sabato 28 febbraio 2015

Gita alla miniera del Ginevro del 28 febbraio 2015

A distanza di 14 mesi esatti, rieccomi al Ginevro in compagnia di Loriana, la migliore guida per chi intende visitare la miniera.

L'iniziativa, pensata appositamente per amici che non conoscevano il luogo, ha riscosso un tale interesse che in poco tempo dalla dozzina che avevo preventivato di essere ci siamo ritrovati in 29, esattamente il numero massimo di capienza del bus. 

Il ritrovo alle 8.45 al parcheggio della boa di ferro di Capoliveri, ci ha consentito di organizzarci con calma ed una volta arrivato il torpedone, senza perdere tempo siamo saliti a bordo.
Già alle 9.00 fra un sobbalzo e l'altro, ascoltavamo in silenzio le prime spiegazioni della nostra guida, quindi dopo 5,5 chilometri, sosta al museo della Vecchia Officina per una prima tangibile prova del duro lavoro svolto dai minatori.

Finalmente,verso le 10.30, il momento più atteso, l'ingresso in miniera.
Loriana in testa con i più piccoli, Federico (l'autista) a chiudere la fila ed il primo livello (+6) a nostra disposizione.
Beh, a dire il vero puntavo decisamente più in alto, sperando di raggiungere quota -54, ma per motivi di sicurezza, non ci è stato possibile nemmeno scendere fino a -24.

Prima di rientrare, ulteriore breve sosta per vedere dall'alto la voragine creatasi molti anni fa a seguito del crollo notturno della soletta di roccia, quindi arrivo a Capoliveri poco prima delle 13.00.

Max

martedì 24 febbraio 2015

Argentario Trail del 22 febbraio 2015


Con qualche dubbio, ho scelto di postare un sintetico resoconto del trail di domenica 22 febbraio all'Argentario.
Dubbio legittimo in quanto il blog si rivolge al trekking ed alla sentieristica, ma nonostante la leggera forzatura, ritengo che un commento sulla gara, oltre ad essere utile resta sempre un piacevole ricordo.

La partenza da Portoferraio è con la nave delle 5.00 in compagnia di Minna, Stefano e Susanna; le condizioni meteo non sono particolarmente buone, pioggia a tratti durante il viaggio e per i primi minuti di gara, quindi miglioramento con un bel sole a festeggiarci al traguardo.

Ma veniamo alla gara organizzata da Trisport Argentario Team, il percorso in origine di 23,2 km con +737 e ridotto a 19,6 chilometri per motivi di sicurezza, non posso dire mi abbia entusiasmato, i single tracks (sostanzialmente due) arrivavano a fatica al chilometro e mezzo e per il resto, tolto l'asfalto del lungomare dove è avvenuta la partenza, hanno predominato le strade bianche.
La difficoltà è stata essenzialmente la pendenza di alcuni tratti e superare l'ingorgo alla prima salita (una stretta e ripida scalinata).

Decisamente più belli i panorami offerti, indimenticabile il passaggio sotto la Torre di Capo D'Uomo, buona la segnalazione e la presenza dell'organizzazione lungo il percorso, ottimo infine il rapporto costo iscrizione/pacco gara pasto, le penne ai funghi salsiccia e panna erano speciali e considerato che all'arrivo abbiamo avuto a disposizione anche spogliatoio e doccia, dire che meglio di così non si può.

Per dovere di cronaca la classifica vedrà:
Susanna al 17° posto con il tempo di 2h 32' 54"
Minna al 19° posto con 2h 44' 21"
Max al 96° posto con 2h 19' 40"
Stefano al 124° con 2h 44' 20"

Max

  • Costo Iscrizione
  • Location
  • Organizzazione
  • Accoglienza all'arrivo
  



  • Percorso poco tecnico

domenica 15 febbraio 2015

Trekking del 15 febbraio 2015 - Inside Elba

Inside Elba, senza precisare dove, senza specificare come.
Solo quando, stamani, solo perché, per immergersi negli incredibili affreschi che solo la natura del sottosuolo può offrire.
Non è facile saperli cogliere, ma muovendosi con rispetto e prudenza, sanno ripagarti di ogni desiderio di scoperta, catapultandoti in un mondo senza tempo, non più scandito dall'alternarsi del giorno e della notte, ma fatto di buio e silenzio, di odori della terra, della sua roccia.

