domenica 10 dicembre 2023

Trekking del 10 dicembre 2023: Anello da San Piero lungo i s. 135 - GTE - 130 - 107

 

Il programma odierno era di prendere l'aliscafo delle 6,50 e scendere a Cavo per rientrare verso Portoferraio seguendo la GTE.
Ma una volta in biglietteria, vengo informato che l'aliscafo non viaggia.

Rientro in auto e mi dirigo così verso Campo nell'Elba, pianificando strada facendo, possibili alternative che possano garantirmi un minimo di riparo dal vento di maestrale ed un'esposizione al sole.

La scelta ricade su un anello da San Piero, una volta in marcia deciderò come svilupparlo. 

Alle 7,27 sono già in cammino, il sole non è ancora sorto, lo farà dopo alcuni minuti colorando tutto di un rosso arancio.
La prima sosta lungo il s. 135 è al mulino del Moncione, a cui dedicherò alcuni minuti entrando al suo interno per qualche scatto più interessante.

Quindi proseguo in direzione di Vallebuia, nell'attraversare il fosso del Malocci apprezzo la ravvicinata segnaletica orizzontale che mi guida correttamente nello scendere una "delicata" (se umida) liscia di granito; migliorabile decisamente quella per l'attraversamento del successivo fosso dell'Inferno, impreziosito oltre tutto dalla caratteristica distesa di tubi in polietilene (tipica vergogna elbana).

Li supero con disappunto e raggiunto un vecchio segnavia in legno mi alleggerisco nel vestiario, adesso c'è da salire!
L'ascesa sarà ancora più lenta del previsto, madre natura ha deciso di offrirmi un'inaspettata colazione: dolcissime corbezzole mature, ne farò una scorpacciata!

Raggiunto quindi il bivio con il s. 135A (Breve bretella per la GTE) posso sicuramente affermare che la maggior parte del terreno del 135 è stato dissestato dai cinghiali, completamente "arato".

Per fortuna passando sulla GTE il problema ungulati si riduce sensibilmente, aggirato il m. Cenno, in circa venti minuti raggiungo il caprile della Grottaccia, la precisione con cui è stato realizzato il varco d'ingresso del recinto è sorprendente.

Riprendo a salire, alle mie spalle le vette innevate della Corsica sono una perfetta cornice al paesaggio circostante.

Alle 11,00 raggiungo il bivio con il s. 130, ne approfitto per scartare una barretta al sesamo che mangerò strada facendo.

Dopo altri trenta minuti eccomi alle Macinelle, altro luogo incantevole, impossibile non effettuare una breve sosta anche solo per qualche fotografia.

Quindi riprendo il cammino fino sotto alla liscia del Collaccio, dove una piccola targa ricorda un tragico evento accaduto il 3 aprile del 1944.

Sono le 12,00 quando raggiungo le Piane al Canale e dove abbandono il s. 130 per passare sul s. 107 che praticamente in costante discesa mi condurrà fino all'auto.

Spengo il gps alle 12,30 tredici i chilometri percorsi.

Max