Mi incontro con Mario alle 8,00 con l'intenzione di fargli vedere qualche nuovo sentiero; le previsioni meteo non sono particolarmente buone: per la mattina nuvolo e scirocco, così ritengo che un anello da Marciana Marina lungo la costa occidentale, dovrebbe offrirci un buon riparo.
Parcheggio lungo viale Aldo Moro ed alle 8,30 iniziamo a camminare lungo la diretta salita dell'Uccellaia; circa 2 chilometri che percorreremo lentamente complice un'inaspettata temperatura che ben presto mi farà togliere la giacca.
Raggiunto l'asfalto della provinciale 25, lo seguiamo a destra in discesa per 700 metri fino ad imboccare l'inizio del sentiero 13, marcato solo da un piccolo e sbiadito segnavia a bandiera.
Attraverso una decina di strettissimi ed umidi scalini (pessimi in discesa) entriamo nel sottobosco e sempre salendo raggiungiamo purtroppo la zona del cimitero di Marciana, dico purtroppo perché l'area un tempo adibita a discarica di rifiuti ingombranti (tutt'ora presenti), ospita anche delle recenti potature di oleandro gettate nell'indifferenza più totale proprio sul sentiero.
Altri 800 metri circa e raggiungiamo il sentiero 3 che dopo pochi minuti abbandoniamo per continuare sempre lungo il 13 sotto un sorprendente cielo sempre più terso ed una temperatura decisamente piacevole.
Le piogge della scorsa settimana, ci costringeranno più volte a comici passaggi in equilibrio per attraversare piccoli ma rumorosi corsi d'acqua, quindi raggiunta un'ampia radura priva di segnaletica, mi fermo per informare Mario che per coloro che non conoscono il sentiero, dall'area in questione è facile sbagliare direzione.
Non faccio a tempo a finire la frase che un cinghiale a pelo ritto si scatena in una corsa in salita di almeno 50 metri, tutti al pulito e proprio perpendicolarmente a noi.
Una scena fantastica a cui nemmeno ai tempi di caccia mi è mai capitato di assistere; avessi avuto la telecamera pronta...
Euforici per l'entusiasmante sequenza, riprendiamo la marcia, raggiungiamo la prima intersezione con il 14 dopo aver recuperato un paio di bottiglie di plastica ai margini del sentiero, quindi ci imbattiamo anche in alcuni robusti sacchi da spazzatura; spero vivamente non siano stati abbandonati, li raggruppiamo alla base del segnavia verticale, inserendoci le bottiglie raccolte.
Attraverso l'ampia discesa a tornanti raggiungiamo l'abitato di la Zanca, 400 metri circa di asfalto fra le abitazioni e passiamo sul sentiero 116 dove anche Mario si accorge ben presto dell'errato posizionamento di alcuni segnavia verticali, praticamente mancano le indicazioni per chi procede, come nel nostro caso, verso Sant'Andrea; peccato perché non ostante siano ben fatti, di fatto risultano incompleti e addirittura anche mancanti in alcuni bivi importanti.
Sono le 12,00 quando raggiungiamo il parcheggio a poco più di 200 metri dal mare; ovviamente l'acqua limpida e trasparente attrae immediatamente la nostra attenzione e procedendo lungo la scogliera, non possiamo fare a meno di desiderare un bel tuffo; cosa nemmeno tanto improbabile dato che l'alta marea ha reso in più punti il granito estremamente scivoloso.
Ma per oggi il bagno è rimandato, riprendiamo quindi a salire fra delle stupende Aloe in fiore, che ritroveremo anche a fianco della pensione Andreina.
Rimpiangerò più volte di aver indossato i pantaloni lunghi, ma viste le previsioni, non avrei mia pensato di dover sopportare un caldo del genere.
Ritorniamo a Marciana Marina poco prima delle 14,00, dopo aver fatto un anello di quasi 17 chilometri.
Sicuramente un'escursione "mari e monti" che ricorderemo a lungo per l'inaspettata bellezza della giornata e l'entusiasmante incontro con la selvaggina locale.
Max