Un mondo in cui la tua orma resta scolpita sul suolo per lungo tempo e dove la grande dignità di chi vi ha lavorato, lottato, vissuto per anni, incute ancora gran rispetto.

In compagnia di Mario, abbiamo così trascorso alcune ore, completamente affascinati da queste gallerie; il minerale illuminato dalle torce elettriche, al nostro passaggio regala continue esplosioni di colori, cerchiamo di memorizzarli, di fotografarli, ma la loro bellezza, la loro essenza è prigioniera di questi luoghi e non c'è filmato, non c'è tecnologia che possa portarli via.

Pur lontane dalla realtà, le foto così resteranno solo un bellissimo ricordo ed è a loro che affido il compito di raccontare la storia di questa escursione, io di più non posso dire.

Max

domenica 8 febbraio 2015

Walk and work del 8 febbraio 2015

Dopo un fine settimana dedicato al trail, riprendo con le consuete domenica di trekking; un breve anello da Pomonte via Chiessi e Semaforo, per valutare lo stato dei sentieri 25 e 4, presto percorsi dalla prossima edizione dell'Elbatrail.

Parcheggio in via del Passatoio ed alle 8,50 inizio la marcia lungo il sentiero del Tramonto con cui raggiungo Chiessi; breve tratto su asfalto e alle 9,12 passo sul 25.
Ben presto mi rendo conto di aver esagerato nell'abbigliamento, troppa fiducia nelle previsioni meteo, così nell'ascesa fino al semaforo, farò una bella sudata nonostante abbia riposto la giacca nello zaino.

Mi fermo solo per piccoli interventi di taglio, giusto i rami più invadenti; benchè a rischio chiusura specialmente nella prima parte, è il dissestato stato del suo fondo il problema maggiore.
Quindi breve sosta per qualche foto al vecchio osservatorio militare per proseguire poi verso l'altra struttura un tempo adibita ad alloggi.

Ripresa la salita verso l'intersezione con il 3, aumenta la presenza di neve lungo il sentiero; certamente non abbondante, ma abbastanza da essere menzionata.
Passato sul sentiero 3, mi limito al taglio di alcuni rovi che rischiavano di pungere i passanti, per rimetterlo in sesto ci vorrebbero troppe ore di lavoro di cui non dispongo.

Alle 12,39 raggiungo il bivio con il sentiero 4, ovviamente passo su quest'ultimo, ne percorro circa 320 metri per deviare verso un rudere che da anni ero curioso di visitare; recentemente qualcuno si è preso la briga di aprire una sorta di passaggio fra i rovi, così lo ringrazio per l'opportunità che mi ha offerto.

Qualche foto e riprendo la discesa verso Pomonte, ma ben presto una piacevole parentesi stile "downhill" catturerà la mia attenzione per diversi minuti.
Alcuni bikers infatti stanno scendendo lungo il 4, cosa certamente non inusuale, mentre sicuramente insolito è il percorso precedente che hanno seguito, ovvero Marciana  Tavola via sentiero 10; mi dicono che è la prima volta che lo fanno, presumo sarà anche l'ultima... 

Ovviamente neanche il 4 è in buono stato, oltre al fondo per  buona parte dissestato, la vegetazione ne invade vari tratti.

Raggiungo l'asfalto del paese alle 13,36 ed in pochi minuti sono all'auto; con una piacevolissima temperatura di 14 gradi, contro i 7 alla partenza, ho percorso circa 12,5 chilometri.

Max

domenica 1 febbraio 2015

Trail da Cavo a Patresi (GTE lunga)


Giovanni, tutta colpa di Giovanni, ma quando un "Grande" (e non solo per le sue indiscusse doti atletiche) organizza un bel trail di due giorni da Cavo a Patresi (GTE lunga) non puoi non unirti a lui ed al suo bel gruppo di amici che in barba all'allerta meteo se ne sono venuti dal Mugello a divertirsi lungo i nostri sentieri elbani.
Così in compagnia di Minna, Susanna e Max, (runners locali) aderisco con entusiasmo a questa avventura.

Sabato 31 gennaio 2015
La partenza, leggermente in ritardo da Cavo è intorno alle 10.00, questo perchè i nostri ospiti dopo essere sbarcati dal traghetto a Rio Marina (a causa del fermo dell'aliscafo) hanno dovuto raggiungerci in bus.

