domenica 28 ottobre 2018

Trekking del 28 ottobre 2018 - Santa Lucia & C.


Le pessime previsioni meteorologiche per oggi sentenziavano una domenica chiuso in casa, ma visto che alla sveglia di pioggia non ne cade... prendere lo zaino e uscire è stato un tutt'uno.

Ovviamente sono preparato al peggio, anche per questo decido di restare in zona Portoferraio affidando il timone alla curiosità; così senza un itinerario definito, mi incammino lungo lo sterrato di val Carene.

Ricordo un piacevole sentiero, a cui ho fatto più volte manutenzione molto tempo fa e con cui era possibile raggiungere Santa Lucia.
Evidentemente il lavoro fu fatto bene, perché senza nessun problema raggiungo la chiesa dopo circa 40 minuti di cammino, ritrovando ancora "in buona salute" il segnavia verticale lungo il tragitto.

Lungo la successiva discesa sul s. 266, stupore per la scoperta di un'azienda agricola, evidentemente è passato del tempo dall'ultimo mio passaggio...
Avvicinandomi verso Colle Reciso, do un'occhiata all'interno delle due riservette... una pulita, l'altra è una vera discarica!
Evito di pubblicare le foto per la vergogna, non le ritengo consone al blog.

Transito davanti alla cava della Sales e proseguo sulla GTE in direzione ovest, poi attratto da un sentiero sulla destra, scendo a curiosare.
Sarebbe stato meglio evitare, altri rifiuti.
Non ostante la lodevole iniziativa di "10.000 mani per l'Elba" organizzata a marzo, di lavoro ce ne è ancora da fare!

Salgo quindi verso Colle alle Vacche, ricordo un interessante osservatorio dell'ultimo conflitto bellico e vale la pena allungare il cammino per visitarlo.
Quindi dietro front in direzione di m. Pericoli sul sentiero 248 dove incontrerò alcuni bikers; temo una volta abbandonato il tratto in comune al 245, di trovarlo chiuso dalla vegetazione... fortunatamente non sarà così!

Qualche foto alla fonte delle Tre Acque ed attraversata la provinciale, proseguo sul 248 per scendere verso l'auto attraversando le Campitelle.

Concludo la passeggiata di circa 14 chilometri alle 11.49; del temporale nessun cenno!

P.S.
Una volta a casa, scoprirò a malincuore che il forte scirocco ha abbattuto il pontile di Vigneria a Rio Marina.
Toccante l'articolo del ex pilota del porto Falanca pubblicato dalle redazioni locali.


Max

domenica 21 ottobre 2018

Trekking del 21 ottobre 2018 - Conquistadores Cup


Giornata stupenda, dalle temperature quasi estive, ne approfitto per visionare il percorso dell'imminente Conquistadores Cup a Porto Azzurro.

7.35, nella piazza del paese regna la quiete, i lampioni ancora accesi danno un tocco romantico ai colori pastello dell'alba, alcuni operai al lavoro completano gli ultimi preparativi per la gara.  

Mi incammino verso il percorso Carmignani, leggermente modificato appositamente per i bikers, raggiunta la spiaggia di Barbarossa, evito l'asfalto e proseguo parallelo al litorale per salire lungo la scalinata e ricollegarmi al percorso di gara.

Supero la spiaggia di Reale e raggiungo quella di Terranera sempre camminando lungo costa, quindi affronto la lunga salita per monte Arco.
Avvicinandomi alla sommità, dedico alcuni minuti ad un bel rudere sulla sinistra, quindi rimango piacevolmente sorpreso dal divertente quanto tecnico single track con cui ritorno sull'ampio sterrato che mi condurrà fino alla provinciale a San Felo.

Lungo il tratto di asfalto vedo sfrecciare i primi bikers, ma dopo averne fatto più di un chilometro lo abbandono volentieri per addentrarmi verso l'Acquaviva anche se non fa parte della gara.

