domenica 31 dicembre 2017

Trekking del 31 dicembre 2017


Sveglia presto, decisamente presto, tanto che non uso neppure l'auto per scendere al porto.
Arrivo alla biglietteria con dieci minuti di anticipo, l'aliscafo per Cavo partirà in orario alle 6,50.
Voglio chiudere il 2017 con una bella camminata!

20 minuti di navigazione e sbarco sul molo, giusto il tempo di accendere il gps e mi metto in marcia.
L'intenzione è di seguire la GTE fino a casa Marchetti.

C'è ancora una mezz'ora all'alba, ma riesco a fare a meno della frontale, che comunque ho nello zaino.
Lungo la salita per monte Grosso, il sentiero avrebbe bisogno di un po' di manutenzione, le frasche fradice di guazza, mi stanno bagnando i pantaloni.

Prima di raggiungere la vetta, noto importanti lavori di ristrutturazione al primo rudere mentre il Semaforo è completamente cinto da rete metallica, fortunatamente hanno lasciato il passaggio lungo il perimetro esterno; si passa senza problemi.

La tecnica discesa fino all'asfalto della Parata, non presenta particolari problemi, se non la roccia bagnata, presterò molta attenzione nell'affrontarla.
Una certa stanchezza mi rallenta, temo per la colazione troppo leggera, fortunatamente ho un paio di barrette nella tasca dello zaino, mi restituiranno un po' di energia per placare lo stomaco.

Senza forzare, salgo verso monte Strega, il tempo purtroppo non è dei migliori, una coltre di nubi basse limita fortemente la visibilità  e come se non bastasse il freddo vento di grecale mi obbliga ad indossare anche la bandana sotto al cappello.

Prima di raggiungere la vetta del Capannello, incrocio tre bikers, li rivedrò lungo l'asfalto della provinciale 32 nell'area attrezzata, dove purtroppo un tavolo in legno giace rovesciato a terra, probabilmente sono marcite le gambe.

Nel salire verso Cima di Monte, faccio uno squillo a Massimo, è in casa con l'influenza, gli porgo gli auguri di fine anno.

Avvicinandomi alle Piane della Madonna, le nubi sono meno fitte e mi concedono una maggiore visibilità; ne approfitto per qualche foto in più.
Abbandono la GTE per dirigermi verso Porto Azzurro, più esattamente verso monte Mar di Capanna, seguendo il suggestivo sentiero di crinale.

Breve sosta di dieci minuti per mangiare un boccone ed ammirare il paesaggio ed alle 11,40 riprendo la discesa verso il paese sfruttando un bel sentiero "adottato" da bikers locali.

Proseguo verso il Poggetto per ritornare sulla GTE con il neo 210 (77).
Il segnavia indica 1.40 di tempo, eccessivo!
Impiego esattamente 36 minuti a percorrere lo sterrato del Buraccio, dal fondo rimesso in ordine ed alle 13,28 arrivo a casa Marchetti dopo aver percorso circa 24 chilometri (lungomare di Cavo compreso).

Buon anno Max

giovedì 21 dicembre 2017

Collage natalizio 2017


La prima diapositiva è dedicata alla nuova segnaletica verticale.
Realizzata in base alle direttive CAI va finalmente ad uniformarsi a quella nazionale.

Purtroppo non mancano gli errori, nelle ultime brevi escursioni ho individuato diversi segnavia con i tempi di percorrenza decisamente generosi, 50 minuti per salire alla Madonna del Monte dalla prima sosta, per esempio, sono palesemente eccessivi.
Altro pannello a mio avviso forviante è quello posizionato fra i sentieri 251 e 249, indica " FORNO - PANORAMICA 0.30' "  ma in questo caso non è tanto il tempo di percorrenza ad essere errato, ma il fatto che il sentiero in questione è chiuso (da molto tempo) da un cancello che costringe a tornare indietro.
Concludo l'esemplificativa collezione con una chicca, quello che alla Sella di monte Poppe indica " INNESTO GTE 0.10' ", probabilmente andava affisso altrove...


La seconda diapositiva come potete vedere è dedicata al malconcio rifugio di San Francesco.
Il tetto è sempre sfondato dal tronco di un pino, la porta divelta, vandalizzato all'interno e dulcis in fundo, lastre di eternit sul pavimento.
Povero San Francesco, se non ci mette una pezza il Signore...


Con l'ultima diapositiva concludo in bellezza!
E' dedicata ad un tratto (il peggiore) del sentiero 18, che anche se non ha più questa numerazione, costituisce un importante porzione della GTE.
FINALMENTE non solo è stato ripulito dalla vegetazione che ne rendeva il passaggio estremamente difficoltoso, ma sono stati rifatti (stavolta per bene) i segnavia orizzontali al posto di alcune pennellate indecenti realizzate (e pagate) anni or sono.

Buon Natale Max