Approvando la loro decisione, evitiamo di partire con il 60 ma sfruttiamo il 61 per raggiungere brevemente il mausoleo Tonietti ed immetterci sulla GTE; solo alcuni di loro la seguiranno esattamente.

Una temperatura piacevole ed un vento moderato ci accompagneranno lungo tutto il percorso, intervallato da varie soste, sia per ricompattare il gruppo che per scattare qualche foto; unica nota storta la caduta di Susanna che più per prudenza che per i danni riportati, preferirà lasciarci a casa Marchetti e rientrare in auto.

Un primo assaggio delle instabili condizioni metereologiche lo riceviamo scendendo da Monte Orello, una grandinata di qualche minuto, giusto per farci indossare le giacche... ma in assenza di ulteriori precipitazioni, preseguiamo non senza una sosta collettiva a fonte Schiumoli per dissetarci e riempire le borracce.

L'arrivo a Colle di Procchio sarà intorno alle 17,30 dopo aver percorso circa 33 chilometri.


Domenica 1 febbraio
Durante la notte grandine e lampi suggeriscono di restare a letto, ma il pensiero che i miei compagni si troveranno alle 8.00 a Colle di Procchio per la seconda tappa mi impedisce di poltrire; raccatto tutto ciò che potrebbe servirmi (scarponi da trekking compresi) ed esco di casa bagnato da una leggera pioggerella.

Minacciose nubi scure non fanno presagire nulla di buono, raggiungo il punto di ritrovo in perfetto orario, sperando di trovare qualcuno più propenso (come il sottoscritto) a ritornare a casa piuttosto che ad avventurarsi fra i monti.
Ma la vista di Stefano, in perfetta tenuta running, mi dissuade da qualsiasi proposta disfattista; parcheggio l'auto ed accetto la sfida!

Ben presto vengo raggiunto da Minna e Susanna, la caduta di ieri non ha minimamente intaccato la sua voglia di correre e con l'arrivo del bianco torpedone dei nostri amici, alle 8,20 iniziamo a salire lungo il sentiero 18.

La lenta andatura per la considerevole ascesa ci regala insoliti paesaggi di grigi nuvoloni che scaricano la loro pioggia in mare; al momento ci preoccupa di più il rombo di qualche tuono in lontananza.

Giusto il tempo di una bella foto di gruppo al monte Perone che avvicinandoci al Maolo la neve comincia a cadere sulle nostre teste, conferendo in breve tempo un incantevole aspetto invernale all'ambiente circostante.
Non ostante ciò, Giovanni con i più bravi decide di deviare per la vetta del Capanne, affidandomi l'incarico di guidare il resto del gruppo lungo il sentiero 5 e successivamente lungo 1 e 6 (GTE).

Ma sarà solo lungo il 28 che ci raggiungerà, mentre Minna ci ha lasciato già da parecchi minuti al bivio con il 125, ha scelto di rientrare verso casa.
Distratto dal cellulare Giovanni non mi informa sulle sue intenzioni di abbandonare la GTE per passare dalla Madonna del Monte, ne verrò a conoscenza troppo tardi, ormai il mio gruppo sta salendo lungo il 10 verso la Tavola; si continua tutti con la GTE!

Finita la salita, il versante sud colmo di nubi, ci sorprende con un'altra inaspettata nevicata, certamente non abbondante ma sicuramente suggestiva; la cosa non mi preoccupa assolutamente, anzi sono ancora più felice della mia scelta.

Fanalino di coda, percorro gli ultimi chilometri in compagnia di Iole, Susanna e Stefano all'insegna delle risate, conservando ancora una buona forma fisica e per nulla affaticato; anzi se non fosse per la pesante giacca da trekking che indosso, ottima per ripararmi dagli agenti atmosferici ma certamente non adatta alla corsa, avrei sicuramente aumentato l'andatura.

Verso le 14.00 raggiungiamo l'autobus in attesa a Patresi salutati da un bellissimo sole, e si, oggi non ci siamo proprio fatti mancar nulla!
Mentre i nostri compagni di trail stanno finendo di cambiarsi, lo sguardo felice di Giovanni esprime eloquentemente tutta la sua soddisfazione per la sgambata di questi due giorni.

Non posso che ringraziarlo come ringrazio tutti gli altri per la piacevole compagnia e la bella avventura.

  Max