppe di sudore lo testimoniano ampiamente.
Ci ricolleghiamo così al 105 prima ed alla GTE dopo ed attraverso una ulteriore deviazione ritorniamo alle Trane a recuperare l'auto, dopo aver percorso circa 12,5 chilometri.


Max



lunedì 16 luglio 2012

Trekking del 15 luglio 2012


Trekking in solitario attraverso i sentieri 4, 3, 10, 28, 6, 1, 5, 8 e 9 con cui ho descritto un anello di 16,2 chilometri.
Mi sveglio di buon ora ed alle 6,56 lasciando il paesino di Pomonte, inizio la marcia lungo un 4 di cui avevo già in precedenza segnalato i miglioramenti (segnavia e pulizia dalla vegetazione).  
Con un deciso vento di ponente, che mi accompagnerà in buona parte dell'escursione ed assorto nei miei pensieri, supero il primo bivio senza rendermene conto; é solo poco dopo, nello scorgere un vistoso segnavia a bandiera, che mi accorgo di essere già sul 3.

Intenzionato a mantenere un'andatura più spedita, con dispiacere cerco di ridurre al minimo indispensabile le soste per fotografare, cosa che però so mi consentirà di aumentare la media totale.
Raggiungo così la Tavola restando sotto l'ora e mezzo e senza indugio mi tuffo soddisfatto nella serie di tornanti in discesa.

Lascio quindi il 10 per il 28 prima ed il 6 poco dopo, niente di particolare da segnalare, tutti in buono stato!
Inizio a salire quindi lungo il numero 1, dove però sarebbe necessario fare qualche segnavia in più, giusto per chi non lo conosce...
Sempre salendo passo sul 5 e quindi con l'8 raggiungo Malpasso. 

Lungo la discesa vengo distolto per pochi metri da un ometto in pietra mal posizionato ma non lo abbatto, non voglio perdere altro tempo e con attenzione proseguo la marcia fino a raggiungere il bivio con il 30 ed il 9 su cui mi immetto.

Nei primi metri le fronde di alcuni alberi sono di impaccio al passaggio, cosa che mi mette subito sul chi va la, ma proseguendo mi rendo conto che anche  questo tratto è stato oggetto di manutenzione (finalmente).
Sono stati realizzati nuovi segnavia ed è stato tagliato il grosso albero che sbarrava il passaggio; solo alcuni tratti di rigogliose felci mi rallentano un poco nell'individuare il giusto percorso.
Continuando scopro perfino che sono stati posizionati ben 2 nuovi segnavia principali, anche se forse più utili all'inizio di un sentiero o in prossimità di incroci piuttosto che lungo il suo tratto.


Prima di raggiungere l'intersezione con il 31, una nuova brutta tubazione verde mi tiene compagnia per diversi metri, tubo a parte comunque con questo ulteriore upgrade alla sua parte alta, posso affermare che a questo punto il 9 è ok e per questo lo elimino dai sentieri in pericolo.


Raggiungo l'abitato di Pomonte decisamente in anticipo, cosa che mi consente di asciugare la maglietta sudata e ritornare senza fretta verso casa.


Max

lunedì 9 luglio 2012

Trekking del 08 luglio 2012


Breve ma suggestivo il trekking di stamattina; dopo il consueto ritrovo alle 7.00, partenza per Marciana.
L'intenzione è quella di raggiungere la vetta del monte Giove e quindi, giusto per restare in tema, quella del Capanne attraverso lo "00".

Iniziamo il cammino alle 7.40 ed i circa 20 minuti raggiungiamo la chiesa della Madonna del Monte dove facciamo abbondante scorta di acqua fresca prima di iniziare a salire lungo il 28.
Ne percorriamo circa 680 metri, quindi scorti alcuni ometti in pietra che si allontanano dal sentiero principale in direzione del Giove, li seguiamo.
Impieghiamo poco più di 15 minuti per percorrere i 200 metri che ci porteranno fino al gruppo di antenne sulla vetta nord; la lenta andatura è dettata più dalla ricerca di ometti di pietra che dalla difficoltà (modesta) del breve tratto.

Una volta raggiunta la sommità, la vista è incantevole, spendiamo così un pò di tempo per gustarci anche la vetta sud e dopo un giretto esplorativo, riteniamo molto più sicuro e conveniente ritornare sul 28 per il tragitto fatto a salire. 


Raggiunta l'intersezione con il sentiero 10, in costante salita arriviamo alla Tavola da dove inizia lo 00; sono le 10.05.
Anche in questo primo tratto la bassa velocità è imposta dalla costante ricerca dei pochi ometti in pietra; solo più avanti dove iniziano le vie attrezzate troveremo qualche vecchio segnavia bianco rosso.


Non ostante il caldo, comunque sopportabile, lo spettacolo che offre lo 00 è unico; impensabile non fermarsi più volte ad ammirare spazi e colori.


Prima delle 11.00, raggiungiamo il grande omino di pietra, punto in cui il sentiero svolta a sud ovest per aggirare l'ultima massiccia parete di roccia che si trova fra noi ed il Capanne.
Mario propone così di abbandonarlo per la deviazione ad est, segnalata solo inizialmente da qualche  ometto, che pare puntare alla base della cabinovia.
E proviamola!


Prestando sempre molta attenzione, come del resto è indispensabile fare lungo lo 00, avanziamo lentamente verso est fino a raggiungere la cascata di pietre sotto i grandi ripetitori; invece di attraversarla per far rotta sotto all'arrivo della cabinovia, preferiamo risalire costeggiandola in direzione del segnavia principale dello 00, leggermente ad ovest delle antenne.
Poco dopo le 11.00 raggiungiamo la vetta della montagna, supponendo di avere risparmiato qualcosa in termini di tempo; la supposizione si rivelerà essere esatta, infatti confrontando i dati scaricati dal gps, posso affernare di avere accorciato lo 00 di circa 50 metri, risparmiando 5 minuti abbondanti.


Dalla vetta, per ritornare a Marciana, ovviamente seguiamo interamente il sentiero n° 1, incontrando anche alcuni escursionisti di varie età in entrambe le direzioni.
Non posso dimenticare di far notare che quest'ultimo sentiero in vari tratti ha bisogno di nuovi segnavia.


Attraversando le vie del paese, già pensiamo a cosa abbinare alla birra, ma dopo avere preso posto al nostro ormai consueto tavolo, la scelta è presto fatta: mega zuppiera di panzanella!


L'intero percorso attraverso i sentieri 3, 28, 10, 00 e 1 si è rivelato di 10,4 chilometri, effettuato in meno di 5 ore.


Max