mercoledì 25 maggio 2016

Castello del Volterraio


Approfitto di qualche ora a disposizione per andare a far visita al castello del Volterraio.
La rocca, recentemente sottoposta ad intervento di restauro, è attualmente visitabile (solamente il sabato fino al 4 giugno prossimo) al costo di 7 euro, trasporto collettivo, ingresso e visita compresi.

Restio ad escursioni "affollate" mi accontento così di dare un'occhiata  in solitario ed ovviamente dall'esterno ai cambiamenti apportati.

Noto subito un sensibile miglioramento al sentiero 55, grazie alla realizzazione di alcune traverse in legno per il contenimento del terreno, ma solo per un centinaio di metri (forse), poi è esattamente come prima.

Nessuna novità nemmeno per quanto riguarda la chiesa di San Leonardo a circa metà percorso.
Le novità (purtroppo) iniziano dopo: una nutrita sfilza di inqualificabili segnavia orizzontali con il compito di guidare gli escursionisti al maniero.

Sorprendenti nell'esecuzione, spero per lo meno siano stati effettuati a titolo gratuito, perché non posso pensare che l'Ente Parco abbia commissionato (e pagato) tali schifezze.

Basito, comunque proseguo nell'ascesa ed in pochi minuti raggiungo il castello.
Il nuovo ingresso devo ammettere ricorda più un vialetto per raggiungere la spiaggia, ma è solo una mia impressione; nemmeno mi entusiasma il netto stacco fra le vecchie mura ed il nuovo restauro, ma giudicheremo meglio al termine dei lavori.

Veramente ben fatto invece il cancello all'ingresso, complimenti al fabbro!

Concludo la visita con qualche foto "fra le sbarre", il Tirreno di oggi dedica ampio spazio all'anniversario del Parco, venti anni dalla sua istituzione, ma se questi sono i risultati, rimango sempre piuttosto perplesso sulle capacità di chi lo dirige.

Max

P.s. Ai lettori più attenti, non sfuggirà l'ultima foto, scattata più di un anno fa, una vera "chicca"
Perché? Date un'occhiata alle date...

domenica 22 maggio 2016

Trekking del 22 maggio 2016


A chi non piacerebbe, fosse possibile, riavvolgere e modificare gli eventi della giornata appena trascorsa?
Eliminare un incontro spiacevole, una situazione imbarazzante, un compito sgradevole...
Un bel taglio e rimontarla in maniera che abbia tutto un altro aspetto.

Ebbene, per quanto riguarda la giornata odierna, posso sicuramente affermare "Buona la prima!".

Dalle condizioni meteo semplicemente fantastiche, in compagnia dell'amica Susy, partiamo da Pomonte ed alle 8.11 siamo già in marcia lungo un sentiero 9 in ottimo stato; fosse arricchito da qualche segnavia orizzontale sarebbe quasi perfetto!

Saliamo così con piacere fino all'intersezione con il 30, 31 e 8.
Proseguiremo sul 30, decisamente più in chiusura fino alle Macinelle, quindi leggermente meglio.

Alle 10,16 raggiungiamo l'incrocio con il più recente sentiero del Collaccio, riprendiamo così a salire, stavolta sotto un sole che inizia a farsi sentire.
Arrivati al Masso alla Quata, la salita non è certamente finita: passiamo infatti sul 90 per espugnare la vetta delle Calanche dai panorami mozzafiato.

La fioritura di maggio inoltre, disegna una tale fantasia di colori da riuscire a stupirci per la sua estrema bellezza.
Breve sosta per qualche foto, una bella bevuta e riprendiamo il cammino verso Malpasso.

Vi arriviamo alle 11,30 spettatori di una comica situazione fra una coppia di escursionisti intenzionati a salire sul monte Capanne lungo lo 00 ed il loro cane, che dopo aver "assaggiato" il percorso con un deciso dietro front, incurante dei richiami dei loro padroni, torna spedito a valle.

Sarebbe stato curioso conoscerne l'epilogo, ma la discesa lungo il sentiero 8 ci attende.
Con attenzione affrontiamo così i tratti tecnici del percorso, anche la minima storta sarebbe deleteria, specialmente per la caviglia sinistra di Susy.

Torniamo quindi al bivio, attraversato in precedenza, fra i sentieri 8, 9, 30 e 31.
Stavolta la scelta ricade sul 31 (GTE) che con un percorso di crino, ci proietta verso Pomonte.

Percorreremo l'ultima ora di marcia, con le riserve idriche agli sgoccioli, tanto che il piacere di sorseggiare una bella birra fresca, supererà decisamente quello offerto dalla passeggiata.
Non vediamo l'ora di arrivare!

Come pronosticato, alle 13,35 completiamo l'escursione di circa 16,5 chilometri.
Prima tappa la fonte di acqua fresca lungo via del Passatoio, quindi la birra al bar del paese.

Finita così?
Non credo... la spiaggia di Cavoli ci aspetta!

Max

domenica 8 maggio 2016

Walk and work - rimozione fettuccia elbatrail 2016


Per oggi, una bella camminata per rimuovere la fettuccia dell'ultima elbatrail e non solo...

