martedì 30 agosto 2011

Sentiero delle Pietre


Durante i vari sopralluoghi nella zona delle Cime, avevo notato un vecchio sentiero che mi è sembrato subito interessante e degno di approfondimento.

Così mi ci sono dedicato intensamente e dopo vari interventi di pulizia e segnaletica, eccolo rimesso a nuovo, pronto per essere visitato da escursionisti e bikers.

Diramazione del 51, misura un pò più di 900 metri e termina la sua corsa, in costante discesa, sull'asfalto della provinciale per Enfola / Viticcio.

Sufficientemente segnalato in arancione, a meno di 200 metri dall'arrivo, attraversa dei singolari cubi di pietre.


Per le sue caratteristiche di fondo e di percorso lo ritengo particolarmente interessante come single track per la mtb.

Coordinate gps della partenza da sud:
N 42° 48, 803     E 10° 17,426


domenica 28 agosto 2011

Trek del 28 agosto 2011


Il deciso e fresco vento da nord ovest mi convince a camminare, così verso le 7,30 lascio l'auto vicino al pino monumentale del Monserrato e mi metto in marcia.

Mi dirigo verso il santuario per affrontare tranquillamente la salita del 105; senza ombra di dubbio il sentiero dell'Elba con più segnavia; 
ne ho contati 148 (di cui 23 in pietra), che su 1,1 chilometri di sentiero fanno ben 1 segnavia ogni 7,4 metri!

Impensabile perdersi quindi, ma non è tanto alle indicazioni che è opportuno prestare attenzione quanto al fondo veramente insidioso, specialmente in discesa (vivamente sconsigliata); al riguardo è sicuramente meno pericolosa l'alternativa segnalata in arancio che passa vicino alla Croce e termina al famoso pino.

Arrivo comunque "indenne" alle Piane della Madonna e proseguo sulla GTE in direzione NE fino ad oltrepassare il monte Capannello, per deviare poi a SE e raggiungere così l'asfalto che collega Rio Elba a quello della provinciale del Volterraio.

Dietro front quindi passando dal sentiero del Pastore, che avrebbe bisogno di una leggera manutenzione, fino al Santuario del Monserrato, dove mi soffermo per qualche foto e che non sono mai riuscito a trovare aperto, non ostante sull'avviso di Don Jarek si legga che la domenica l'orario di apertura è dalle 9,00 alle 12,00; peccato!

Non sono ancora le 12,00 che sono già in auto diretto a casa.

Max

giovedì 18 agosto 2011

Proviamo a far chiarezza


L’area ovest di Portoferraio è caratterizzata da vari sentieri, segnalati e non.

Purtroppo la scarsa manutenzione di quelli censiti e la considerevole discordanza fra le mappe in commercio, creano non poche difficoltà a chi intende avventurarsi in questa zona.

Partendo da dati certi, rilevati a seguito di recenti sopralluoghi ed interventi di pulizia, cercherò quindi di fare un po’ di chiarezza.

Nell’immagine in alto, ho individuato alcuni sentieri che come riportato su alcune mappe ma soprattutto dai segnavia sul terreno, non danno luogo a incertezze, e sono:

il 49, il 50 ed il 51.

Il 49 unisce la località del Forno con quella del Viticcio, sufficientemente segnalato, si sviluppa per circa 1 chilometro nel sottobosco e non presenta particolari difficoltà.



Il 50 da punta Penisola va ad intersecarsi con il 49 ed il 51 descrivendo una sorta di semicerchio, anch’esso privo di particolari difficoltà, se non l’attraversamento di un cancello aperto per i soli pedoni ed i veramente rari segnavia; meno di 1 chilometro di cammino.




Il 51 partendo dall’intersezione fra 49 e 50, prosegue con un percorso sinuoso fino ad unirsi per circa 700 metri al 48; quindi, in prossimità di un’ampia curva, svolta a nord est fino a raggiungere l’asfalto della provinciale per l’Enfola (V.le Enaudi).
In tutto misura 4,0 chilometri con una segnaletica a stento sufficiente.




