A distanza di 14 mesi esatti, rieccomi al Ginevro in compagnia di Loriana, la migliore guida per chi intende visitare la miniera.
L'iniziativa, pensata appositamente per amici che non conoscevano il luogo, ha riscosso un tale interesse che in poco tempo dalla dozzina che avevo preventivato di essere ci siamo ritrovati in 29, esattamente il numero massimo di capienza del bus.
Il ritrovo alle 8.45 al parcheggio della boa di ferro di Capoliveri, ci ha consentito di organizzarci con calma ed una volta arrivato il torpedone, senza perdere tempo siamo saliti a bordo.
Già alle 9.00 fra un sobbalzo e l'altro, ascoltavamo in silenzio le prime spiegazioni della nostra guida, quindi dopo 5,5 chilometri, sosta al museo della Vecchia Officina per una prima tangibile prova del duro lavoro svolto dai minatori.
Finalmente,verso le 10.30, il momento più atteso, l'ingresso in miniera.
Loriana in testa con i più piccoli, Federico (l'autista) a chiudere la fila ed il primo livello (+6) a nostra disposizione.
Beh, a dire il vero puntavo decisamente più in alto, sperando di raggiungere quota -54, ma per motivi di sicurezza, non ci è stato possibile nemmeno scendere fino a -24.
Prima di rientrare, ulteriore breve sosta per vedere dall'alto la voragine creatasi molti anni fa a seguito del crollo notturno della soletta di roccia, quindi arrivo a Capoliveri poco prima delle 13.00.
Max
Finalmente,verso le 10.30, il momento più atteso, l'ingresso in miniera.
Loriana in testa con i più piccoli, Federico (l'autista) a chiudere la fila ed il primo livello (+6) a nostra disposizione.
Beh, a dire il vero puntavo decisamente più in alto, sperando di raggiungere quota -54, ma per motivi di sicurezza, non ci è stato possibile nemmeno scendere fino a -24.
Prima di rientrare, ulteriore breve sosta per vedere dall'alto la voragine creatasi molti anni fa a seguito del crollo notturno della soletta di roccia, quindi arrivo a Capoliveri poco prima delle 13.00.
Max