domenica 20 febbraio 2022

Trekking del 20 febbraio 2022: anello da Colle di Procchio

 

Il ritrovo è alle 8,20 presso lo slargo di via del Literno, a pochi metri dal fosso della Galea  ma già alle 8,18 mi incammino in compagnia di Susy verso il 244.

Superiamo il campo sportivo e dopo circa 200 metri, abbandoniamo la "vecchia" GTE per un sentiero immediatamente a nord di casa Miliani.
Dal fondo decisamente migliore rispetto al 244, ci consentirà di raggiungere Buca di Bomba e di collegarci alle 9,12 al sentiero 248.

Purtroppo il cielo grigio e nuvoloso reprime ogni mia velleità fotografica, in compenso la temperatura è perfetta per l'attività fisica.

Dal 248 passiamo presto al 245 ed iniziamo la discesa verso San Martino, sarà solo nell'attraversare l'asfalto di Villa Demidoff che finalmente il sole inizierà a farsi spazio nel cielo. 

Lungo un sentiero della Rete Escursionistica Toscana, purtroppo invaso da alberi abbattuti, incrociamo il 221 e dopo una breve esitazione, decidiamo di proseguire per il sentiero immediatamente a destra del grosso pannello in legno su è affissa la cartina escursionistica elbana.
E' da diverso tempo che non lo percorro ed inoltre ci consentirà di raggiungere più rapidamente la GTE.

Seguiremo la Grande Traversata Elbana in direzione est per circa 20 minuti, quindi con una deviazione sulla destra ci dirigiamo verso Colle alle Vacche sede di un  importante bunker con ruolo di osservazione.

Alcuni minuti per esplorarlo esternamente e ritorniamo indietro per salire fino a monte Barbatoia prima e monte San Martino poi lungo quello che rimane uno dei tratti più panoramici e suggestivi della parte centrale della GTE (storica).

Alle 11,59 siamo nuovamente al bivio di Buca di Bomba, scenderemo seguendo la GTE fino alla sede del vecchio tiro al piattello, da  li infatti un sentiero dall'ottimo fondo ci indirizza verso monte Bacile, sede anch'esso di rilevanti fortificazioni belliche.

Dopo un ripido tratto in discesa, reso meno difficoltoso dalla parziale umidità del terreno, un inaspettato incontro con un gruppo di capre ci suggerisce di abbandonare il sentiero che avevamo imboccato per curiosità e riprendere la marcia su quello più trafficato (specialmente da moto e mtb) sulla destra che dopo circa 800 metri ci porta sull'asfalto antistante la sede Esa del Literno.

Meno di quattro minuti e concludiamo la nostra escursione di ben 19 chilometri, sono le 13,24 quando spengo il gps e saluto Susy con il solito "Alla Prossima!"

Max




lunedì 7 febbraio 2022

Trekking del 6 febbraio 2022: da Colle di Procchio a Pomonte (GTE)

 

Il ritrovo per il trekking odierno è a Pomonte alle 8,00, ma poiché sono in discreto anticipo, parcheggio come sempre in via del Passatoio e mi incammino lungo la provinciale in attesa dell'arrivo di Susy.

Una volta arrivata, con la sua auto torniamo fino a Colle di Procchio punto di partenza della nostra escursione lungo la GTE.

Iniziamo la marcia alle 8,24 lungo il vecchio 18, come sempre dal fondo pessimo e dissestato, ma non è certo una novità.
A questo perenne stato di abbandono si aggiunge anche un'evidente carenza di manutenzione e segnaletica, sia orizzontale che verticale, come nel punto in cui si congiunge allo sterrato principale in zona Colle Reciso (Solane) dove inaspettatamente viene offerta la possibilità di bivacco, utilissima iniziativa per qualsiasi escursionista che intende effettuare la Grande Traversata a tappe.

Continuiamo a salire seguendo la GTE "storica" ovvero il tracciato che Ferrari e Giombini ufficializzarono nel lontano 87 e per questo ci manteniamo su quello che era il sentiero 18, adesso probabilmente abbandonato dall'ente Parco, in quanto praticamente privo di segnaletica.

Una breve sosta lungo la ripida salita per alleggerire il vestiario mi allontana momentaneamente da Susy, oramai già all'intersezione con il 117 e che per distrazione seguirà senza di me in direzione nord, ma questo lo accerterò solo poco dopo sentendo in lontananza la sua voce chiamarmi.

Nell'attesa del suo arrivo, giusto un paio di minuti, scatto qualche foto, quindi riprendiamo l'ascesa rilevando ulteriori carenze di segnaletica e di manutenzione.

Alle 10,21 attraversiamo l'asfalto del monte Perone, ci sono alcune auto parcheggiate, probabilmente di escursionisti o appassionati di soft air, come scopriremo poco dopo.
La costante salita ma soprattutto la scelta sbagliata delle calze si rivelerà deleteria  per Susy che mi comunica di avvertire un discreto dolorino ad entrambi i talloni.
Nella successiva sosta a Malpasso, purtroppo due brutte vesciche confermano le sue sensazioni, l'applicazione di un paio di cerotti sarà solo un piccolo aiuto.

Sotto di noi la valle di Pomonte in tutta la sua bellezza, mentre un non previsto transitar di nubi impedisce al sole di illuminare costantemente la natura circostante.

L'intera discesa dalle Filicaie non presenta particolari criticità, in alcuni tratti andrebbe effettuato del taglio di vegetazione che inizia ad invadere troppo il sentiero, buona la segnaletica.
Prestando la massima attenzione nello scendere lungo il granito umido delle zone in ombra, in perfetto orario sulla tabella di marcia, arriviamo a valle.

Concludiamo l'escursione di 15 chilometri abbondanti alle 13,59; non è stata certamente una "passeggiata" il considerevole dislivello, ma soprattutto il fondo tecnico e insidioso richiedono allenamento ed esperienza, non guasterebbero anche due ginocchia giovani...

Max