sabato 8 febbraio 2014

sentiero 116


Finalmente dei segnavia verticali "come Dio comanda" direbbe Beppe Bigazzi...
Sono stati la felice scoperta della mia recente escursione da Sant' Andrea lungo il sentiero 116.

Ben rispondenti alle direttive CAI, con i tempi di percorrenza, riportano sia il logo del Parco che quello del Consorzio Capo Sant'Andrea.

Migliorabile però sia il loro fissaggio al suolo, in un paio di casi ho dovuto rinforzarli con qualche pietra in più in quanto un po' "ballerini" che il loro numero, dal momento che ho individuato almeno due incroci importanti che ne sono privi.

Purtroppo, ne ho incontrato anche uno vandalizzato, come da foto seguente.


Non nascondo infine alcune perplessità sul loro posizionamento, oltre a dar vita ad un 116 un po' anomalo, a più diramazioni, non riportano indicazioni per chi procede da Zanca verso Sant' Andrea, per cui temo che per coloro che non conoscono la zona, possano creare un po' di confusione, oltre che a vanificare la loro utilità.

Del sentiero che dire, bisognoso in più punti di una normale manutenzione in vista della primavera, benché si sviluppi principalmente in un bel sottobosco di lecci, grazie anche ad alcune diramazioni, offre vari punti panoramici da cui si gode un bellissima vista.

Non mi ha entusiasmato la discesa alla Cala, piuttosto ripida, mentre ho trovato molto più bella ed interessante la deviazione a nord di circa 250 metri, per un picco di roccia su cui, arrampicandosi con attenzione, si può spaziare con la vista a 360 gradi; deviazione priva però di segnavia.
Altrettanto bella e consigliata è la deviazione per il monte Saurino, a pochi minuti di cammino da Sant'Andrea.



Mi riferiscono infine che dalla Cala della Cotaccia, il sentiero prosegue fino a Patresi, ma al momento, benché aperto pare sia privo di segnaletica, cosa che verificherò prossimamente.

Max