domenica 28 giugno 2020

Trekking del 28 giugno 2020 - Anello Pietre Rosse e m. Serra




Per stamattina ho deciso di percorrere l'anello Pietre Rosse, parcheggio quindi l'auto presso l'Aia di Cacio ed alle 8,13 inizio la discesa lungo l'ampio ed a tratti ripido sterrato che all'ombra della macchia, per circa 1,3 chilometri mi indirizza verso Nisportino.

Raggiungo la spiaggia dopo altri 750 metri circa di asfalto, dove purtroppo non sfuggono alla mia attenzione i bidoni per la raccolta differenziata, che fan capire quanto sia più civile il sistema di raccolta "porta a porta"...

Il mare cristallino esercita un fortissimo richiamo, ma di continuare l'escursione con il sale addosso non ne ho assolutamente voglia.
Mi limito quindi a qualche foto e proseguo in direzione della spiaggia dei Mangani con il sentiero 265.

Dopo circa un 700 metri un insolito colore giallognolo nella macchia sottostante mi incuriosisce.
Un attimo di indecisione ed abbandono il sentiero per verificare di cosa si tratta.
Con gran stupore scopro una sorta di accampamento ben nascosto alla vista da una grossa roccia.
La tenda strappata in più punti e le pessime condizioni del resto dell'attrezzatura mi suggeriscono siano li da molto tempo.
Comprendo perfettamente il fascino dell'avventura, del campeggio di fortuna, ma perché abbandonare tutto?
Questo dubbio mi accompagnerà per il resto dell'escursione.

In generale il tratto Nisportino - Mangani non presenta particolari problemi, anche se potrebbe esserne migliorata la manutenzione e la segnaletica orizzontale, quella verticale è ampiamente rappresentata dai cartelli della "King of Elba" dello scorso anno e non più rimossi...

Attraverso la spiaggia perfettamente ripulita dai rifiuti accumulati dalle mareggiate, mentre alcuni bagnanti ne hanno già preso possesso arrivando via mare ed inizio la tecnica salita verso nord est.

Il sentiero in generale si presenta in buono stato, con maggiori segnavia orizzontali, solo nella sua parte centrale (fra spiaggia e la Parata) il fondo è un po' dissestato e da ripulire dalle fronde secche di un albero caduto.

Raggiunto il bivio con la GTE, in circa 40 minuti torno all'Aia di Cacio, sono le 10,51 ho tutto il tempo per fare anche l'anello di monte Serra con il sentiero 202.
Scelgo il senso antiorario e noto con piacere che l'opera del decespugliatore lo ha reso perfettamente percorribile per 800 metri abbondanti, dopo purtroppo bisogna farsi largo fra la vegetazione che in qualche punto tende a chiudere il sentiero.

Raggiungo la vetta in circa 20 minuti (la metà di quanto indicato dal segnavia) ed in meno di 20 sono nuovamente all'auto dopo aver concluso anche questo breve anello di 2,4 chilometri.

Max

martedì 23 giugno 2020

Trekking del 23 giugno 2020 - Anellino delle Calanche e giglio rosso di San Giovanni



Approfitto della mattinata libera per un'escursione sulla vetta delle Calanche.
Parcheggio l'auto alla fonte del Castagnone, lungo la provinciale che porta al monte Perone e dopo aver dato alcune informazioni ad un biker, alle 9,09 inizio il cammino partendo dal sentiero dietro la sorgente.

Raggiunto il 107, continuo a salire su quest'ultimo, poco prima di raggiungere Masso alla Quata, dove effettuerò una breve sosta, noto con piacere che qualcuno si è preso la briga di tagliare un albero caduto che sbarrava il passaggio da molto tempo.

Sempre salendo, al successivo bivio proseguo sul 123 in direzione della vetta ma prima di raggiungerla, troverò un bellissimo giglio rosso di San Giovanni, la sosta foto è obbligatoria.

Raggiungo i 900 metri slm delle Calanche, come testimoniato da una parte del segnavia verticale, poiché la restante giace a terra... altre foto e proseguo verso Malpasso attraverso il sentiero 100 (ex 00).

Strada facendo mi imbatto in un altro esemplare di giglio rosso, altre foto ed alle 10,47 abbandono il 100 per scendere verso est con il 105.
Meno di 100 metri ed il tronco di un pino caduto sbarra il passaggio, poco dopo altri 2 alberi lo faranno.

Arrivato al bivio con il 107 nuovo cambio di direzione e grazie al vecchio 24 (in pessime condizioni di abbandono) arrivo al povero rifugio di San Francesco.
Meno di 700 metri lungo l'asfalto della provinciale e ritorno all'auto dopo aver effettuato un anello di circa 7 chilometri.