Premetto che la segnalazione della skymarathon di domenica scorsa (a cui ho partecipato anche io) è stata effettuata con fettuccia Salomon (nera in alcuni tratti e gialla in altri) e vernice spray color arancio fluorescente della ditta francese Soppec, specifica per manifestazioni sportive e dalla durata di 5/15 giorni

Parcheggio così ai piedi della cabinovia del Capanne ed alle 8.03 inizio a salire verso il paese.
Grazie a via del Pozzatello, mi collego direttamente sul sentiero 1 ed inizio immediatamente l'opera di rimozione.

Suppongo che durante la gara, la scopa  ne abbia tolta la maggior parte, infatti la poca fettuccia rimasta mi consente di fermarmi sporadicamente.
Ne approfitto così per osservare e fotografare i vari segnavia arancio che trovo lungo il cammino, constatando come quelli fatti sul piano di calpestio siano già in avanzato stato di decomposizione, mentre i pochi fatti lateralmente sulla roccia conservino a distanza di 8 giorni ancora un buon colore.

Altro costatazione è quella che la vernice spray da noi usata è già molto meno visibile e più scolorita di quella usata non so da chi, che da diversi mesi è ancora presente sulla pietra.
Emblematica al riguardo, una foto che mostra due frecce arancio contrapposte; quella verso il basso fatta dal sottoscritto il 28 aprile è già sensibilmente più scolorita di quella fatta verso l'alto che con il trail non ha nulla a che fare.

Opportune precisazioni a parte, proseguo tranquillamente nell'opera di "pulizia"; alle 9.25 abbandono il s. 1 per passare sul 6, quindi dopo circa venti minuti lo lascio per riprendere a salire sul  sentiero 2 con cui raggiungo la vetta del Capanne alle 10.42.

Un fastidioso vento di scirocco mi costringe ad indossare la giacca che custodivo nello zaino, fino a Malpasso non potrò farne a meno.

Breve tratto in discesa lungo il 5 e passo sul 125, informazioni ricevute da Massimo R. ipotizzano sia ancora da "bonificare".
Ed in effetti è così, spenderò inoltre diversi minuti per tagliare un pino caduto lungo il sentiero ovviamente  a mano con la sega che in queste occasioni porto sempre con me.

Raggiunto nuovamente il 6, mi concedo una breve sosta per mangiare un po' di frutta e do alcune informazioni ad un biker straniero sopraggiunto sul sentiero.
Ha intensione di lasciare la mtb a Marciana e farsi una corsetta fino alla cima del Capanne; non c'è che dire, indubbiamente un tipo tosto!

Così dopo questa piacevole pausa, proseguo verso nord est, un centinaio di metri e mi tocca tagliare un altro bel tronco di traverso che indubbiamente avrà obbligato lo sconosciuto ad alcune acrobazie per superarlo con la sua bici.
Altri dieci minuti di inaspettato lavoro e non sarà nemmeno l'ultimo della giornata!

Di sicuro a chi passa le giornate a realizzare bandi di concorso per la manutenzione sentieri, a presiedere a riunioni, ad organizzare commissioni, a riempire schede di tante belle parole, il mal di schiena non gli viene...

Peccato che così facendo, gli alberi ostruiscono i sentieri per mesi (quando va bene) mentre a me sono stati sufficienti una ventina di minuti, un paio di guanti ed una sega da 14 euro per tagliarne un paio.

Il pensiero va quindi all'amico Pasquale, all'amico Roberto e (fortunatamente) a molti altri, che condivideranno sicuramente le mie parole.

Alle 13.12 attraverso la provinciale per passare sul 22, mi han detto sia stato riaperto e mi sarà utile per avvicinarmi a Poggio.
Evidentemente quanto riferito non corrisponde al vero, infatti benché percorribile per i primi 700 metri circa (ma praticamente privi di segnaletica) una volta raggiunta l'ampia radura dei maestosi castagni, un groviglio di alberi caduti mi costringe a farmi strada alla meglio per tornare sull'asfalto.

Direi proprio ci sia ancora molto da lavorare per riaprirlo!

Da questo punto, tutto asfalto per tornare all'auto che raggiungo alle 14.13 dopo aver riempito le borracce con la fresca acqua della fonte Napoleone.

Un bel giro di circa 13 chilometri, che mi riempe di soddisfazione per i numerosi interventi fatti.

Max  

mercoledì 4 maggio 2016

Enfola - manutenzione al s. 108

03 maggio 2016, altro pomeriggio dedicato al sentiero 108.

Il sentiero, di circa 2,3 km e facile percorrenza, consente di ammirare a 360 ° i fantastici panorami che offre il promontorio.

Da anni curato dall'instancabile Roberto, è uno dei pochi esempi per i quali l'adozione si è dimostrata efficace ma soprattutto l'opera di manutenzione costante.

Non che ne avesse quindi particolare bisogno, ma piuttosto nell'ottica di cercare sempre di perfezionarlo, ecco che con piacere ho aiutato l'amico Roberto a migliorarne la segnaletica.

Le foto seguenti mostrano il prima (fine marzo 2016) ed il dopo l'intervento.




Non male per chi preferisce alle parole i fatti...

Max