sabato 16 settembre 2023

Trekking del 16 settembre 2023: Da Capoliveri alla Batteria Antinave Gino Fara Forni

 

Nuvole e leggero scirocco, per fare quattro passi non è niente male.

Capoliveri, dal parcheggio di viale Australia raggiungo la sovrastante piazza del Cavatore, sono le 8,51 e superata la caserma dei Carabinieri, decido di continuare con Sigurt.
In circa mezz'ora raggiungo l'anello alto, proseguo tenendo la sinistra lungo il sentiero 232 poiché più riparato dal vento.

Con andatura costante e senza sforzo grazie all'ottimo fondo in leggera pendenza alle 10,10 mi affaccio a dare un'occhiata al vecchio rifugio della Forestale, non è poi così trascurato, la scopa subito a sinistra dell'entrata sembra invitare a tenerlo pulito mentre i vari tavoli su cui sono state appoggiate le sedie sono perfetti per una "ribotta"!

Peccato che la vicina sorgente abbia smesso da molti anni di regalare la sua preziosa acqua...

Al successivo incrocio prendo la sinistra tenendo Poggio Fino sulla destra, il piacevole sentiero è decisamente più accattivante dell'ampio sterrato dalla parte opposta e mi consentirà di scattare qualche foto al piccolo stagno più avanti.

Pochi minuti e raggiungo il recinto dei cavalli della Tenuta, ma invece di proseguire a dritto, scendo sulla destra seguendo un'indicazione per i bikers.
Raggiungo così lo sterrato principale che porta all'ingresso del Villaggio, ne percorro un breve tratto in salita per imboccare un sentiero che mi dovrebbe avvicinare alla spiaggia del Remaiolo.

Ma come volgo lo sguardo sulla destra, mi rendo immediatamente conto che una recinzione in rete elettrosaldata ne preclude l'accesso.
Dispiaciuto, rimango alcuni secondi a studiare lo sbarramento, quindi rimanendo fedele ai miei propositi, con attenzione lo aggiro e continuo il cammino.

Strada facendo suppongo che troverò una "chiusura" più blanda anche alla fine del single track, così sarà!
Una doppia catena ne vieta il passaggio, ma attraversarla a piedi è un attimo.

Mi trattengo alcuni secondi per decidere se scendere fino alla spiaggia sottostante del Remaiolo, poi lascio perdere e proseguo con la leggera salita sulla sinistra.

Raggiungo quindi il panoramico tornante sotto cui il gabbiano in acciaio mi ricorda una bell'autoscatto in compagnia di Luigi e del nostro Massimo, che il destino crudele ci ha portato via più di un anno fa.

Continuo a salire, al successivo bivio mi mantengo a destra ed inizio a scendere lungo uno sterrato meno trafficato e più trascurato; la successiva traversa sulla destra è decisamente in chiusura dalla vegetazione e siccome con le zecche per quest'anno non ci voglio più avere a che fare, evito di imboccarlo, anche se con quest'ultimo avrei descritto un piacevole anello.

Nell'avvicinarmi alla batteria antinave, mi soffermo a fotografare quello che forse doveva essere un osservatorio, collocato al disopra della prima piazzola quindi scendo a dare una sbirciata alla polveriera, da diversi anni convertita in magazzino/deposito.

Continuo poi a scendere per entrare nella terza piazzola, esattamente sopra strada, qualche anno fa ripulita da alcuni volontari.

Dopo circa un quarto d'ora di visita (ogni volta sempre interessante), nell'uscire dal bunker, vengo accolto da una leggera pioggerellina che mi accompagnerà per oltre un'ora e mezzo, fortunatamente senza inzupparmi troppo.

Breve tratto percorso in precedenza verso il centro della Tenuta ed il successivo piccolo stagno, quindi seguo prima il cartello per i bikers "Capre 2" e successivamente quelli "Ripa est" con cui grazie ad un piacevolissimo e panoramico sentiero, in zona Pinocchiello (se non erro) mi ricollego all'asfalto da cui sono partito.

Ritorno al parcheggio alle 14,23 dopo aver percorso 21 chilometri pienamente soddisfatto della bella escursione.

Max