Max

Trekking del 21 giugno 2020 - Val di Cappone e Cala





Domenica 21 giugno, la partenza da Marciana Marina è insolitamente tardi (sarà la vecchiaia...).
Inizio a salire lungo val di Cappone alle 9,16 e con rammarico devo affermare che i primi metri del sentiero, dopo aver costeggiato la recinzione del cantiere nautico, sono in pessimo stato e privi di qualsiasi indicazione.

Continuando a camminare nel sottobosco, si trova qualche pannello e segnavia verticale, ma son tutti rigorosamente appoggiati chi ad un albero chi ad un sasso e l'assoluta carenza di manutenzione non risparmia nemmeno il fondo del sentiero, sparso di pietre e rami caduti.
Insomma guai ad alzare lo sguardo se non si vuole inciampare o peggio.

Dopo circa 45 minuti, raggiungo il vecchio incrocio ancora segnalato (fortunatamente) dal buon legno dei segnavia di un tempo, proseguo in direzione di Sant Andrea visitando anche una vecchia cantina.
Altri 700 metri circa e finalmente il sentiero cambia completamente volto, appena supero la recinzione di una bella ed isolata villa infatti, diventa perfettamente pulito, sembra di passeggiare su un biliardo!

Alle 10,34 sono esattamente sul probabilmente il più bel ponte edificato sull'isola, merita assolutamente una sosta e qualche foto.
Mi sono sufficienti pochi minuti e riprendo il cammino verso le abitazioni di via La Conca.

Seguendo il sentiero 150 scendo verso la spiaggetta della Cala, per poi risalire e proseguire verso Marciana Marina che raggiungerò alle 12,03 descrivendo un piacevole anello di 8 chilometri esatti.

Max

domenica 14 giugno 2020

Trekking del 14 giugno 2020 - San Martino - Fonza



Inizio l'escursione alle 8,12 da San Martino.
La giornata si presenta stupenda e la vegetazione è ancora bagnata dall'acquazzone di  sabato sera.

Mi incammino su quello che erroneamente il segnavia in legno della rete escursionistica toscana riporta come sentiero 121.
Erroneamente sia perché da qualche anno è stato cambiato in 221, sia perché si sviluppa diversamente da quanto indicato.
Inoltre il primo centinaio di metri è decisamente in chiusura dalla vegetazione e proseguendo andrebbe rimosso un albero caduto.

Raggiunto il bivio con il "vero" 221 proseguo dritto in salita lungo un sentiero privo di numerazione che benché con qualche albero caduto da rimuovere, mi porta agevolmente sulla GTE.

Passo quindi sul 215, inizialmente all'ombra nella macchia, poi man mano che scende verso Lacona, offre superbi panorami del golfo.
300 metri circa di asfalto della provinciale quindi giro sulla sinistra per Laconella.

L'intenzione era di percorrere la Segagnana, è da diverso tempo che non lo faccio, ma raggiunto il segnavia per Capo Fonza, decido di deviare e mantenermi sul sentiero 250 che fortunatamente non necessita di particolari interventi di manutenzione.

Alle 10,30 raggiungo il punto panoramico, qualche foto, una bevuta e mi rimetto in marcia, mi aspetta una discreta e dissestata salita sotto il sole per raggiungere la vetta del monte Fonza.

In 18 minuti (contro i 40 indicati dal segnavia del 248A) raggiungo la sommità, concedendomi anche un paio di brevi soste foto.
Un nutrito gruppo di motociclisti ha appena ultimato il dispiegamento delle loro moto da enduro, presumo per una bella foto di gruppo.

Proseguo fino alla panchina in legno sul bivio con la Segagnana, mi concedo una sosta per mangiare un po' di frutta e riprendo il cammino lungo il 248 verso monte Tambone e le sue splendide antenne...

Scendendo verso il Cocchero, incrocio una giovane biker, spinge la propria mtb senza troppa difficoltà lungo un tratto decisamente tecnico e ripido.

Supero le deviazioni per visitare il caposaldo Tivoli (248B) ed attraverso la provinciale proseguendo lungo la vecchia ed ampia strada militare delle Mezzane.
Seguendo sempre il 248 supero Buca di Bomba e raggiunto il bivio con il 245 passo su quest'ultimo per circa 250 metri, per tornare a San Martino preferisco sfruttare il piacevolissimo e divertente single track "Napoleone" aperto abbastanza recentemente da bikers locali.

Proprio una bella camminata di poco più di 17 chilometri.

Max