La sera leoni e la mattina...
Una sveglia piuttosto traumatica, mi suggerisce di evitare grandi cose, così decido di fare un breve anello da San Piero.
Le previsioni annunciano sole, ma affacciandomi alla finestra è pioggia leggera quella che vedo; così indosso la giacca meno traspirante ma più adatta alle intemperie.
Parto dal campo di calcio alle 8,28 incamminandomi su un 35 in buone condizioni e giusto per soddisfare la richiesta telefonica di Massimo, direi ciclabile al 95%.
Raggiunta l'intersezione con il 34, inizio a salire; in questo tratto la situazione cambia decisamente, pendenza e fondo corroso dalle piogge non lo rendono affatto adatto ai bikers, per lo meno a quelli che conosco.
Sorprendente cambiamento invece, una volta raggiunto il caprile (Tozza al Protano), il terreno è stato perfettamente spianato ed allargato, ci si potrebbe transitare in auto!
Ne percorro con piacere circa 500 metri per poi deviare sul 30, quindi salgo fino al Masso alla Quata attraverso il Collaccio.
Proseguo con il 7, in alcuni tratti devastato dai cinghiali, fino a raggiungere il 5 da cui è stato rimosso il pino caduto che ostacolava maggiormente il cammino ed attraverso l'asfalto del Perone.
Anche questo tratto di sentiero è stato perfettamente spianato ed allargato, ottima la pulizia per lo scolo dell'acqua.
Lo abbandono in prossimità del primo deciso tornante a sinistra, proseguendo a diritto lungo un tratto decisamente più trascurato ma che comunque mi consente di arrivare al romitorio di San Francesco.
Giusto qualche foto e continuo fino a ritornare sulla strada, 250 metri di asfalto ed eccomi all'imbocco del 7A, a fianco della bella chiesa di San Giovanni; mi concedo una sosta di 15 minuti per godermi il sole che nel frattempo è subentrato alle nubi e mangiarmi un po' di frutta.
Il resto del percorso è scontato, completato un 7A ricoperto dalle foglie, passo sul 7 e ritorno all'auto alle 12,30.
Per oggi può bastare.
Max
Parto dal campo di calcio alle 8,28 incamminandomi su un 35 in buone condizioni e giusto per soddisfare la richiesta telefonica di Massimo, direi ciclabile al 95%.
Raggiunta l'intersezione con il 34, inizio a salire; in questo tratto la situazione cambia decisamente, pendenza e fondo corroso dalle piogge non lo rendono affatto adatto ai bikers, per lo meno a quelli che conosco.
Sorprendente cambiamento invece, una volta raggiunto il caprile (Tozza al Protano), il terreno è stato perfettamente spianato ed allargato, ci si potrebbe transitare in auto!
Ne percorro con piacere circa 500 metri per poi deviare sul 30, quindi salgo fino al Masso alla Quata attraverso il Collaccio.
Proseguo con il 7, in alcuni tratti devastato dai cinghiali, fino a raggiungere il 5 da cui è stato rimosso il pino caduto che ostacolava maggiormente il cammino ed attraverso l'asfalto del Perone.
Anche questo tratto di sentiero è stato perfettamente spianato ed allargato, ottima la pulizia per lo scolo dell'acqua.
Lo abbandono in prossimità del primo deciso tornante a sinistra, proseguendo a diritto lungo un tratto decisamente più trascurato ma che comunque mi consente di arrivare al romitorio di San Francesco.
Giusto qualche foto e continuo fino a ritornare sulla strada, 250 metri di asfalto ed eccomi all'imbocco del 7A, a fianco della bella chiesa di San Giovanni; mi concedo una sosta di 15 minuti per godermi il sole che nel frattempo è subentrato alle nubi e mangiarmi un po' di frutta.
Il resto del percorso è scontato, completato un 7A ricoperto dalle foglie, passo sul 7 e ritorno all'auto alle 12,30.
Per oggi può bastare.
Max