domenica 26 luglio 2020

Trekking del 26 luglio 2020 - Pedalta, San Cerbone e m. Giove



Caldo, decisamente caldo, l'assenza di vento non aiuta, mi dirigo alla fortezza pisana di Marciana e parcheggio l'auto nell'effimero tentativo di cercar refrigerio.
Inizio il cammino alle 8,58 incrociando subito due escursionisti e dopo circa 30 minuti raggiungo Pedalta (vasca antincendio).

Proseguo sull'ampio sentiero (un tempo il 6), attraverso il vecchio ponte e raggiungo il romitorio di San Cerbone (530 m slm) dove vengo raggiunto e superato da una coppia di runners.

Continuo a salire sul 101 fino a tornare nuovamente sul vecchio 6 (adesso GTE nord); quindi seguendo l'indicazione "Caprile della Stretta" (un tempo il sentiero 28) mi dirigo in direzione del m. Giove rinunciando alla piacevole ombra del bosco.

Il tratto in questione è decisamente trascurato e se non fosse per sporadici ometti in pietra difficile da seguire, specialmente per chi non lo conosce.
Un vero peccato poiché consente di raggiungere la Madonna del Monte o la vetta del monte Giove offrendo nel contempo scorci superbi del versante nord occidentale dell'isola.

Raggiungo la vetta poco dopo le 11, breve sosta per una bevuta e per godermi il panorama ed inizio la discesa verso Serraventosa.
Discesa bellissima ma consigliata solo ad escursionisti esperti, specialmente nel tratto iniziale ed oltretutto priva di segnavia (come la salita del resto), solo raggiungendo il caprile dell'Albero il sentiero diventa più agevole e definito.

Da Serraventosa in circa 15 minuti raggiungo la Madonna del Monte, altro luogo incantevole (infatti vi troverò numerosi escursionisti), un vero piacere dissetarsi con la freschissima acqua della sua sorgente.

Scendo così lungo la via Crucis incrociando ancora diversi turisti, evidentemente non sono l'unico a sfidare il caldo pur di evitare la ressa nelle spiagge.
Alle 12,09 ritorno al punto di partenza dopo aver descritto un bellissimo anello di circa 11 chilometri.

Max

venerdì 24 luglio 2020

Sentiero 139 - Capo Poro




Dopo aver letto il recente articolo del CAI sul sentiero 139 (riportato in "Rassegna stampa") decido di andare a vedere di persona.

Per ridurre il tempo di percorrenza, scelgo di salire attraverso via Salita del Salandro ed in breve tempo mi ritrovo sul sentiero 138; meno di 400 metri e raggiungo il bivio con il 139, inizia "lo sbancamento"!

Il primo impatto non è dei migliori, adesso più che un sentiero sembra una carrareccia...
Confermo le osservazioni rilevate dal Cai, il tagliato abbandonato ai lati (solo i professionisti evitano di farlo...), alcune piante tagliate in malo modo (sfregiate), tratti di muretti a secco disintegrati.

Del piacevole sentiero, anche se talvolta in chiusura c'è rimasto ben poco, adesso misura almeno un metro e mezzo di larghezza!
Hai voglia a passarci prima che si richiuda!

L'energico intervento "di manutenzione" prosegue anche oltre il rudere interessando così circa 1,1 chilometri, un reset storico il cui unico beneficio probabilmente è stato rendere il fondo meno tecnico ed un po' più sicuro.

Preso atto del cambiamento, ovviamente raggiungo il faro che purtroppo ho trovato in brutte condizioni.
La struttura è crepata in più punti e necessita assolutamente di un urgente intervento di muratura.

Presumo invece che le matasse di rete all'interno del vicino rudere, siano state lasciate per recintarlo, al momento solo pittoresche scritte sui muri avvisano di tenersi alla larga. 

La cessa di pulizia per i tralicci elettrici?
Probabilmente necessaria, ma è proprio orribile a vedersi!

Max

domenica 12 luglio 2020

Trekking del 12 luglio 2020 - da Magazzini al m. Mar di Capanne



Partenza ore 7,40 dal bivio per Magazzini e dopo un breve tratto di asfalto entriamo nel bosco sfruttando il suggestivo single track "buca del Bandito", inizia la salita, ma fortunatamente tutta all'ombra!

Alle 8,36 raggiungiamo il bivio col sentiero 220, pieghiamo a sud facendo scappare una famiglia di cinghiali per poi raggiungere la GTE dove riusciamo ad immortalare un bellissimo esemplare di ramarro, sempre più difficili da avvistare.

Alle Piane della Madonna seguiamo il sentiero 205 per circa 600 metri quindi proseguiamo a sud col 218 in direzione della croce che raggiungeremo col 225 alle 9,41.

Il percorso offre scorci particolari e paesaggi così incantevoli che saremo obbligati a numerose soste per scattare foto.

Quindi breve dietro front per tornare vicino al bivio con 205 dove decidiamo di effettuare un bellissimo fuori pista verso la vetta di monte Castello.
La roccia friabile richiede attenzione, ma fortunatamente garantisce un'ottima aderenza alle suole delle nostre scarpe.

Alle 10,30 circa siamo nuovamente alla Piane della Madonna, seguiremo la GTE per circa 2,2 chilometri per deviare a nord lungo un sentiero nella macchia probabilmente ripulito da bikers locali, con cui arriviamo agevolmente in via Le Trane.

Ritorneremo al punto di partenza alle 11,30 circa sfruttando l'asfalto della provinciale dopo aver percorso circa 12 chilometri.

Bellissima escursione!

Max