domenica 14 gennaio 2024

Trekking del 13 gennaio 2024: Anello di Calamita

 

Non c'è barba d'omo, le belle giornate invernali sono le migliori giornate per godere delle bellezze dell'isola.
Convintissimo di questa mia affermazione, propongo all'amica Susy (visto che Mario sta uscendo dall'ennesimo raffreddore...) di trascorrere l'intera giornata a zonzo per Calamita.

Per l'occasione e per sfruttare al massimo l'esposizione al sole ho studiato un percorso con partenza dal piccolo ma dato il periodo, vuoto parcheggio a fianco della spiaggia dell'Innamorata.

Alle 8,35 iniziamo il cammino seguendo l'ampio sterrato adiacente al fosso del Calone in direzione sud est per poi piegare in costante salita verso nord fino a raggiungere il recente asfalto per la Costa dei Gabbiani.
Lo attraverseremo per proseguire a salire lungo la bellissima cessa dell'Asta fino a raggiungere l'anello Alto.

Seguendolo in senso anti orario raggiungiamo in meno di mezz'ora l'incrocio ai piedi di Poggio Fino, preferendo il sentiero di crinale (un po' in chiusura) alla strada sterrata sulla destra.

Iniziata la discesa, breve sosta al laghetto artificiale che pensavo di trovare più ricco d'acqua ed in pochi minuti eccoci al villaggio delle Ripalte che aggireremo sulla sinistra passando al lato dalla scuderia dei cavalli.

Continuiamo a scendere fino alla Cantina, sperando di trovare aperto l'accesso alla sua panoramica terrazza, purtroppo non sarà così.

Sempre in discesa seguiamo quindi le indicazioni per la spiaggia del Remaiolo, l'ampio sterrato offre stupendi scorci della costa.
Ovviamente non scenderemo fino in spiaggia, seguiremo invece il sentiero sulla destra che (benché chiuso alla fine da rete elettrosaldata) ci consente di ritornare sullo sterrato a circa 500 metri dall'ingresso del Villaggio.

Sterrato che seguiremo per oltre un chilometro per poi imboccare sulla destra (in prossimità di una vecchia sbarra) un sentiero grazie al quale ed alla successiva rete dei percorsi del Bike Park, ci avvicineremo al museo della Vecchia Officina.

Da li tutta discesa fino alla spiaggia del Cannello, è ora di pranzare!
Ci "parcheggeremo" a pochi metri dalla battigia, mentre apparecchio la tavola sfruttando un pancale individuato lungo la discesa, Susy rinfresca le zampette nell'acqua di mare mentre un paio di temerari e presumo avvezzi alla fresca temperatura invernale, fanno tranquillamente il bagno.

Il menù prevede pizza, budino di riso e mandarini colti stamattina, il tutto innaffiato da una bottiglia di Icnusa, niente male, compresi i bicchieri improvvisati grazie all'idea di Susy di tagliare in due una bottiglia vuota da 500 ml.

Spenderemo un'ora in questa piacevolissima sosta, quindi dopo aver percorso già 16 chilometri, alle 13,50 riprendiamo il cammino in direzione delle Francesche.
Strada facendo riesco perfino a far entrare Susy in una vecchia galleria mineraria dal pavimento disseminato di Copiapite.
Solo pochi metri, ma sicuramente un successo conoscendo la sua repulsione a luoghi del genere.

Dalle Francesche continuiamo lungo il sentiero del Ferro, dove riuscirò a scattare qualche foto ad un bell'esemplare di Poiana che benché a notevole distanza, volteggerà più volte sopra di noi.

Breve tratto asfaltato (poco più di 200 metri) ed imbocchiamo un sentiero leggermente in chiusura con cui raggiungiamo la punta delle Ciarpe.

Susy non c'era mai stata, ne approfitto così per mostrare il grosso silos minerario e la sottostante incantevole spiaggetta.

Concludiamo la nostra piacevolissima escursione alle 15,38 dopo aver percorso 21 chilometri abbondanti ed aver sfruttato a pieno questa bellissima giornata di sole.

Max