Del 48 non v’è traccia fino a pochi metri prima della biforcazione con il 51, molte mappe lo fanno partire dall’Acquaviva (concordo) ma praticamente finchè non raggiunge l’asfalto per Procchio, di segnavia se ne trova proprio pochi.
Ricalca comunque l’ampio sterrato su cui sgommavano le auto da rally (quando ero bimbo) per quella che era la P.S. del Monte Poppe; conclude il suo cammino nel comune di Marina Campo.

Ci sono quindi, altri due sentieri parzialmente segnalati ma privi di numerazione.

Il primo, dall’asfalto del Viticcio, in meno di 700 metri vi porta alle Cime, dove potete collegarvi al 48 ed al 51; pochi i segnavia, ma difficilmente ci si può sbagliare, purchè si conosca la via di partenza (non segnalata), mentre il segnavia principale all'arrivo è stato distrutto, ne resta solo il palo in legno, (foto sotto).


Con il secondo, le Cime le potete raggiungere dal Brunello; misura 1,3 chilometri dall’inizio dello sterrato fino all’intersezione con il 51.
Anche in questo caso pochi i segnavia con quello principale alla partenza, mezzo divelto (privo di numerazione, indica "Le Cime").

Ne esistono infine ancora altri due, non censiti e raramente rappresentati sulle mappe, ma non per questo meno belli ed utili.

Particolare e suggestivo quello disegnato in verde/arancio (denominato MTB), usato soprattutto dai bikers per le sue interessanti caratteristiche tecniche (repentine variazioni di pendenza), l’ho recentemente ripulito e segnalato con segnavia color arancio e misura circa 1 chilometro (attualmente agevolmente transitabile).

Piacevole ed in teoria più veloce, la diramazione che dal 51 raggiunge in meno di 700 metri l’hotel Acquaviva (in colore verde/rosso); benchè a piedi si passi tranquillamente meriterebbe infatti una ripulita per il transito delle mtb.

Max


domenica 7 agosto 2011

Segnavia del Monserrato


Mattinata interamente dedicata alla segnaletica dei sentieri del Monserrato.

Partendo dai pressi del pino monumentale, rustici e sgraziati segnavia color arancio  e svariati ometti in pietra vi condurranno fino alla croce eretta sulla vetta del monte Mar di Capanna, dominatrice di Porto Azzurro.


Il percorso (in verde) di 1,5 chilometri, qualunque diramazione optiate di prendere, è praticamente in costante salita; alterna tratti di fondo buono a brevi tratti di fondo più ripido e dissestato dove è opportuno fare attenzione per evitare di cadere (specialmente a scendere).


Per questo motivo consiglio di tenere i bambini "al guinzaglio" specialmente nell'avvicinarsi alla croce, dove è basilare prestare la massima attenzione e procedere con cautela; da fare solo per chi ha già una certa dimestichezza con il trekking.


Circa 250 metri prima di raggiungere la vetta, ho collocato un piccolo segnavia in legno, indica la deviazione per ricongiungersi al sentiero 105 (in rosso).
Sono circa 400 metri (in giallo) di fondo piuttosto dissestato, prestate attenzione e seguite gli ometti ed i segnavia arancio.


Concludo ricordando che tutti i nostri interventi, presenti e passati, che siano di segnaletica o di pulizia dei sentieri, le paghiamo di tasca nostra, idem l'acquisto di tutto il materiale occorrente e degli utensili.


Personalmente cerco di ottenere il miglior risultato possibile con la minima spesa, ma è ovvio che avere a disposizione cifre maggiori consente di ottenere risultati decisamente migliori.


Un domani quindi, non potrò che essere felice nel vedere al posto di un mio modesto segnavia uno fatto come si deve, ma al momento meglio di niente...


Max