Salgo lungo il ben manutenuto sentiero dei rifugi, fra i bersagli in 3D degli Arcieri dell'Isola del Fuoco ed una volta raggiunta la cessa sovrastante, continuo a percorrerla verso nord ovest, quindi lungo un facile quanto stupendo fuori pista, raggiungo la GTE che seguirò per circa 700 metri fino alle Piane della Madonna.

Imbocco così il sentiero 205, ma per lasciarlo dopo poco per quello per il Santuario; è da diverso tempo che non lo percorro e sono curioso di verificarne lo stato.
Tutto ok, anche se come riporta il rustico cartello all'inizio, non è certamente alla portata di tutti; il suo fondo accidentato richiede attenzione ed esperienza.

Alle 11.38 raggiungo il santuario del Monserrato, incantevole come sempre.
Scatto varie foto e proseguo a scendere verso il pino monumentale più a valle.

Quindi riprendo a salire in prossimità di un punto di controllo della gara; riuscirò anche ad immortalare un paio di concorrenti.
Raggiunta la sommità della piccola pineta, quattro chiacchiere con l'amico Gianni per poi riprendere a scendere verso il paese che raggiungo alle 12.37 dopo aver percorso quasi 18 chilometri.

Ma è ancora presto per rientrare, ne approfitto per andare a salutare Luigi e Susy in veste di controllori di gara, a cui scroccherò succo di frutta e panino al salame.

Max

lunedì 1 ottobre 2018

Trekking del 30 settembre 2018 - anello Reale Rio


Lunga camminata con partenza dalla spiaggia di Reale alle 8.20.
Inizialmente seguo il sentiero costiero fino al laghetto di Terranera, quindi attraverso un ampio sterrato raggiungo il comprensorio di Capo d'Arco.

Mi mantengo sull'anello alto per poi scendere fruttando una delle tante piste sterrate ed imboccare il "Sentiero dell'Isolotto d'Ortano" a cui non guasterebbe una leggera manutenzione e che mi porterà fino alla spiaggia di Ortano.

Attraverso la spiaggia e passo sul Sentiero dell'Amore.
Decisamente più trafficato del precedente, incontrerò infatti vari escursionisti, senza problemi raggiungo Rio Marina, sono le 10.30.

Cammino per oltre 400 metri sulla provinciale 27 quindi svolto a destra in direzione del cimitero, lo supero fino a raggiungere la provinciale 33.
Ancora un centinaio di metri abbondanti e finalmente ripasso sullo sterrato in direzione dell'eremo di Santa Caterina.

Sto per esaurire la riserva idrica, ho sottovalutato sia il caldo che la distanza, così una volta raggiunta la strada della Falconaia, salgo giusto il necessario per imboccare il sentiero Mezza Strega, come lo chiamano i bikers.
La speranza è di riempire le borracce con la vicina sorgente; purtroppo la troverò secca, non una goccia d'acqua, non mi resta quindi che procedere verso Rio Elba ed acquistare una bottiglia d'acqua.

Dopo una bella bevuta nella piazza del paese, salgo attraverso "Il Buchino" fino alle Panche, ma non ho voglia di salire fino a Cima di Monte, devo cercare di ridurre i tempi di rientro, così ancora asfalto fino al sentiero  220.

Appena lo imbocco, pietoso scenario di abbandono di rifiuti, caratterizzati principalmente da tubi in pvc.

Alle 12.42 mi collego alla GTE, pochi minuti e dalle Piane della Madonna seguo prima il 105, dove è stata collocata una catena di sostegno lungo un breve tratto un pò esposto, poi il migliore e decisamente più panoramico sentiero di cresta con cui scendo fino al pino monumentale nella valle di Monserrato.

Ancora tanto asfalto e finalmente alle 13.49 raggiungo l'auto parcheggiata a pochi metri dalla spiaggia.

Una camminata di oltre 24 chilometri, purtroppo con molto asfalto.

Max